1 Febbraio
L'attività trova compimento quando sorge la saggezza. Il karma (attività santificata) è il cammino mediante il quale si raggiunge Jnana (saggezza spirituale). La saggezza nell'azione è il più elevato Karma. Un'attività degna deve portare alla purificazione della mente. Pertanto, nessuno, nemmeno un recluso o un monaco, può astenersi dal compiere buone azioni.
Tali azioni devono scaturire spontaneamente e non dovrebbero lasciare alcuna traccia di orgoglio nella mente. Né alcun attaccamento al risultato dell'azione dovrebbe portare a un desiderio di rivendicarla per sé stessi. La rinuncia deve essere l'unica fonte di gioia. Il Tyaga (sacrificio di sé) è la più autentica bhoga (godimento) per il sanyasi (asceta). La Gita raccomanda "la non-azione nell'azione" e afferma che "la non-azione è l'azione più gratificante per coloro che aspirano per la pace suprema". Questo atteggiamento è chiamato karma sanyasa (non attaccamento all'azione).
L'azione, o l'attività, è generalmente associata solo al corpo, ma anche la mente è impegnata con il mondo. Solo l'Atma è il testimone imperturbabile. Quindi, il segreto dell'"non-azione nell'azione" risiede nel prendere rifugio nell'Atma e nel riconoscere tutti gli esseri viventi come fondamentalmente Atma.
— Discorso Divino del 02 Gennaio 1987
Il corretto uso del tempo, la giusta azione e l'adempimento dei propri doveri costituiscono insieme l'obiettivo primario della vita umana.
Baba