1 Marzo
Occorre recuperare la fede nel Divino e fare della devozione a Dio l'ancora di salvezza della nostra vita. Senza la devozione tutta la nostra educazione non ha valore.
Incarnazioni del Divino Amore!
L'uomo necessita principalmente di due qualità: la Devozione a Dio e lo spirito di sacrificio. Senza sacrificio, non ci può essere devozione. Il sacrificio è la chiave dell'immortalità. L'uomo è intrappolato nelle spire dell'egoismo e dell'egocentrismo. Quanto a lungo dureranno questi attaccamenti? Perché rinunciare alla beatitudine duratura di una vita orientata alla divinità per il futile luccichio delle possessioni terrene? Dedicatevi al servizio dell'umanità con spirito di dedizione e sublimate la vostra vita. Il vostro lavoro è senza dubbio importante per guadagnarsi da vivere. Tuttavia, dovete essere disposti a sacrificarlo per servire la Nazione e sostenere la Verità, con la fede in Dio.
Tutti i possedimenti e le relazioni sono transitori. Solo due cose sono permanenti: Dharma (rettitudine) e Keerti (un buon nome). Un buon nome si ottiene solo grazie alle proprie buone azioni e non come dono dagli altri. Evitate tutto ciò che è malvagio e coltivate la compagnia dei buoni, e siate buoni nei pensieri, nelle parole e nelle azioni.
— Discorso Divino del 01 Ottobre 1987
Solo la persona che compie il sacrificio di sé può ottenere la soddisfazione del sé.
Baba
2 Marzo
Analizzando il valore e l'importanza relativa degli oggetti e dei poteri, le persone devono rinunciare all'identificazione del Sé spirituale con il corpo fisico e riconoscere la sua vera Realtà.
Chi lo fa si eleva all'altezza delle persone più nobili, ridendo, giocando e muovendosi senza badare ai bisogni o alle comodità del corpo. Chi è legato al corpo è intrappolato nell'esistenza mondana (samsara); per chi è libero da questa schiavitù, la sua vera natura è il suo campo di attività!
Il vento, i lampi e i tuoni non hanno un'esistenza permanente. Quando arriva la stagione delle piogge, appaiono nel cielo e vi si fondono. Così anche l'individuo particolare (jivi) appare come separato per un tempo specifico sullo sfondo di Brahman, e alla fine si fonde in Esso!
— Chandogya Upanishad, Upanishad Vahini - cap. 9
La schiavitù risiede in ogni atto compiuto con la coscienza che il corpo sia il Sé, in tal caso si è il giocattolo dei sensi.
Baba
3 Marzo
Il corpo, la mente e l'Atma sono tutti e tre coinvolti nell'entità umana. Sono interdipendenti in modo inestricabile. La vita perde il suo significato quando si separano.
Quando il corpo è sottomesso alla mente e questa è controllata dall'Atma, la vita trova la sua realizzazione. Quando è solo il corpo a predominare, l'uomo scende al livello dell'animale. Quando la mente prevale sul corpo e sugli organi sensoriali, si raggiunge il livello umano. Quando l'Atma prevale sulla mente e sul corpo, si realizza la Divinità.
Riconoscendo questo fatto, la Gita ha indicato un percorso verso la Divinità articolato in tre fasi. Impegnando il corpo in buone azioni, usando la mente per sviluppare buoni pensieri e qualità umane, e contemplando Dio attraverso l'Upasana (adorazione del Divino), l'uomo conquista lo stadio in cui si fonde nel Brahman come un fiume si unisce all'oceano. Questo è il processo mediante il quale l'essere umano realizza l'unità con il Divino.
— Discorso Divino del 28 Settembre 1984
L'uomo si è evoluto dall'animale all'umano e deve progredire verso il Divino.
Baba
4 Marzo
In questo Kaliyuga, il Principio del Prema (Amore Divino) non è facilmente visibile. È sovrastato da gelosia, arroganza, odio, paura, menzogna e avidità. Per questo motivo è meglio definirlo come il kalaha-yuga (l'era delle fazioni), caratterizzata da lotte tra madre e figlia, padre e figlio, maestro e allievo, guru e guru, fratello e fratello.
La recitazione del Nome di Krishna è il metodo migliore per purificare la mente da tutti questi impulsi malvagi. Vi potreste chiedere: "Se ci impegniamo in questo passatempo, come possiamo guadagnarci da vivere?" Ebbene, lasciate che vi assicuri, se possedete una fede pura e stabile nel Signore, Egli vi fornirà non semplicemente il cibo, ma il nettare dell'immortalità.
Avete questo potente potenziale dentro voi, per scoprire il Signore interiore e costringerLo a concedervi quel nettare!
— Discorso Divino del 14 Agosto 1964
Il Nome Divino salva e libera! È un'armatura contro gli assalti dell'orgoglio e dell'autocommiserazione.
Baba
5 Marzo
Il Signore rivelò ad Arjuna, quindi all'intera umanità, che è lieto della devozione offerta dagli aspiranti alla Grazia. "Bhaktiman me priyo narah - Gli individui genuinamente devoti Mi sono cari" (Gita, 12:19), Egli dichiarò.
Il devoto offre la preghiera, l'adorazione, i suoi pensieri, le sue parole e i suoi atti a Dio, rivestendoLo di una Forma e di un Nome, oltre che di attributi come l'Amore, la Compassione, la Saggezza e il Potere. La maggior parte dei devoti chiedono a Dio salute, ricchezza, potere e fama, che sono tutti beni insignificanti e di momentaneo piacere. La Grazia Divina conferisce il dono più prezioso del Suo Amore. L'uomo può asserire, con l'orgoglio del raggiungimento, di amare Dio. Questo lo porta solo a metà strada. Non ne trae molti benefici. Risponde Dio con "*priyo narah - egli Mi è caro? Solamente in questo caso l'uomo può affermare di aver ottenuto la Grazia.
Come può l'uomo diventare "caro" a Dio? La Gita evidenzia due qualifiche: Santushtah Satatam (sempre contento) e Druda nischayah (con ferma determinazione). Egli deve essere sempre contento e allegro, senza considerare le mutevoli maree della fortuna. La devozione non dovrebbe essere una posa, una fase passeggera, un artificio, uno spettacolo superficiale!
— Discorso Divino del 02 Agosto 1986
Chiunque porti avanti la Divina Missione senza essere influenzato dal successo o dall'insuccesso, dalla gioia o dal dolore, sarà il destinatario della Grazia di Dio.
Baba
6 Marzo
La mente saltella da un oggetto ad un altro con incredibile velocità. Si eleva ad altezze altissime e cade giù nelle profondità in ogni battito di ciglia. Si nasconde, illude e distorce. La si può sottomettere solamente per mezzo della concentrazione.
Il processo può essere praticato in una delle due direzioni: A-rupa o Sa-rupa. A-rupa significa "senza vincoli" derivanti dalla forma. Si sente di non essere né il fautore, né il beneficiario; si è soltanto un agente di Dio, un attrezzo, uno strumento. Non si è influenzati, né in bene né in male, quando l'atto risulta positivo o negativo. Non si ha identità con rupa (forma o corpo).
La meditazione Sa-rupa si smarrisce nelle dualità del piacere e del dolore, del guadagno e della perdita, poiché considera come validi il nome e la forma, il corpo e le sue attività. Similmente, l'uomo può scegliere tra due percorsi: Pravritti Marga (sentiero del coinvolgimento) o Nivritti Marga (sentiero del non coinvolgimento).
Quando coinvolto, l'uomo deve contrastare i sei nemici interiori: lussuria, rabbia, avidità, attaccamento, orgoglio e odio. Quando non coinvolto, l'uomo è aiutato da sei amici interiori: controllo dei sensi, controllo della mente, forza d'animo, contentezza, fede ed equanimità. Il corpo umano è deificato come un tempio, sì, ma prima che il Divino possa stabilirvisi, è necessario evacuare i nemici e ammettere gli amici!
— Discorso Divino del 06 Maggio 1983
Potreste essere un capofamiglia, uno studente o un uomo d'affari. Qualunque sia la vostra occupazione mantenete l'attenzione sul vostro obiettivo di conoscere l'Atma.
Baba
7 Marzo
Shivaratri rende l'individuo consapevole che la stessa Divinità è onnipervasiva e si trova ovunque. Nelle nostre esperienze quotidiane ci sono numerose occasioni che rivelano l'esistenza della Divinità in ogni persona.
Consideriamo un cinema; sullo schermo vediamo fiumi che esondano inondando tutte le aree circostanti. Anche se la scena è piena di inondazioni, lo schermo non viene bagnato nemmeno da una goccia d'acqua. In un altro momento, sullo stesso schermo, vediamo vulcani in eruzione con lingue di fuoco, tuttavia lo schermo non si brucia. Lo schermo che costituisce la base di tutte queste immagini non viene intaccato da nessuna di esse. Analogamente accade nella vita dell'uomo: il bene o il male, la gioia o il dolore, la nascita o la morte vanno e vengono, ma non intaccano l'Atma!
Nel cinema della vita, lo schermo è l'Atma, è Shiva, è Shankara, è la Divinità. Quando si comprende questo Principio si è in grado di capire, godere e trovare la realizzazione nella vita!
— Discorso Divino del 17 Febbraio 1985
Tutte le forme si fondono infine nel Senza Forma. Shiva è il Principio della distruzione di tutti i nomi e delle forme, di tutte le entità e di tutti gli individui.
Baba
8 Marzo
L'uomo dovrebbe cercare solo Dio. Una volta assicurata la Grazia di Dio, tutto il resto si otterrà facilmente. Per questo, l'uomo deve liberarsi dall'attaccamento, dalla paura e dall'odio. Deve compiere ogni azione come un'offerta a Dio, il quale è onnipresente.
La veglia e il digiuno osservati nella notte di Shivaratri sono diventati una farsa. La vera veglia e il vero digiuno consistono nel concentrare per tutta la notte i propri pensieri su Dio. La Grazia di Dio è una diretta conseguenza delle azioni compiute. Ognuno deve esaminare e valutare con quale spirito sta compiendo il proprio culto. Il Divino può essere realizzato solamente attraverso Shraddha e Vishvasa (risolutezza e fede). Il Divino è dentro ognuno. Una volta che l'uomo riconosce questo fatto, non darà spazio alle cattive qualità.
Incarnazioni dell'Amore Divino!
Dedicatevi al compimento dei vostri doveri. Non sprecate il vostro tempo o quello altrui in vani discorsi. A cominciare dai doveri individuali, l'uomo dovrebbe mirare a raggiungere l'unità con il Divino come obiettivo finale. Shivaratri è un'occasione propizia per concentrare la mente su Dio. Dedicate almeno questa notte alla contemplazione di Dio, escludendo tutti gli altri pensieri e preoccupazioni.
— Discorso Divino del 19 Febbraio 1993
Il Mahashivaratri è dedicato alla disintegrazione delle aberrazioni della mente, e quindi - consacrandosi a Shiva, Dio - della mente stessa.
Baba
9 Marzo
Secondo la Numerologia, le prime tre sillabe del termine 'Shivaratri' - 'Shi', 'va' e 'ra' - corrispondono ai numeri 5, 4 e 2, mentre la quarta sillaba, 'tri', significa "tre". 5, 4 e 2 costituiscono un intero, un'immagine composita degli undici Rudra.
Rudra significa "colui che fa piangere l'uomo". Gli undici Rudra sono: i cinque sensi di percezione, i cinque sensi dell'azione e la mente. Questi, conducendo l'uomo alla ricerca di piaceri banali e transitori, lo rovinano e lo fanno piangere. Ma l'Atman, se ricercato e ci si affida, diffonde i suoi raggi sugli undici Rudra e li rende significativi collaboratori nel progresso dell'uomo verso la realizzazione del Sé.
I raggi dell'Atman illuminano l'intelligenza. L'intelligenza illuminata allerta la mente, la quale allertata assume il controllo dei sensi, rendendo chiaro il cammino della persona per procedere attraverso la conoscenza fino alla saggezza.
— Discorso Divino del 7 Marzo 1978
Quando la mente è attratta dal desiderio di conoscere il Signore, tutti gli altri bassi desideri si affievoliscono e scompaiono. Quindi si raggiunge la conoscenza dell'Atma.
Baba
10 Marzo
Per assicurarsi la grazia del Divino non è necessario cercare la conoscenza, la ricchezza, il potere o la posizione. La purezza della mente è sufficiente. Ogni cellula del proprio corpo sarà ricolma del Divino quando Dio viene adorato con devozione pura e risoluta.
Per il devoto che si sacrifica, il Divino sarà Onnipresente. Il Signore è sempre pronto a rispondere alle preghiere dei devoti. Ma quello che oggi passa¹ per 'devozione' è unicamente 'oceano profondo' (immersione nell'oceano della vita mondana). Le persone parlano del 'Divino', ma sono interessate soltanto al 'vino profondo'. Parlano di 'compassione', ma si preoccupano esclusivamente della 'moda'. Parlano di 'cooperazione', ma si dedicano solo alle 'operazioni'. La devozione è stata ridotta ad un pomposo spettacolo.
La vera conoscenza può arrivare solo quando ci si trova di fronte a una crisi morale estrema. Questa fu la situazione che si trovò ad affrontare Arjuna quando si trovò tra due eserciti contrapposti. Parikshith affrontò una crisi simile quando seppe che gli rimaneva una sola settimana di vita. È in questi momenti di crisi che si pensa a Dio e si cerca il divino aiuto!
1- In questa frase Baba fa dei giochi di assonanza con alcuni termini, probabilmente per enfatizzare la storpiatura concettuale che facciamo di tali concetti: 'devotion' » 'deep ocean' ('devozione' e 'profondità oceaniche') - 'Divine' » 'deep wine' ('Divino' e 'profondo vino') - 'compassion' » 'fashion' ('compassione' e 'moda') - 'cooperation' » 'operation' ('cooperazione' con 'operazione').
— Discorso Divino del 31 Dicembre 1983
Il Divino è presente in ognuno. Ma per realizzarLo c'è un solo modo: coltivare un intenso amore per Dio.
Baba
11 Marzo
Dovete trascendere il consueto metodo di considerare la Gita come un semplice dialogo tra Krishna e Arjuna, dovete elevarla a quello che è in realtà: un divino dialogo tra Eshwara e Jivi (Dio e l'individuo). Il racconto della Gita viene attualmente incoraggiato come fine a sé stesso. Ma questo è solo un metodo per passare il tempo in modo benefico! La Gita è un cammino, una meta, un traguardo. Il suo proposito va guadagnato con la pratica e l'esperienza.
La voce di Dio come Messaggio all'uomo è un dono della Grazia per tutti gli uomini. Sfortunatamente, viene interpretata dall'uomo in base alle linee dettate dal suo temperamento. In questo modo il Messaggio puro e chiaro viene contaminato. In seguito, quando il Messaggio viene presentato in una molteplicità di forme, genera confusione e conflitto. Coloro che intendono insegnare e predicare la religione devono evitare queste conseguenze e concentrarsi sul suscitare la fame spirituale e soddisfarla.
Ci sono molti che cercano di soddisfare i gusti delle persone attraverso storie irrilevanti che offuscano il tema spirituale principale. Il Messaggio può riuscire a catturare il cuore delle persone solamente quando è vissuto da chi parla e quando il suo obiettivo è unicamente quello di ispirare gli altri a condividere la sua gioia!
— Discorso Divino del 04 gennaio 1987
Lasciate che il Messaggio della Gita entri nel cuore; mettetelo in pratica e assaporatene la letizia che ne deriva. Questo è il modo di onorare la Gita.
Baba
12 Marzo
Se l'amore è parte della vostra natura, Satya o Verità sarà presente. Quando i vostri pensieri sono emanati da una mente purificata dall'amore, si traducono in Dharma (Retta azione). Quando l'amore diventa parte della vostra esperienza, dei vostri pensieri e delle vostre azioni, otterrete Shanti (Pace). Quando comprendiamo chiaramente l'amore, l'Ahimsa o non-violenza, scaturirà automaticamente. L'amore è quindi la sottocorrente invisibile che lega tutti e quattro i valori.
Si può riassumere così: Amore più pensieri è Satya; amore più sentimento è Shanti; amore più azione è Dharma e amore più comprensione è Ahimsa. L'amore è il denominatore comune di tutti questi valori. È la Forma di Dio, in quanto Dio è Amore. Chi dà amore è un uomo e chi non riesce a nutrire questo amore è una bestia.
L'amore, o l'assenza di amore rende un individuo un animale, un uomo o Dio. Il nutrimento dell'amore è possibile solo in un cuore tenero. A causa dell'attaccamento agli oggetti mondani, questa tenerezza viene persa.
— Discorso Divino del 25 Gennaio 1985
Promuovere l'amore è lo scopo di ogni sforzo spirituale.
Baba
13 Marzo
Attualmente, da quando l'istruzione si è ampiamente diffusa e ha assunto il significato di apprendimento solo dai libri, le persone sono diventate ciniche. Dubitano anche delle affermazioni più semplici e si dilettano in discussioni caotiche.
Gli esponenti della nostra cultura parlano di Dio come Uno e Unico, della Sua Onniscienza, Onnipotenza, Onnipresenza. Al contempo, parlano di rivalità tra i vari aspetti del Divino. Così facendo seminano il dubbio nel cuore degli uomini. Il Principio Brahman, l'Atma Cosmico, è conosciuto con Nomi diversi e rappresentato con Forme diverse, al pari dell'oro in una varietà di gioielli. Tutto è Brahman, Atma, OM. 'Ayam Atma Brahma - Questo Atma è il Principio Divino', dichiara il Veda.
Dio è Onnipotente. È un sacrilegio attribuirGli debolezze umane. I miti e le leggende sul mistero di Dio contengono significati simbolici che vengono ignorati. Essi rivelano la loro verità più profonda solo a coloro che la cercano.
— Discorso Divino del 04 Gennaio 1987
Oltre a nutrirsi delle Scritture, si deve anche sostenere il benessere del mondo.
Baba
14 Marzo
I templi giocano un ruolo vitale nel risvegliare l'impulso spirituale nell'uomo e nell'indirizzarlo verso la realizzazione della sua inerente divinità. Il vero tempio dell'uomo è il suo cuore e dimenticandolo va alla ricerca di templi esterni. I templi vengono eretti per ricordare agli uomini Dio, ma il Divino risiede nel cuore ed è lì che andrebbe cercato.
Gli uomini attraversano innumerevoli difficoltà, avversità, prove e tribolazioni nella vita, ma pochi cercano di comprendere la loro Divinità essenziale, la quale dovrebbe essere lo scopo primario della vita. Le persone dedicano molta cura e attenzione alla conservazione del corpo, che è deperibile. Ma non coltivano i buoni pensieri e non compiono buone azioni mediante le quali possono conquistare la beatitudine duratura.
I templi servono a riunire la compagnia dei buoni e dei divini e dovrebbero essere utilizzati per coltivare tale compagnia e acquisire la pace mentale. Non è sufficiente recarsi meramente ai templi come un rituale meccanico.
— Discorso Divino del 25 Gennaio 1985
Lo scopo del tempio è quello di risvegliare la Divinità nell'umanità, inducendo le persone a ritenere che le strutture fisiche in cui vivono sono esse stesse case di Dio.
Baba
15 Marzo
Siate devoti e disciplinati come Arjuna. Siate intelligenti e forti come Bheema. Siate saldi e sinceri come Dharmaraja. Allora nessun danno vi potrà colpire; otterrete la vittoria in tutti i vostri sforzi.
Ci sono quattro 'F' che dovete porre davanti alla vostra attenzione:
1- Follow the Master - Seguire il Maestro,
2- Face the Devil - Affrontare il Diavolo,
3- Fight to the End - Combattere fino alla Fine, e
4- Finish at the Goal - Arrivare alla Meta.
'Seguire il Maestro' significa osservare il Dharma. 'Affrontare il Diavolo' significa superare le tentazioni che vi assalgono quando cercate di guadagnare artha (ricchezza). 'Combattere fino alla Fine' significa lottare incessantemente; fare la guerra contro i sei nemici guidati da kama (desiderio). Infine, 'Arrivare alla Meta' significa non fermarsi finché il traguardo della Moksha (Liberazione dall'ignoranza e dall'illusione) non è stato raggiunto.
Le '4 F' sono fondamentali per il perseguimento dei quattro Purusharta (obiettivi della vita): Dharma, Artha, Kama e Moksha. Io sarò sempre con voi, ovunque siate, per proteggervi e guidarvi. Marciate, non abbiate paura.
— Discorso Divino del 06 Luglio 1975
Non c'è forza più efficace della Purezza, non c'è beatitudine più appagante dell'Amore, non c'è gioia più ristoratrice della Bhakti, non c'è trionfo più lodevole dell'Arresa.
Baba
16 Marzo
Mediante una continua e coerente Sadhana (disciplina spirituale), l'uomo può controllare i capricci della mente, quelli che, a causa della loro varietà e vanità, gli causano delusioni e angosce. Quello che è necessario è la consapevolezza del gioco vizioso che la mente fa. Essa presenta all'attenzione una fonte dopo l'altra di piaceri temporanei; fra essi non concede alcun intervallo per soppesarne i pro e i contro.
Quando la fame di cibo viene placata, la mente presenta all'occhio l'attrazione di un film, ricorda all'orecchio il fascino della musica e fa in modo che la lingua si bagni al piacevole sapore di qualcosa che desidera. Il desiderio ben presto si converte in un impeto d'azione, quest'impeto rapidamente si rafforza e il desiderio risulterà incontrollabile. Il fardello dei desideri diventa gradualmente troppo pesante e l'uomo diviene scoraggiato e triste.
Allenate la mente a rivolgersi all'intelligenza per ottenere ispirazione e guida, non ai sensi per avventure e conquiste. Così facendo, la mente diventerà uno strumento per ridurre i vostri capricci e risparmiare tempo ed energia per questioni più vitali.
— Discorso Divino del 01 Aprile 1975
Quando si cerca di placare la fame dei sensi, la mente diventa vacillante e ribelle.
Baba
17 Marzo
Avendo la stessa scintilla divina e la stessa natura divina, ognuno dovrebbe rispettare il suo prossimo come un proprio parente. Allora ci sarà una produzione efficace, un consumo economico e una distribuzione equa, con conseguente pace e promozione dell'amore.
Attualmente, l'amore basato sulla Divinità innata è assente e quindi c'è sfruttamento, inganno, avidità e crudeltà. Se l'uomo diventa consapevole che tutti gli uomini sono "cellule" del Corpo Divino, allora non ci sarà più alcuna svalutazione dell'uomo. L'uomo è un diamante, ma oggi viene trattato in prima persona e dagli altri uomini come un pezzo di vetro! L'uomo può realizzare la sua missione sulla terra solo quando riconosce sé stesso come divino e quando riverisce tutti gli altri come divini.
L'uomo deve adorare Dio nella forma dell'uomo. Dio appare davanti a lui come un mendicante cieco, un ignorante, un lebbroso, un bambino, un vecchio decrepito, un criminale o un pazzo. Dovete vedere dietro questi veli l'Incarnazione Divina dell'Amore, del potere e della saggezza, Sai, e adorarlo attraverso il seva (servizio disinteressato).
— Discorso Divino del 01 Aprile 1975
Quando soffiano i venti dell'amore e della fede le nuvole del dubbio e dell'egoismo si disperdono, e Dio si rivela.
Baba
18 Marzo
Il Signore non insiste affinché tutti gli uomini seguano un unico percorso e accettino un'unica disciplina. Ci sono molte porte per accedere alla Sua dimora. L'ingresso principale, tuttavia, rimane moha-kshaya (superamento dell'attaccamento). Questo è quello che Krishna esortò Arjuna a conseguire.
Arjuna si perse d'animo e permise che l'arco gli scivolasse di mano, poiché era sopraffatto da un tipo di attaccamento illusorio. Krishna dovette dimostrargli che i parenti che temeva di uccidere, gli insegnanti che desiderava vivessero, coloro che amava e odiava, altri non erano che strumenti della Sua volontà, marionette manovrati dalla Sua mano. Questo distrusse l'attaccamento di Arjuna, che riprese il suo compito senza alcun attaccamento in merito alle conseguenze. Questo lo rese il destinatario della più grande lezione della storia.
Tale lezione è preziosa sia per i teisti che per gli atei, dato che entrambi hanno attaccamento verso le conseguenze dei loro compiti, un attaccamento che colorerà il loro entusiasmo e raddoppierà l'angoscia quando saranno delusi! Moha-kshaya è necessario sia per i teisti che per gli atei al fine di assicurare ad entrambi una gioia duratura. Entrambi non prendono da qui alcuna minima frazione delle loro acquisizioni, entrambi possono guadagnarsi la gratitudine delle persone solamente con il sacrificio e l'amore!
— Discorso Divino del 28 Marzo 1967
I "distaccati" hanno un vero amore verso tutti. Il loro amore non solo è puro, è anche divino.
Baba
19 Marzo
Quando un aereo vola nel cielo, non lascia alcuna traccia, nessuna striscia che duri, nessun solco o avvallamento che interferisca con il traffico aereo successivo. Allo stesso modo, permettete a tutti i sentimenti ed emozioni di attraversare la vostra mente, ma non permettete loro di lasciare un'impronta. Questo può essere reso possibile mediante l'indagine e il pacato ragionamento interiore, più che con l'ascolto di conferenze o lo studio di libri.
I bambini piccoli vengono abituati a camminare per mezzo di uno strumento a tre ruote, un aggeggio che impugnano e spingono. Il "Pranava" è un aggeggio di questo tipo, con le tre ruote A, U e M, il triciclo Omkara!
Impugnandolo, l'uomo può imparare ad usare i due piedi di Bhakti e Vairagya. Se abbandona la presa di Omkara, cade a terra indifeso! Se cammina con l'aiuto del Pranava japa, potrà certamente realizzare la Gloria del Divino (Brahman), l'essenza stessa dell'Universo.
— Sathya Sai Speaks - vol. 6, cap. 27
Ogni essere deve raggiungere la Meta, indipendentemente da quanto lentamente cammini o da quanto tortuosa sia la sua strada.
Baba
20 Marzo
Non è necessario rinunciare al focolare domestico e alla casa per fuggire nella foresta. Non c'è alcuna garanzia che il focolare domestico e la casa non vi seguano nel silenzio e nella solitudine della foresta! Infatti, se la vostra mente si aggrappa ai desideri mondani, non potete sfuggire da essi semplicemente mettendo una certa distanza tra voi e loro! Potreste anche essere nella giungla, tuttavia la vostra mente potrebbe vagare per il mercato! Allo stesso modo, potreste essere al mercato, però grazie alla Sadhana potrete ancora assicurarvi una zona di pace nel cuore nel mezzo della strada più trafficata.
La mente può costruire un silenzioso rifugio o legarvi a complessi nodi. Essa lega e scioglie i legami. Si può navigare sicuri nel mare della vita mondana se non ci sono falle nella barca. Al contrario, attraverso le falle di Kama, Krodha, Lobha, Moha, Mada o Matsarya (lussuria, rabbia, avidità, illusione, orgoglio e invidia) le acque del mondo entreranno nella barca e l'affonderanno, annegandovi senza possibilità di riscatto.
Non permettetele di imbarcare acqua, tappate tutte le falle. Allora, non ci sarà bisogno di temere il mondo, potrete beneficiare di tutte le possibilità che esso offre per allenare i sensi, ampliare gli affetti, approfondire l'esperienza e rafforzare il distacco!
— Discorso Divino del 28 Marzo 1967
La radice di tutte le difficoltà è la mente incontrollata e mal indirizzata.
Baba
21 Marzo
Per condurre una buona vita è di grande aiuto il continuo suggerimento da parte del Dio interiore. Questa ispirazione si può ottenere solamente recitando costantemente il Nome del Signore e facendo appello alle sorgenti interiori della Divinità.
Il Nome è uno strumento così prezioso per conquistare la Sua Grazia, per realizzare la Sua Presenza, per visualizzare la Sua Forma e per ricordare la Sua Gloria, in modo che - anche se viene ripetuto dal cuore una volta al mattino e una volta alla sera - renderà il griham un griham (una casa), anziché un guha (una caverna)!
La lampada del Nome, quando è accesa, illuminerà l'abitazione e la renderà un focolare domestico, invece di una caverna. Se una lampada viene tenuta accesa in una stanza, potrebbe spegnersi quando dalle finestre entra il vento. I sensi (indriya) sono le finestre e quando sono aperte, la lampada del Nome non brucia in modo regolare. Quindi, tenete chiusi i serramenti esterni (i sensi) dalle interferenze che attraggono, concentratevi sul Nome del Signore e sulla Sua bellezza e dolcezza!
— Sathya Sai Speaks - vol 6, cap. 27
Tutti i pensieri, le intenzioni e le trame malvagie scompaiono come nebbia al sole quando il Nome di Dio viene ricordato con sincerità.
Baba
22 Marzo
Basta leggere il giornale per rendersi conto di quanto sia folle e insensato il mondo; di quanto sia inutile l'eroismo, di quanto sia effimera la gloria; dopo averlo sfogliato per le informazioni che trasmette, lo si getta via; è ormai un rifiuto senza sapore.
Similmente, non vivete una sola volta; così vivete in modo che non si nasca una sola volta. Non innamoratevi così tanto del mondo da far sì che il vostro falso fascino vi porti ancora e ancora in questo illusorio amalgama di gioia e dolore. A meno che non vi ritiriate un po', non vi allontaniate dall'intreccio con il mondo, sapendo che è tutta una commedia il cui regista è Dio, correte il pericolo di esserne troppo intimamente coinvolti.
Usate il mondo come terreno di addestramento per il sacrificio, il servizio, l'espansione del cuore e la purificazione delle emozioni. Questo è l'unico suo valore. Non sprecare tempo vagando senza meta; lasciate che ogni momento sia Bhajana. Imparate a conoscere lo scopo di Bhajana o Namasmarana e dedicatevi con tutto il cuore ad esso; traete il massimo beneficio dagli anni a voi assegnati.
— Discorso Divino del 28 Marzo 1967
Alzatevi ogni giorno con il pensiero di Dio; trascorrete ogni giornata con il nome di Dio; ritornate a letto con il pensiero della Sua Gloria racchiusa nel Suo nome.
Baba
23 Marzo
Un senso del vero valore deve influenzare ogni scelta che fate. L'obiettivo (lakshya) è la realizzazione di Dio, la realizzazione della realtà di cui tutto questo non è che un'apparenza! Tale obiettivo non si deve permettere che svanisca.
Finché i vostri atti sono finalizzati a trarne beneficio personale, dovrete subirne le conseguenze e subire gioia o dolore, essendo nati per sopportarli entrambi.
Una persona che viene trasferita da una prigione ad un'altra avrà due agenti che la scorteranno; punya e papa (conseguenze buone e cattive delle azioni) sono gli agenti che conducono l'uomo da una nascita all'altra! Se dovete sfuggire alla loro attenzione ed evitare di migrare da una prigione all'altra, agite ma non calcolate le conseguenze. Questo vuol dire non preoccuparsi delle conseguenze; lasciare che sia Dio a spingere l'azione e a renderla possibile. Dedicate l'atto, la volontà, il desiderio, tutto a Dio.
— Discorso Divino del 11 Novembre 1966
Solamente Dio è il donatore della vita, il custode della vita e l'obiettivo della vita!
Baba
24 Marzo
Tutti gli esseri sono come fiori che sbocciano e svaniscono prima che il giorno volga al termine; ma, come questa ghirlanda che Mi avete offerto quando sono venuto in mezzo a voi, sono infilati in un unico filo eterno e indistruttibile, il filo (Sutra) chiamato Divino (Brahman). Stabilite questa attitudine non-duale (Bhava-adwaitam) nella vostra mente; renderà il vostro servizio più piacevole, più fruttuoso, più dolce e piacevole per chi lo riceve.
In assenza di questa attitudine, il paropakaram (fare del bene agli altri) diventa un aiuto dispensato a uomini inferiori e a gente più povera da persone superiori. Tutta l'assistenza così offerta sarà sospettata e risentita; è contaminata sia alla fonte che alla destinazione.
Naturalmente, non si dovrebbe trattare tutti allo stesso modo, o avere la stessa ricetta per tutti. Servite ciascuno in accordo alle specifiche necessità e capacità, così che tragga beneficio dell'aiuto. Il Divino (Antaratma) è il medesimo in tutti, tuttavia non si dovrebbe dare un coltello nelle mani di un pazzo o una collana d'oro a un bambino. Il bambino la getterà via; il pazzo potrebbe tagliare la gola a qualcuno.
— Discorso Divino del 04 Novembre 1965
Solamente la moralità e la purezza possono conferire una reale forza. Per sviluppare queste qualità bisogna dedicarsi al servizio disinteressato.
Baba
25 Marzo
Ad Arjuna fu ordinato di impegnarsi in battaglia, di riconquistare la sua parte di regno e di assicurare al popolo una retta amministrazione e atmosfera in cui potesse impegnarsi con successo per raggiungere la salvezza.
Arjuna doveva farlo in uno spirito di dedizione e di abbandono alla volontà di Dio, incurante dei propri gusti e delle conseguenze che potessero derivare dalle sue attività altruistiche. Per questo la Gita afferma che il servizio alla società è il Seva più elevato, oltre che la Sadhana (disciplina spirituale) più benefica. Non potete sfuggire a questo obbligo; dovete usare la comunità umana in cui siete nati per sublimare il vostro egoismo e salvare voi stessi. Il Seva assunto come Sadhana insegna la forza d'animo (sahana).
Anche gli Avventi Divini dimostrano nella loro vita la suprema importanza del servizio. Quando Dharmaraja eseguì il grande sacrificio Rajasuya su consiglio del saggio Narada per propiziarsi il padre defunto, il Signore Krishna presenziò al sacrificio e chiese che gli assegnassero un servizio; preferì quello di rimuovere le foglie sulle quali si serviva il cibo alle migliaia di persone che venivano sfamate quotidianamente!
— Discorso Divino del 11 Gennaio 1968
Superiore a tutte le altre forme di adorazione è il Seva praticato con spirito disinteressato e dedizione.
Baba
26 Marzo
L'obiettivo del karma (azione) è Jnana (saggezza) e per Jnana, il karma, è la base. Unire i due nella pratica costituisce il Seva (servizio disinteressato). Attraverso la giusta condotta, la mente si purifica e una mente pura porta alla beatitudine atmica. Pertanto, i doveri che ci vengono imposti devono essere assolti.
Il primo dovere dell'uomo è quello di compiere buone azioni con cuore puro. Tuttavia, non dovrebbe esserci alcun sentimento egoistico: "Ho fatto queste buone azioni". Non è corretto nutrire il minimo desiderio di godere dei frutti di tali azioni. L'egoismo e il desiderio sono la causa del legame al Karma. Il desiderio è la barriera tra la mente pura e la devozione al Sé. Considerare l'adempimento dell'azione corretta come il proprio dovere, astenersi dall'egoismo nella propria condotta e dal desiderio nei propri moventi è il vero sacrificio.
Il karma yoga insegna come dovrebbero essere compiute le azioni. Impone il dovere per il dovere stesso. Yogah Karmasu Kausalam - lo yoga è eccellenza nell'azione. Permette all'uomo di riconoscere l'immagine del Divino in lui.
— Discorso Divino del 17 Novembre 1985
Colui che s'impegna nello yoga dell'azione, rinunciando a tutti i frutti dell'azione stessa e seguendo la disciplina del silenzio, potrà realizzare il Brahman in breve tempo.
Baba
27 Marzo
Realizzando che la cura del corpo non è cruciale, occorre sopportare con pazienza anche la fame e la sete per dedicarsi ininterrottamente alla contemplazione del Signore.
Invece, litigare per ogni minima cosa, perdere la calma, rattristarsi alla minima provocazione, arrabbiarsi al più piccolo insulto, non resistere alla sete, alla fame e al sonno, non possono mai essere le caratteristiche di un Sadhaka (aspirante spirituale)!
Riso al suo stato naturale e riso bollito - possono questi due essere uguali, in un qualsiasi giorno? La durezza del riso naturale è inesistente in quello bollito. Il chicco bollito è morbido, innocuo e dolce. Il chicco non bollito è duro, presuntuoso e pieno di illusioni. Entrambi i tipi, senza dubbio, sono Jivi e uomini! Però, quelli che sono immersi nelle illusioni esteriori sono "uomini"; quelli che sono immersi nelle illusioni interiori sono "Sadhaka"!
— Prema Vahini - cap. 59
La Sadhana - o sforzo costante, sistematico e sostenuto - è l'unica che può conferire la pace della mente e la tranquillità interiore.
Baba
28 Marzo
Quando il Nome viene pronunciato dalla lingua e l'immagine è adorata dalla mente, questo non dovrebbe degenerare in una abitudine meccanica; il significato del Nome e il contenuto della Forma devono, al medesimo tempo, ispirare e illuminare la coscienza.
Sfuggite dall'abitudine meccanica coinvolgetevi profondamente e sinceramente nell'atteggiamento di adorazione. Questa è la via per guadagnare la pace e la contentezza a cui ogni attività umana dovrebbe essere dedicata e indirizzata.
Piantando il seme dell'albero di cotone, come potete sperare di ottenere il mango? Fatelo ora! Questa è l'urgenza di questo problema, di tutti i problemi, di conquistare pace e la contentezza. Se vi sentite affamati ora, non potete avere il pasto domani; non mangiate ora per paura di avere fame domani. Mangiate quando avete fame, non prima, né dopo. Aspirate da subito, adorate adesso, conquistate ora!
— Discorso Divino del 05 Marzo 1968
Ricordate che ad ogni passo vi avvicinate a Dio e che Dio fa dieci verso di voi, quando voi ne fate uno verso di Lui.
Baba
29 Marzo
Gesù riscontrò che le persone correvano dietro alle perle di vetro, immaginandole diamanti e attribuendo loro grande valore. Girando per i luoghi sacri scoprì che erano diventati dei bazar in cui la grazia veniva contrattata e commercializzata! Condannò il sacerdozio che tollerava e incoraggiava queste pratiche.
Così si attirò l'ira dei capi dei templi e dei monasteri. Questi, con 30 pezzi d'argento, indussero uno dei suoi discepoli a tradirLo e a lo consegnasse nelle loro mani. Ai governanti romani fu detto che Gesù stava tentando di imporsi come Re e che quindi poteva essere punito per tradimento. La loro insistenza fece sì che il Governatore ordinasse la Sua crocifissione.
Mentre gli venivano conficcati i chiodi per fissarlo sulla croce, Gesù udì la voce del Padre che diceva: "Tutta la vita è una, Mio caro Figlio. Sii simile a tutti" e supplicò affinché coloro che lo stavano crocifiggendo fossero perdonati poiché non sapevano quello che facevano! Gesù si è sacrificato sulla croce per il bene dell'intera umanità!
— Discorso Divino del 25 Dicembre 1978
Quando proclamò di essere il Messaggero di Dio, Gesù volle sottolineare che ognuno è un messaggero di Dio e come tale deve parlare, agire e pensare.
Baba
30 Marzo
Incarnazioni dell'Amore!
La disciplina è come il principio vitale primordiale per ogni essere vivente. Per tutti gli esseri umani è come la loro spina dorsale. Disciplina significa seguire implicitamente certe regole e regolamenti. Queste regole disciplinano la vita di una persona e la guidano sul cammino del bene. Diversamente, la persona andrà incontro alla propria rovina. Senza disciplina non può esserci benessere (Na sreyo niyamam vina). L'umanità non può sopravvivere in assenza di regole e regolamenti.
L'intera razza umana sarà annientata se non c'è disciplina. La disciplina non può essere acquisita dai libri, né essere insegnata da un insegnante. Essa dovrebbe diventare un'abitudine nella vita di tutti i giorni, in modo naturale. È essenziale seguire la disciplina in ogni momento della propria vita, dal mattino alla sera. È necessaria per ogni comunità, ogni società, ogni razza e ogni Paese.
Anche nel campo della politica la disciplina è molto necessaria. Nessuna società, Nazione, sistema politico o razza può esistere senza disciplina. È la disciplina che porta all'unità tra persona e persona, tra persona e società, tra una società e l'altra. Pertanto, la disciplina è il segno distintivo della vita umana.
— Discorso Divino del 19 Giugno 1996
La devozione deve essere messa alla prova nel crogiolo della disciplina e deve essere diretta lungo le linee del dovere.
Baba
31 Marzo
Quando Gesù era sulla croce, sopraffatto dall'agonia, una voce invisibile dal Cielo disse: "La Morte è il Vestito della Vita". Il corpo è il vestito che lo Spirito Divino indossa. Pertanto, non dovremmo piangere quando il corpo si consuma, cade o viene ferito. La morte è un evento, è la natura stessa del corpo. Gli uomini cercano una causa per la morte, ma nessuno cerca la Sorgente Divina della vita.
Durante il breve arco della vita, impegnatevi a glorificare Dio e a compiere la Sua opera. Dio si è incarnato sotto forma umana per ispirare l'uomo a seguire ideali superiori, non solo in India, ma anche nei Paesi stranieri. Gli uomini possono avere lingue e stili di vita diversi, tuttavia Dio è uno ed è presente ovunque. Tutte le religioni parlano di Lui come Amore, come raggiungibile mediante l'Amore.
Le forme di adorazione di Dio differiscono, poiché sono modellate dal tempo e dal luogo, ma l'amore è il contenuto di base di tutte le forme. Il linguaggio dell'amore è compreso e parlato da tutti i cuori. C'è una sola razza, la razza umana. Questa è stata la vita e il Messaggio di Gesù.
— Discorso Divino del 25 Dicembre 1979
Gesù insegna l'Amore e la compassione infiniti. Per far risorgere l'Amore e la compassione, dovete uccidere la gelosia e l'egoismo, e purificare i vostri cuori.
Baba