Raccolta Pensiero del Giorno del mese di
Novembre 2024

1 Novembre

Sviluppate prema (amore divino) verso il Signore, il Parama-Prema (Amore Divino Supremo) di cui Egli è l'Incarnazione. Non date mai spazio a dubbi ed esitazioni, né a domande volte a mettere alla prova l'amore del Signore.

I miei problemi non sono finiti; perché? Perché Lui non mi ha parlato? Perché non mi ha chiamato?”, vi lamentate! Non pensiate che Io non Mi prenda cura di voi o che non vi conosca. Potrei non parlarvi, ma non nutrite l'impressione che Io non ho amore. Qualunque cosa faccio è per voi, non per Me. Dopotutto, cos'è che può essere chiamato Mio? Solo voi. Pertanto, non lasciatevi turbare nella vostra mente, non permettete che la fede declini. Questo non farebbe che aumentare il dolore di cui già soffrite. Tenete duro: questo deve essere il vostro voto.

Chiunque sia la vostra Ishta Devata (la divinità prescelta) - Vishnu, Rama, Shiva o Venkateshwara - mantenetevi stretti a Lui. Non perdete il contatto e la compagnia, poiché solo quando il carbone resta a contatto con le braci vive può diventare anch'esso una brace ardente. Coltivate la vicinanza a Me nel cuore e sarete ricompensati. Allora anche voi acquisirete una frazione del Prema Supremo. Questa è una grande opportunità.

— Discorso Divino del 10 Ottobre 1964

Voi siete realmente della stessa essenza, dello stesso sapore, della stessa qualità del mare, anche se avete il nome e la forma dell'onda.

Baba

2 Novembre

Ogni individuo deve compiere uno sforzo per colmare di qualità sacre il proprio cuore e trasformarlo in un Nandanavana (boschetto celeste). In verità, quando vediamo le persone felici, dovremmo sentirci felici per la loro felicità. Quando vediamo sofferenza e difficoltà, dovremmo anche condividere le loro sofferenze. Se riusciamo a sviluppare queste qualità, trasformeremo il nostro cuore in un Nandanavana.

Dobbiamo fare ogni tentativo per promuovere la compassione e la benevolenza. Questo si chiama maitri (amorevole gentilezza). Se sviluppiamo queste buone qualità, anche Dio ci apparirà più vicino. Sia che ci troviamo nel dolore o nel piacere, nella tristezza o nelle difficoltà, in ogni momento dobbiamo plasmare il cuore in modo tale da poter ottenere il Prema di Paramatma (Amore Divino di Dio).

Dall'altro canto, se nutriamo cattive qualità come il desiderio di commettere peccati, di ascoltare cose che non dovremmo ascoltare, di ferire e danneggiare gli altri, allora la giustizia, la bontà e l'onestà mai rimarranno vicino a noi. Pertanto, le persone dovrebbero sviluppare qualità sacre.

— Summer Showers 1976 - cap- 12

Chi aspira a realizzare il Principio del Sé e a insegnarlo agli altri dovrebbe prima di tutto sviluppare la purezza del cuore.

Baba

3 Novembre

Come si possono purificare i propri impulsi interni?
Questi riguardano la mente, la parola e il corpo. Di questi tre, la parola è la più importante.

Come si ottiene la purezza della parola?
"Anudvegakaram vakyam satyam priyahitam ca yat", afferma la Gita.

Ogni parola che si pronuncia dovrebbe essere:
• "anudvegakaram" (esente dal causare eccitazione o agitazione).
• Dovrebbe essere "satyam" (veritiera) e
• "priyam" (piacevole).

Ci sono quattro fattori che inquinano la lingua.
• Il primo è: pronunciare falsità;
• il secondo è: parlare in eccesso;
• il terzo è: riportare maldicenze sugli altri;
• il quarto è: insultare o criticare gli altri.
La lingua, nel parlare, è incline a indulgere in questi quattro tipi di offese.

Purtroppo, in quest'epoca di Kali, tutti e quattro questi fattori sono dilaganti. La falsità è diventata onnipresente. Le persone indulgono liberamente nel diffamare gli altri. I pettegolezzi si moltiplicano. L’inclinazione a parlare senza misura è molto diffusa. Solo quando ci si libera da queste quattro tendenze malvagie, la parola può diventare pura e incontaminata. Di conseguenza, il primo compito è quello di purificare il proprio parlare.

— Discorso Divino del 30 Agosto 1993

La Triplice Purezza - la parola svincolata della contaminazione della falsità, la mente priva della macchia dei desideri passionali o dell'odio, il corpo privo del veleno della violenza - deve essere raggiunta da tutti.

Baba

4 Novembre

La vita è una breve recita sul palcoscenico. Questo corpo è come una bolla. La mente è sempre volubile. Nella Gita, Arjuna confessa a Krishna che la mente, costantemente vacillante, è difficile da controllare. Ciononostante, l'uomo deve concentrarsi sulla sua vera destinazione.

Qual è questa destinazione, la meta e lo scopo della vita?
Il Bhagavata e la Bhagavad Gita lo hanno chiarito: la nostra destinazione è la sorgente dalla quale proveniamo. Finché l'individuo resta intrappolato nella prakriti (mondo fenomenico), la sua mente sarà instabile e vacillante.

La dichiarazione vedica "Soham" (io sono Lui) è dimostrata dal respiro nella fase dell'inspirazione. Quando si espira e si pronuncia "Aham", si rinuncia all'"io". "So-ham" proclama l'identità dell'individuo e del Divino ("Io sono Lui"). Tale identità non potrà essere compresa finché si è avvolti nei tentacoli del mondo materiale.

— Discorso Divino del 11 Febbraio 1983

Proprio come due ali sono essenziali ad un uccello per librarsi in alto nel cielo e due ruote ad una bicicletta per muoversi, così prema (amore) e seva (servizio) sono essenziali all'uomo per raggiungere la sua destinazione.

Baba

5 Novembre

Il Signore si manifesterà solo quando il pilastro verrà spaccato con la spada dell'ardente desiderio. Hiranyakashipu lo fece e immediatamente il Signore apparve da quel pilastro. Non si era nascosto lì, anticipando la contingenza. Egli è ovunque, quindi era anche lì.

La lezione che Hiranyakashipu imparò fu che il deha-tatwa (Principio del Corpo) deve essere scisso affinché il dehi-tatwa (Principio del Dimorante) si riveli. In altre parole, la consapevolezza "io-sono-corpo" deve dissolversi per far emergere la consapevolezza "io-sono-l'incarnato".

Finché siete nella consapevolezza del dehi (io-sono-l'incarnato [o abitante del corpo, ndt]), nessun dolore o sofferenza, orgoglio o egoismo può offuscarvi. È come l'acqua di mare. Prendetene una piccola quantità e mantenetela separata in una bottiglia: diverrà putrida in pochi giorni. Ma, finché si trova nel mare nulla può intaccarla. Siate nel mare, come parte di esso; non separatevi, non individualizzatevi, non percepitevi come deha (corpo), distinti dal dehi ("Io").

— Discorso Divino del 29 Gennaio 1965

Guardando il vostro corpo vi identificate con la forma. Però, voi non siete il corpo; vivete nel corpo.

Baba

6 Novembre

Se desiderate condurre una vita umana ideale, dovete seguire l'esempio degli Avatar (Avventi Divini). Gli Avatar possono presentarsi in forma umana. Però, non dovete lasciarvi ingannare da questo fenomeno. Gli Avatar possono apparire in forma umana, ma non dovete equipararvi a loro. Sotto l'aspetto fisico, entrambi possono apparire simili. Tuttavia, c'è una differenza fondamentale. Non dovreste confondere il frutto del cotone per il mango.

Dio assume forma umana poiché l'uomo si è allontanato dal sentiero della rettitudine. Per riformare l'uomo e riportarlo al Dharma, Dio deve incarnarsi come essere umano. Gli uccelli, gli animali e gli insetti vivono secondo la loro specifica natura. Non necessitano di Avatar.

Oggi, soltanto l'uomo ha abbandonato ogni rettitudine, ha dimenticato la sua essenza divina e ha degradato la sua umanità. Per riformare l'uomo che versa in tale stato, Dio deve manifestarsi in forma umana. L'Avatar deve proteggere i giusti, correggere gli erranti e punire i malvagi.

— Discorso Divino del 20 Maggio 1996

Il concetto di Avatar implica la fede in Dio e nella divinità insita nell'uomo.

Baba

7 Novembre

Il vostro obiettivo dovrebbe essere quello di vedere l'unico Dio in tutte le Forme che vengono adorate, riconoscerLo in tutti i Nomi, o meglio, di essere consapevoli della Sua presenza come Motivatore Interiore di ogni essere vivente, in ogni particella di materia. Non cadete nell'errore di considerare alcuni uomini degni di riverenza e altri indegni. Sai è in ciascuno, quindi, tutti meritano la vostra riverenza e servizio. Diffondete questa verità; questo è il compito che assegno ai Seva Samitis.

Potete osservare Me e le Mie attività; constatate come aderisco alla rettitudine, all'ordine morale, alla verità e alla compassione universale. Questo è quello che desidero che apprendiate da Me.

Molti di voi supplicano un "Messaggio" da parte Mia, da portare ai Samiti di cui siete membri. Ebbene, la Mia vita è il Mio messaggio. Aderirete al Mio Messaggio se vivrete in modo tale che la vostra vita sia una prova della calma spassionata, del coraggio, della fiducia e della prontezza nel servire coloro che sono in difficoltà; contrassegni questi che la Mia vita ispira.

— Discorso Divino del 17 Maggio 1968

La Mia Vita è il Mio Messaggio e il Mio Messaggio è Amore.

Baba

8 Novembre

Il dovere dell'uomo è quello di santificare i suoi giorni e le sue notti con l'ininterrotto smarana (ricordo) del Nome. RicordateLo con gioia, con ardente desiderio. Se lo farete, Dio sarà tenuto ad apparire davanti a voi nella Forma e con il Nome che Gli avete assegnato, come il più bello ed il più appropriato!

Dio è tutti i Nomi e tutte le Forme, l'integrazione di tutti questi in un fascino armonioso! Le divinità designate nelle diverse fedi, adorate dalle diverse comunità umane, sono tutti aspetti di quell’unico Dio che realmente esiste. Così come il corpo è l'armoniosa fusione dei sensi e delle membra, Dio è l'armonia di tutte le forme e i nomi che l'uomo Gli attribuisce! Solamente coloro che ignorano la Gloria di Dio insistono su un unico Nome e un'unica Forma per la Sua adorazione e, peggio ancora, condanneranno chi usa altri Nomi e Forme!

Poiché siete tutti associati alle Organizzazioni Sathya Sai, vi devo mettere in guardia contro una simile sciocca ostinazione. Non andate in giro a proclamare che siete una setta distinta e separata da coloro che adorano Dio in altre Forme e Nomi. Così facendo, non fareste altro che limitare proprio quel Dio che esaltate.

— Discorso Divino del 17 Maggio 1968

Gli uomini possono differire per forma, nome, colore, Paese e circostanze storiche. Ma Dio non è soggetto a tali differenze.

Baba

9 Novembre

L'Era attuale, spesso condannata come Kali Yuga (l'Era dell'Oscurità), è in realtà l'Era in cui è più facile ottenere la liberazione. Questo è rivelato in ogni testo sacro. La ragione, secondo tali scritture, è che oggi ci si può liberare con la sadhana del Nama Sankirtana - cantando la Gloria del Signore e ascoltando il Nome che viene cantato. Tra i nove passi della devozione, shravanam (ascoltare il Nome cantato) e kirtanam (cantare il Nome) sono considerati come i migliori.

Kirtanam è il canto dei Nomi che esprimono la Gloria del Signore e Sankirtanam significa "cantare i Nomi continuamente, ad alta voce, senza interruzioni e senza esitazioni". Mentre il Kirtana può essere eseguito da un singolo individuo e può promuovere il personale progresso spirituale, il Sankirtanam è eseguito da un gruppo di persone.

Sankirtanam può aiutare il processo di liberazione non solo per i membri del gruppo, ma sarà benefico anche per coloro che ascoltano e persino per coloro che sono oltre il cerchio degli ascoltatori; il mondo intero può trarre beneficio dalle vibrazioni.

— Discorso Divino del 26 Gennaio 1982

Le persone potranno dire che quando si va da Sai Baba non c'è altro che bhajan. Rendetevi conto che non c'è nulla di più grande del bhajan.

Baba

10 Novembre

La parola "Nama" racchiude un grande significato numerologico. "Na" è uguale a zero. "A" è uguale a due e "Ma" a cinque; il totale è sette, a indicare che "Nama Sankirtanam" necessita di sette elementi per avere successo: Shruti, Laya, Raga, Tala, Bhava, Prema, Samhita. Il sette richiama alla mente i sette swara, i sette saggi, i sette giorni della settimana conosciuti come i sacri Saptaha. Il sankirtanam deve essere eseguito ponendo enfasi sul tono, sul tempo, sulla melodia, sul ritmo, sull'atteggiamento, sull'amore e sul conseguimento del bene più elevato.

Non è un canto per il gusto di cantare. La melodia deve emergere dal cuore, deve essere satura di autentico sentimento, deve essere intrisa d'amore e deve far dimenticare sé stessi; solo così è tapas,  o una penitenza. Un tale sankirtanam non salverà solo l'individuo, ma il mondo intero.

Incarnazioni dell'Amore!
Anche se non siete in grado di praticare la meditazione, la recitazione, lo yoga o lo yajna, dedicatevi a cantare il Nome di Dio. Dalla persona semplice (pamara) al risvegliato (Paramahamsa), chiunque può intraprendere il Namasankirtana.

— Discorso Divino del 26 Gennaio 1982

Sappiate che il Nome Divino è la chiave del successo nella vostra ricerca di consolazione, fiducia, coraggio, illuminazione e liberazione.

Baba

11 Novembre

Come può una persona che non sa nuotare insegnare agli altri quest'arte? Come può chi ha il granaio vuoto donare in beneficenza? Acquisite la ricchezza della devozione, della forza d'animo e della pace, prima di avventurarvi a consigliare agli altri come acquisirle.

Bharat (l'India) ha sofferto umiliazioni e disattenzioni a causa di una serie di insegnanti che non si sono preoccupati di mettere in pratica quanto insegnavano. So che avete l'entusiasmo di portare il Mio Messaggio tra la gente di questo Paese e in altri Paesi. PermetteteMi di ricordarvi che il modo migliore, nonché l'unico di successo con cui potete farlo, è quello di tradurre il Messaggio nella vostra vita. I vostri pensieri, parole e azioni devono essere saturate dal Messaggio, allora si diffonderanno senza sforzo e in modo efficiente, e il volto del mondo sarà trasformato.

Siete ufficiali dell'Esercito Sai. Come potete guidare i soldati nella battaglia se non conoscete la complessità della guerra, se siete voi stessi strumenti inefficienti? Potete tentare di guidare gli altri solo dopo aver praticato le discipline alla perfezione. Questo è valido in ogni ambito delle attività umane. Ananda (beatitudine) e Prashanti (Pace Suprema) devono essere acquisite prima da voi, poi possono essere comunicate agli altri.

— Discorso Divino del 17 Maggio 1968

Potrete dichiarare che la vostra vita è il Messaggio di Swami solo quando intraprenderete il cammino della verità e della rettitudine, installerete la pace e l'amore nel vostro cuore, e sosterrete la non-violenza.

Baba

12 Novembre

Il limitarsi al mero canto dei mantra, o alla ripetizione del Nome di Dio, non serve a nulla. Dobbiamo impegnarci nell'opera di Dio, come vi ho detto innumerevoli volte.

Hanuman raggiunse Lanka e strinse amicizia con Vibhishana. Durante la loro conversazione, Vibhishana espresse il suo dispiacere: "Hanumanta, sei davvero fortunato. Sei incessantemente impegnato nel servizio a Rama e per questo meriti la Sua Grazia. Io ripeto il Nome di Rama da molti anni, tuttavia non ho ancora ricevuto il Suo darshan". Hanuman gli sottopose delle domande significative: "Vibhishana, tu canti il Nome di Rama, ma sei coinvolto nel lavoro di Rama? Senza lavorare per Rama, come puoi aspettarti la Sua Grazia? Sono passate molte settimane da quando Sita Devi è stata portata prigioniera a Lanka. Non è forse un prezioso servizio a Rama quello di prendersi cura di Sita? Sei mai andato al boschetto di Ashoka a consolarla? L'hai mai incontrata una volta? Hai mai familiarizzato con le sue sofferenze e ti sei mai adoperato per procurarle delle comodità? Ogni mio 'roma' (pelo) canta il Nome di Rama! Ma non mi sono fermato lì. Ho offerto la mia vita a Rama. Sono impegnato in azioni a Lui care, giorno e notte".

Pertanto, la lezione è: il Nome di Rama nel cuore, il lavoro di Rama nelle mani (Dil me Ram, hat me kam). Questo è il modo di offrire la nostra vita al Signore.

— Summer Showers, 21 Maggio 1991

Sia il canto del Nome di Dio che il servizio devono essere fatti con un cuore colmo d'amore.

Baba

13 Novembre

Non comportatevi come alcuni malati di mente, costantemente preoccupati per un qualche piccolo malanno. Abbiate coraggio, è questo il miglior tonico. Non arrendetevi prima che sia necessario. Non è la durata della vita quello che conta; se continuate a vivere, potrebbe arrivare un momento in cui dovrete pregare il Signore di portarvi via, di liberarvi dal travaglio. Potreste persino iniziare a incolparLo perché vi ignora, benedicendo altre persone più fortunate con la morte!

In ogni caso, preoccupatevi del successo o del fallimento nel conseguire il vero scopo della vita. Allora otterrete tutti gli anni necessari per realizzare tale desiderio. Aspirate intensamente, desiderate ardentemente, anelate con forza e il successo sarà vostro. Ricordate, siete tutti destinati a vincere: è per questo che siete stati chiamati e avete risposto all' invito a venire da Me. Quale altro compito ho, se non quello di elargire la Grazia?

Non trattateMi come un forestiero, ma come uno molto vicino a voi. Insistete, chiedete, reclamate la Grazia da Me; non lodate, non esaltate, non cedete. Portate i vostri cuori a Me e conquistate il Mio Cuore. Nessuno di voi è estraneo a Me. Portate a Me le vostre promesse e Io vi donerò la Mia Promessa. Ma prima verificate che la vostra promessa sia genuina e sincera; assicuratevi che il vostro cuore sia puro; questo è sufficiente.

— Discorso Divino del 10 Ottobre 1961

Dio è sempre accanto all'uomo, dentro di lui come Coscienza, fuori di lui come Compagno e Guida.

Baba

14 Novembre

Il cuore dei giovani allievi deve essere riempito da voi con nobili aspirazioni, in modo che possano diventare strumenti forti e robusti per innalzare l'India del futuro alla gloria che le spetta di diritto. I guru (insegnanti/precettori) devono essere esempi in grado di ispirare i loro studenti. Devono praticare quanto predicano. Com'è l'insegnante, così sarà l'allievo.

Quando si apre il rubinetto, l'acqua fluisce dal serbatoio sopraelevato. La qualità dell'acqua del rubinetto è la stessa di quella del serbatoio. Quando il cuore del Guru è ricolmo di bontà, altruismo e amore, gli allievi rifletteranno queste virtù in ogni loro atto. Si dice che ci siano più di 5000 Bala Vikas Guru. Se ciascuno di loro correggesse e migliorasse cento bambini, la Nazione sarebbe davvero trasformata.

Occorre esaminare i risultati ottenuti dall'inizio del programma Bala Vikas. Questo studio deve essere compiuto costantemente. Quando il Guru coltiva la natura satvica (pura), gli studenti cresceranno incarnando la natura pura. Il guru dovrebbe vigilare affinché le erbacce dell'odio, dell'invidia e di altri vizi simili non attecchiscano nel loro cuore.

— Discorso Divino del 20 Novembre 1979

I genitori in primo luogo, gli insegnanti poi, i compagni di classe, di gioco e gli amici a seguire, ed infine i vari livelli della società - sono questi a formare il carattere dei bambini e a determinare il destino del Paese.

Baba

15 Novembre

Il potere dell'Amore è infinito. Può conquistare qualsiasi cosa. Una volta, mentre il Signore Buddha era in viaggio, fu affrontato da una demonessa che Lo minacciò di morte. Sorridendo, il Buddha le disse: "Non sei un demone, sei una divinità! Ti amo anche se ti comporti come un demone". Udendo queste parole amorevoli, la demonessa si trasformò in una colomba e volò via. L'amore può cambiare il cuore anche del più accanito nemico. È questo tipo di amore universale che ciascuno dovrebbe coltivare.

Ci sono persone che professano fedi diverse nel mondo - cristiani, musulmani, indù, zoroastriani, etc. Non dovrebbe esserci differenze o contrasti tra di loro, dato che tutti sostengono la Verità e il Dharma. Fu per promuovere l'unità tra persone di fedi diverse che Guru Nanak diede vita ai bhajan comunitari, capaci di generare vibrazioni di armonia e pace.

Oggi il mondo è dilaniato da conflitti e violenze. La pace e la prosperità possono emergere solo quando le persone si incammineranno verso il sentiero dell'amore e della moralità, conducendo una vita piena di propositi.

— Discorso Divino del 25 Dicembre 1986

Proprio come il figlio è l'erede legittimo della proprietà del padre, così l'uomo ha uguale diritto alla proprietà di Dio: amore, verità, tolleranza, pace ed empatia.

Baba

16 Novembre

La questione del raggiungimento della Divinità è profonda, ma la soluzione è ingannevolmente semplice. Non è necessaria alcuna pratica spirituale complessa (sadhana).

Gajendra lottò con il coccodrillo per migliaia di anni! Combatté duramente, ma su quali basi? Con la sua forza fisica, con il suo ego personale. Finché ci si affida ai poteri basati sull'ego, del corpo, dell'intelletto, del denaro e così via, non si potrà mai vincere. Alla fine Gajendra si esaurì. Realizzò la sua follia e gridò: "Signore, perdonami! Non ho nessuno all'infuori di Te! Vieni e salvami!"  Quando si arrese dicendo: "Nessuno all'infuori di Te", fu salvato.

Guardate Arjuna. Anche lui era orgoglioso del suo intelletto. Nella Bhagavad Gita, fino all'ottavo verso del secondo capitolo, Arjuna tempestò Krishna con una raffica di domande! Ma consumò tutta la sua filosofia in poco tempo. Dopotutto, quanto può spingersi lontano l'intelletto umano? Povero uomo, il frutto di una vita di accumulo di idee intellettuali si sgonfiò alla presenza di Krishna! Alla fine, non poté dire una parola di più e acconsentì con mani giunte: "Farò come Tu dici - Karishye Vachanam Tava". Allora Krishna lo rassicurò: "Bene! Vieni, ora ti insegnerò. Ora sei il Mio devoto. Da questo momento, Mi prenderò cura di te".

— Summer Showers, 21 Maggio 1991

"Io farò il mio lavoro: Pregare. Tu fai il Tuo: Fai piovere la Grazia su di me". No, no, questo approccio non funziona. "Mi offro a Te" è l'atteggiamento corretto!

Baba

17 Novembre

Vivete sempre come il servitore del Signore che risiede dentro voi, in questo modo non sarete indotti al peccato e non cadrete nel male. Abituatevi a vivere nella luce di Dio. È l'abitudine che riabilita chi è caduto.

Assumete l'atteggiamento di assoluta resa (sharanagati), altrimenti il vostro destino sarà shara-gati (movimento di una freccia). È per questo che Krishna affermò: "Lascia che la tua mente sia assorta in Me - Manmana bhava!"

Potete viaggiare in un'auto elegante di vostra proprietà, ma affidate quotidianamente, senza pensarci due volte, l'auto, voi stessi e la vostra famiglia all'abilità e alla presenza mentale del vostro autista! Tuttavia, quando vi viene consigliato di affidare i vostri affari al Signore, il potere dell'illusione (mayashakti) esita e rifiuta! Si rifiuta di arrendersi al Potere Divino (mahashakti). Cosa dire di una simile assurda presunzione? Se avrete una resa totale, sarete sempre contenti, sempre più felici e in salute!

— Discorso Divino del 10 Ottobre 1961

Fate ogni atto come un'offerta al Signore, senza essere euforici per il successo o abbattuti per la sconfitta; questo svilupperà il vostro equilibrio e la vostra equanimità.

Baba

18 Novembre

È solo quando consideriamo l'universo come pervaso da Dio, acquisiamo la forza di combattere le forze del male. Molte persone, che si impegnano per anni in preghiere e pellegrinaggi, si chiedono perché non sono riuscite a realizzare Dio. Non è necessario girare il mondo alla ricerca di Dio. È Dio che cerca il vero devoto.

Il devoto consapevole dell'onnipresenza di Dio Lo troverà ovunque. Deve avere la ferma convinzione che non esiste luogo in cui Dio non sia presente. Questo è il vero segno della devozione.

La meditazione e la preghiera hanno valore come strumenti per purificarsi, ma non portano alla realizzazione di Dio. La fede incrollabile in Dio dona una beatitudine indescrivibile. Non si dovrebbe cedere ai dubbi che minano la fede.

— Discorso Divino del 25 Dicembre 1986

Non riusciamo a discernere la Divinità, nonostante risplenda con la brillantezza di un milione di Soli! Dobbiamo aprire gli occhi della fede e della devozione, sono gli occhi della saggezza che vedono oltre gli occhi fisici.

Baba

19 Novembre

Fin dall'antichità, l'aspetto femminile del Divino è stato venerato in vari modi. I Veda dichiarano che dove le donne sono onorate e stimate, lì la Divinità è presente con tutta la sua potenza. Sfortunatamente, oggigiorno gli uomini considerano umiliante onorare le donne. Questo è assolutamente sbagliato ed è segno di ignoranza.

Stree (la donna) è Grihalakshmi (la dea della prosperità della casa). Viene acclamata come dharma-patni (la sposa virtuosa). Viene definita illalu (padrona della casa) e ardhangi (la metà migliore). Le persone si vantano di titoli insignificanti che vengono loro conferiti. Alle donne, invece, sono stati conferiti i titoli più elevati, validi per sempre. Una casa senza una donna è una giungla.

Gli uomini dovrebbero comprendere l'alto status delle donne e, di conseguenza, onorarle e rispettarle. Non dovrebbero farle piangere e versare lacrime. Una casa in cui la donna versa lacrime sarà rovinata. Gli uomini dovrebbero dare un posto d'onore alle donne e condurre una vita rispettabile.

— Discorso Divino del 19 Novembre 1995

È interamente grazie alla presenza di donne virtuose che Bharat è rimasta sicura e protetta. Bharat deve la sua grandezza e la sua gloria alle proprie donne.

Baba

20 Novembre

Il lavoro svolto senza alcuna preoccupazione o desiderio di profitto, puramente per amore o per senso del dovere, è yoga. Tale yoga distrugge la natura animale dell'individuo e lo trasforma in un essere divino. Servire gli altri vedendoli come esseri affini, aiuterà a progredire e proteggerà dal rischio di scivolare dal livello spirituale raggiunto.

Il servizio disinteressato (seva) è molto più salutare persino dei voti e dell'adorazione (puja). Esso frantuma l'egoismo latente, spalanca il cuore e lo fa fiorire. Quindi, il lavoro svolto scevro dal desiderio è l'ideale supremo; quando la dimora della vita è costruita su queste fondamenta, attraverso la sottile influenza di questa base di servizio disinteressato, le virtù si riuniranno in colui che lo pratica.

Il servizio deve essere l'espressione esteriore della bontà interiore. Mentre ci si dedica sempre più nel servizio disinteressato, la coscienza si espande e diventa più profonda, e la realtà Atmica diventa più chiaramente percepibile.

— Vidya Vahini - cap. 9

Quando continuate a compiere il vostro dovere e a godere di quello che fate, questo stesso approccio vi conferirà beatitudine.

Baba

21 Novembre

Qual è esattamente il segreto per garantire pace e prosperità all'umanità? Rendere servizio agli altri senza aspettarsi da essi nulla in cambio. L'attività (karma) che lega è un enorme albero in rapida crescita. L'scia che può tagliare le sue radici è questa: compiere ogni azione come un atto di adorazione per glorificare il Signore. Questo è il vero sacrificio (yajna), il rituale più importante.

Questo sacrificio promuove e conferisce la conoscenza di Brahman (Brahma-vidya). Notate che il desiderio di compiere un servizio altruistico deve fluire in ogni nervo del corpo, penetrare in ogni osso e stimolare ogni cellula. Coloro che si impegnano nella disciplina spirituale (sadhana) devono avere padronanza di questa attitudine al servizio.

Il servizio disinteressato è il fiore dell'amore, un fiore che riempie la mente di rapimento. L'innocuità è la fragranza di questo fiore. Lasciate che anche i vostri piccoli atti siano intrisi di compassione e riverenza; siate certi che il vostro carattere brillerà grandemente.

— Vidya Vahini - cap. 8

Tutte le azioni compiute con il sentimento che siano offerte per compiacere il Divino non conducono alla schiavitù.

Baba

22 Novembre

L'istruzione moderna si conclude con l'acquisizione di titoli accademici. La vera istruzione dovrebbe permettere a ciascuno di utilizzare le conoscenze acquisite per affrontare le sfide della vita e rendere felici tutti gli esseri umani, per quanto possibile. Nati nella società, avete il dovere di lavorare per il benessere e il progresso della società.

La conoscenza acquisita con l'istruzione, oggi, viene sfruttata esclusivamente per ottenere e godere di comodità e piaceri sensuali. Questa istruzione ha contribuito a sviluppare alcuni tipi di abilità intellettuali e competenze tecniche, però ha completamente fallito nello sviluppo delle buone qualità. La società odierna è immersa nel materialismo a causa della preoccupazione per i piaceri mondani.

Solo in questo istituto si può testimoniare l'enfasi sulla divinità insita nell'uomo. Nei tempi passati, quando gli allievi completavano il loro periodo educativo nell'ashram del guru e si apprestavano ad entrare nella vita come grihastha (capofamiglia), il precettore dava loro un messaggio di commiato che servisse da guida per il loro bene mondano e spirituale. Questa cerimonia viene osservata oggi come Convocazione.

— Discorso Divino del 22 Novembre 1987

Umiltà, riverenza, compassione, tolleranza, sacrificio e autocontrollo sono le qualità che rivelano il risultato della vera istruzione.

Baba

23 Novembre

Il Potere Divino non ha né nascita né morte. Io non mi sento esaltato quando vengo lodato, né abbattuto quando vengo biasimato. Tratto queste dualità della vita con equanimità. Sono felice sia nel piacere che nel dolore. In Me c'è solo Amore. Il Mio Amore vive donando, donando e donando. Non riceve mai. Questa è la differenza tra il Mio Amore e l'amore mondano che crede solo nel ricevere. È per questo che il Mio Amore è in continua espansione.

Un piccolo seme diventa un gigantesco albero con molti rami e frutti. Tutti hanno origine dal seme. Allo stesso modo, dall'Amore è nata la Creazione. L'Amore è Dio, vivete nell'Amore. Sviluppate l'Amore. Amate tutti con tutto il cuore. Solo quando si manifesta l'Amore si raggiungerà l'auto-realizzazione.

In primo luogo, sviluppate la fiducia in voi stessi. La fiducia in sé stessi è il fondamento. La soddisfazione interiore è il muro. L'abnegazione è il tetto. L'auto-realizzazione è la dimora (della vita). Tutto è contenuto nel Sé (Atma). Con questo Principio Atmico, acquisite la conoscenza spirituale. Il potere della spiritualità è illimitato. Il Potere dell'Amore supera di gran lunga il potere della bomba atomica. Trasforma persino coloro che odiano. Sviluppate un così sacro amore.

— Discorso Divino del 23 Novembre 1998

Potete essere felici di aver fatto a Swami l'appropriato regalo di compleanno solo quando amerete i vostri simili, condividete le loro sofferenze e vi impegnerete a servirli.

Baba

24 Novembre

È di vitale importanza che tutti riconoscano e pratichino il Principio dell'Amore. In ogni tempo l'amore è esistito tra i buoni e i cattivi, nella foresta o in un palazzo, nell'attaccamento o nella separazione, nella condotta come nella parola, nella mente come nell'azione. Esso è omni-pervasivo. L'arma più potente per distruggere le forze del male dilaganti nel mondo odierno è l'amore. Sfortunatamente, gli uomini non stanno seguendo la strada corretta per acquisire l'Amore sacro.

L'amore è il seme dell'Amore. Esso è anche i rami, i fiori e i frutti. Per godere del frutto dell'amore, si deve praticare l'Amore. Invece di cercare di conoscere la vera natura dell'Amore, l'uomo si impegna nella ricerca della ricchezza e del potere. Non vi è dubbio che la ricchezza e il potere siano necessari, però solo entro certi limiti. Il vasto oceano, quando si gonfia oltre i suoi confini, è criticato a causa del suo comportamento scorretto.

Il corpo umano e la mente saranno sani solamente quando il cibo sarà consumato entro certi limiti. Un'alimentazione eccessiva provoca vari disturbi. Ogni cosa al mondo è governata dai limiti che le sono stati assegnati. Tuttavia, l'Amore non ha limiti.

— Discorso Divino del 23 Novembre 1996

Dirigete la barca della vostra vita verso il faro dell'Amore Divino. Allora sarete destinati a raggiungere la riva della Beatitudine.

Baba

25 Novembre

L'apprendimento spirituale sprona l'individuo a gettare il proprio ego ristretto nel fuoco sacrificale e, al suo posto, coltivare l'Amore universale, che è la base fondamentale per la sovrastruttura della vittoria spirituale.

L'Amore che non conosce limiti, purifica e santifica la mente. Lasciate che i pensieri siano incentrati su Dio, che i sentimenti e le emozioni siano sacri, che le attività siano l'espressione di un servizio disinteressato. Fate che la mente, il cuore e la mano siano così saturi di bontà.

L'educazione spirituale deve assumersi questo compito di sublimazione. Deve innanzitutto instillare il segreto del servizio. Il servizio reso al prossimo deve conferire piena gioia in tutti i sensi. L'educazione spirituale deve sottolineare che, in nome del servizio, non si deve infliggere alcun danno, dolore o sofferenza all'altro. Durante il servizio, l'atteggiamento di chi lo compie per la propria soddisfazione non deve offuscarlo. Il servizio deve essere reso come parte essenziale del processo stesso di vivere. Questo è il vero nucleo dell'educazione spirituale.

— Vidya Vahini - cap. 8

Quando si sviluppa l'amore, esso si trasforma gradualmente in saggezza.

Baba

26 Novembre

La pace abbellisce ogni atto, ammorbidisce il nucleo più duro dell'umanità, vi conduce ai Piedi del Signore e vi fa conquistare la visione di Dio. Non conosce distinzioni; è una forza che stabilisce l'eguaglianza. È il miele dell'amore nell'incantevole fiore della vita. È un bisogno primario per gli yogi e gli aspiranti spirituali. Una volta acquisita, essi possono realizzare la realtà domani, se non oggi. Dovrebbero sopportare tutti gli ostacoli lungo il cammino e la pace darà loro la forza necessaria per farlo.

Solo attraverso la pace la devozione può espandersi e la saggezza spirituale (jnana) mettere radici. La saggezza che nasce dalla pace è il solo e unico mezzo per vivere una vita piena o una vita che non conosce morte.

La domanda "Chi sono io?" apre la strada alla realizzazione. Quindi, si deve aspettare con pazienza e tranquillità, riponendo fede nella Grazia e nella Saggezza del Signore. Un simile ricercatore sarà sempre sincero e contrito. Il ricercatore diventa impavido e quindi pieno di pace anche grazie a un'altra convinzione: il Signore è ovunque, visibilmente presente.

— Prasanthi Vahini - cap. 5

Osservate sempre la Purezza, la Pazienza e la Perseveranza nella vita. Esse renderanno la vostra vita sacra.

Baba

27 Novembre

Il Dharma (Rettitudine) mai potrà essere distrutto. Se fosse soggetto a distruzione, allora non potrebbe essere chiamato Dharma. In certi periodi potrebbe sembrare che sia scomparso a causa del declino della sua pratica da parte dell'uomo.

Quando una coltre di nuvole copre il sole splendente, le persone potrebbero non essere in grado di vederlo per qualche tempo; tuttavia, nulla potrà mai impedire al sole di brillare, o far cessare per sempre la sua luce. Allo stesso modo, il sole di Satya (Verità) e la luce del sole del Dharma non potranno mai essere distrutti. Satya e Dharma sono interrelati e interdipendenti, come Dio e la Natura, la materia e l'energia. Pertanto, non è possibile separare Satya e Dharma. Satya, infatti, è il fondamento su cui si erge la dimora del Dharma.

Non può esserci pericolo o minaccia per la dimora del Dharma, costruita sulle fondamenta di Satya. Satya e Dharma sono attributi naturali degli esseri umani. Nutrendo e praticando Satya e Dharma dovreste ricavare beatitudine e condividerla con il mondo.

— Discorso Divino del 24 Luglio 1996

Non c'è alcuna necessità di promuovere e pubblicizzare Satya e Dharma. Quello che serve è praticarli.

Baba

28 Novembre

Un seme germoglia e cresce in una pianta e poi in un albero con rami, foglie, fiori, etc. Il seme dell'intero Universo è Chaitanya (Pura Coscienza). È Sat-chit-ananda. Cresce fino alla piena fioritura nell'essere umano e sboccia nel fiore della Consapevolezza. In questo modo Dio si incarna nell'uomo. Comprendere questa verità è l'obiettivo della vita umana.

È la mente che intralcia questa realizzazione. La mente è perversa quando è centrata sull'ego (coscienza del corpo) di una persona, però quando è indirizzata verso l'Atma, diventa sublime. Chi è tronfio di ego dimentica la Divinità. Pensando al piano fisico e guardando il mondo esterno, l'uomo non è in grado di comprendere la Divinità che risiede in lui.

È sbagliato pensare che la spiritualità sia estranea alle questioni mondane. Anche il mondo fisico riflette la Divinità. Siccome l'uomo dimentica la sua vera natura divina, sguazza nei problemi e nelle tribolazioni. Egli riflette solo qualità animali nelle sue azioni. Soltanto quando si indaga all'interno si ha la possibilità di realizzare la Divinità.

— Discorso Divino del 19 Settembre 1993

Quando l'uomo rivolge la sua visione verso l'interno può sperimentare la beatitudine eterna. La fonte della beatitudine, lo Spirito, è dentro di lui.

Baba

29 Novembre

Le buone idee devono essere accettate, mentre evitate le cattive. Ogni idea deve essere giudicata dalla Suprema Corte del Viveka (Saggezza). È il "verdetto" deve essere considerato inviolabile. È in questo contesto che dobbiamo ricordare la preghiera di Gandhiji: "Sabko sanmati de Bhagawan - Oh Dio, dona a tutti il retto discernimento".

Nuovamente, l'individuo nato nel lago della società deve nuotare e galleggiare nelle acque calme e, unendosi al fiume del progresso, fondersi nell'oceano della Grazia. L'uomo deve passare dalla posizione dell'io a quella del noi; oggigiorno vediamo solo la danza selvaggia di individui dominati dall'ego, che odiano la società e si comportano in modo del tutto asociale.

L'acqua scorre da un livello superiore ad uno inferiore. Anche la Grazia di Dio si comporta in questo modo. Fluisce verso coloro che si piegano con umiltà. Quindi, abbandonate l'ego, superate la gelosia e coltivate l'amore. Come può l'uomo essere veramente in pace con sé stesso e con gli altri, se non si sforza di ottenere la Grazia di Dio?

— Discorso Divino del 30 Marzo 1973

La discriminazione deve essere osservata in ogni aspetto della vita quotidiana: in quello che si vede, si ascolta, si parla e ci si nutre.

Baba

30 Novembre

Krishna era l'Essere Supremo e Sarvajna (Onnisciente). Egli era molto vicino a Draupadi. Al momento dell'umiliazione subita alla corte di Duryodhana, che ordinò di spogliarla, Krishna fece in modo che il sari di lei si allungasse all'infinito così da proteggere il suo onore.

Alcune persone si chiedono perché Krishna non abbia punito Duryodhana sul posto, mentre stava perpetrando un così efferato crimine contro una donna nobile e così a Lui devota. Senza dubbio, Draupadi era estremamente devota a Krishna e Krishna aveva anche il potere di punire Duryodhana. Tuttavia, in questo dramma dovevano essere recitate ancora diverse altre scene. Duryodhana era predestinato ad essere ucciso da Bhima nella guerra che doveva ancora avvenire. Per cui Krishna non poteva interferire.

La vita di Kamsa era nelle mani di Krishna e quella di Ravana era nelle mani di Rama. Sia Rama che Krishna sono forme di Vishnu. Di conseguenza, ognuno di Loro doveva interpretare il proprio specifico nella propria Incarnazione. Per ogni Incarnazione ci sono certe regole e norme che l'Avatar non può trasgredire. I semplici mortali non possono comprendere le vie del Divino.

— Discorso Divino del 19 Settembre 1993

Le vie di Dio sono insondabili e inspiegabili. Solo chi è asceso al Suo livello può comprendere i disegni del Signore.

Baba