1 Marzo
I quattro obiettivi indicati da Sai sono gli stessi proclamati dai Veda. Essi sono Satya, Dharma, Shanti e Prema. L'umanità deve comprendere l'importanza di questi quattro obiettivi, accettarli, amarli e praticarli nella vita quotidiana. Soltanto allora la Divinità latente nell'uomo potrà risplendere in tutta la sua gloria.
La Verità (Satya) è il primo ideale. Si realizza attraverso la sadhana della lingua. Il secondo, Dharma (vivere con rettitudine), si raggiunge mediante la sadhana del corpo e delle sue parti in relazione alla società che circonda l'uomo e al mondo oggettivo che lo influenza e che lui lo influenza a sua volta. Con azioni e comportamenti corretti, l'uomo può conseguire il terzo obiettivo, Shanti – un equilibrio imperturbabile, o pace interiore. Questo si ottiene sottoponendo a disciplina la mente. Satya si radica sulla lingua grazie alla sadhana satvica; Dharma si consegue con il controllo rajasico (attivo) delle azioni; Shanti, o pace, è il risultato tamasico di un distacco passivo e persino dell'inattività.
Tuttavia, Prema (Amore), il quarto obiettivo, trascende queste tre modalità e va oltre al pensiero, alla parola e all'azione! L'Amore Divino non è facilmente comprensibile. Prema è Dio. Dio è Prema. Considerarlo come un modo di parlare, un atteggiamento mentale o un comportamento fisico equivale a sminuirlo. Prema non ha alcuna traccia di egoismo; non è legato a motivazioni.
— Discorso Divino del 08 Marzo 1981
I valori umani possono progredire e prosperare solamente in un ambiente spirituale.
Baba
2 Marzo
Quando entrate in un cinema, trovate uno schermo bianco. Guardare semplicemente lo schermo. Quando lo spettacolo inizia, vedete una sequenza di scene proiettate sullo schermo. Senza lo schermo, potreste vedere l’immagine? No. Ma quando l'immagine viene proiettata, sebbene lo schermo esiste, non lo si vede; esso si fonde con l'immagine. Lo schermo esiste sempre: prima, durante e dopo lo spettacolo.
I Veda dichiarano: "Antar bahischa tat sarva vyapya Narayana stitaha - Quel Dio onnipervasivo è presente dentro e fuori". Come lo schermo è per l’immagine, così è l'Atma per la creazione. Lo schermo dell'Atma è presente dentro e intorno a tutti gli esseri ed è la base primordiale dell'intera creazione. Per questo si dice: "Sarvam Vishnumayam Jagat - la Divinità pervade ogni luogo".
La Divinità è presente nell'immagine e intorno all'immagine. Dunque, chi può conoscere la forma di una tale Divinità? Sullo schermo dell'Amore si trova l'immagine dell'universo. Questo Amore è presente sotto il nome di Atma in tutti gli esseri.
— Discorso Divino del 30 Settembre 1998
L'ignoranza può essere rimossa a patto di riconoscere l'universalità di Dio e di fondere la propria individualità nell'Universale!
Baba
3 Marzo
Al fine di sperimentare la Divinità, comprendete questo esempio. La natura stessa della madre è l'amore. La madre ha una forma, però l'amore non ha forma. La madre stessa è la forma dell'amore. Grazie alla presenza del Principio Atmico, siete in grado di vedere il suo riflesso nella forma del mondo. L’intero mondo non è altro che riflesso, reazione e risonanza.
L'Atma è l'unica realtà. Ma l'uomo ha dimenticato la realtà e ne vede solo il riflesso. Non può esserci reazione senza azione; non può esserci risonanza senza suono. Sebbene il Suono sia ovunque, non siete in grado di udirlo. Anche se la Realtà è ovunque, non siete in grado di vederla. Come potrete vederla? Con fede incrollabile e amore disinteressato, pensate continuamente a Dio. Dio certamente si manifesterà davanti a voi.
Oggi l'uomo recita il Nome di Dio e desidera vederLo. Ma poiché non ha una fede stabile, non è in grado di sperimentare la Divinità. L'uomo è diventato cieco avendo perso i due occhi della fede. La fede è la cosa più importante.
— Discorso Divino del 30 Settembre 1998
Qualsiasi cosa bella vediate nel mondo non è altro che il riflesso dell’unica fonte di ogni bellezza: il Divino Signore.
Baba
4 Marzo
Corpo, mente e spirito - questi tre elementi insieme costituiscono l'uomo. Se si considerasse solo il corpo, la sua esistenza sarebbe simile a quella di un animale. La mente eleva l'uomo allo stato umano. Lo spirito, o Atma, lo eleva alla Divinità. I tre sono intrecciati e interdipendenti. Ognuno promuove l'altro. Senza la mente, il corpo non può decidere alcun passo. La mente e il corpo devono servire lo spirito e diventare consapevoli dell'Atma (Sé Divino).
La salute è molto importante per una vita pienamente morale e disciplinata. I sensi e la mente devono essere controllati e regolati, affinché l'uomo possa sperimentare la pienezza della vita. Solo colui che è in grado di dominare sé stesso avrà il diritto di comandare gli altri.
Il controllo dei sensi in sanscrito si chiama Dama. Questo Dama deve essere evidente in ogni aspetto della vita: mentre si studia, si mangia, si dorme, si gioca, etc. Questa è la cosiddetta disciplina. Senza disciplina nessuna attività può raggiungere il suo compimento.
— Discorso Divino del 23 Marzo 1984
La rimozione dell'immoralità è l'unica via per l'immortalità.
Baba
5 Marzo
"Bhaga" significa "Colui che è il depositario di tutte le qualità Divine ed è unicamente degno di adorazione". "Ga" si riferisce a "Colui che possiede tutte le eccellenze e che crea, sostiene e riassorbe ogni cosa". La lettera "Bha" ha due significati: Sam-bharta e Bharta. Sambharta significa "Colui che è capace di rendere la Natura lo strumento del processo creativo". Poiché Egli è anche in grado di sostenere quello che è stato creato, viene chiamato Bharta. "Bha" ha anche altri significati: Shanti (pace), luce, splendore e illuminazione.
"Ga" significa "onnipervadente". "Van" (Vanthudu in telugu) significa "Colui che è capace". Di conseguenza, il termine Bhagawan significa "Colui che è in grado di accendere lo splendore Divino, illuminare la saggezza ed è l'Eterna Luce Interiore dell'Anima".
Può esserci qualcosa di più grande che ottenere l'amore di un Signore così onnisciente e onnipotente? Non c'è nulla sulla terra, o al di là di essa, che sia pari all'Amore Divino. Fare ogni sforzo per guadagnarsi tale amore è l'intero scopo e significato dell'esistenza umana.
— Discorso Divino del 14 Gennaio 1988
L'Amore di Dio è la più grande ricompensa da raggiungere nella vita umana. È più prezioso di tutte le ricchezze del mondo.
Baba
6 Marzo
I giovani, durante il periodo della loro tenera età, tendono a seguire le inclinazioni della mente. Non si elevano al livello delle loro capacità intellettive. Di conseguenza, sono soggetti a varie agitazioni e frustrazioni. Devono quindi imparare ad usare i propri poteri di discriminazione. "Sono un essere umano. In questa condizione, come dovrei comportarmi per guadagnarmi il rispetto e la considerazione degli altri?". Queste sono le domande che ogni studente deve porsi.
In ogni occasione dovrebbe indagare quale sia la strada giusta e quale quella da evitare. Dovrebbe decidere cosa fare e dove andare dopo aver fatto un’adeguata riflessione. Avendo acquisito la conoscenza, non dovrebbe comportarsi come una persona analfabeta e non istruita. Il suo comportamento dovrebbe essere in armonia con il proprio sapere.
L'umiltà è l'indice della vera educazione. Senza umiltà, l'erudizione perderà il suo splendore. Il discernimento è essenziale per ogni studente e uomo istruito.
— Discorso Divino del 16 Gennaio 1988
Lavorate con discriminazione, adorate con consapevolezza.
Baba
7 Marzo
Il Dharma (il codice della rettitudine) stabilisce per gli uomini un percorso normativo. Come lo splendore dei raggi del Sole, il Dharma illumina i percorsi che gli uomini dovrebbero seguire per il benessere e il progresso della società. Tra le leggi del Dharma, Nyayam (equità) è la più importante. Rettitudine significa che ci si dovrebbe guadagnarsi da vivere con mezzi giusti ed essere un esempio per gli altri con una condotta equa e onesta.
L'equità consiste nel non fare distinzioni tra sé stessi e gli altri. Qualunque cosa possa accadere a sé stessi o ai propri cari, qualunque difficoltà si debba affrontare, non si dovrebbe deviare dal sentiero della rettitudine. L'equità è come la bussola del marinaio: in qualsiasi modo la si orienti, l'ago punterà solo verso Nord.
In modo analogo, L'equità rivela la Divinità nell'uomo e gli permette di godere della beatitudine del Divino. Pertanto, la vita umana ideale dovrebbe avere nella rettitudine la base di ogni azione.
— Discorso Divino del 14 Maggio 1984
Il Dharma è il confine, il limite che l'intelligenza pone alle passioni, alle emozioni e agli impulsi dell'uomo!
Baba
8 Marzo
Non permettete alla mente di soffermarsi sui difetti e sui vizi altrui, verrà contaminata. Fissatela, invece, sulla rettitudine e sulle virtù degli altri: ne uscirà santificata.
So che nei momenti di frenesia emotiva mettete da parte la vostra vera natura e vi abbandonate a insulti, augurare male agli altri o gioire delle loro disgrazie. Tali pensieri malvagi si insinuano nella vostra stessa mente, crescendo incontrollati e provocando, in cambio, sofferenza e disonore nella vostra vita. Perché preoccuparvi degli altri? Parlate con loro se li apprezzate, diversamente, lasciateli stare. Perché cercare i loro difetti e parlarne male? Farlo equivale a invocare la propria rovina spirituale.
Tali persone perdono tutti i benefici che sperano di ottenere attraverso japa, puja, dhyana o darshan (ripetizione del Nome del Signore, adorazione rituale, meditazione e visione divina). Nonostante queste pratiche, rimarranno amare come il melone amaro che un pellegrino portava con sé, sperando di addolcirlo immergendolo nelle acque sacre.
— Discorso Divino del 29 Febbraio 1984
È sufficiente che cerchiate e scopriate un solo vostro difetto - questo è meglio che scoprire decine o centinaia negli altri.
Baba
9 Marzo
L’aspirante non deve esultare quando la felicità lo favorisce, né scoraggiarsi quando la sofferenza diventa la sua sorte.. "La Tua volontà, non la mia", deve essere la sua costante affermazione rivolta a sé stesso.
Pochi sono quei cercatori che tentano di svelare l'intenzione di Dio, di percorrere il sentiero che conduce a Lui e di seguire gli ideali che Egli stabilisce. Seguono i propri istinti e giudizi, e ottengono in cambio solo angoscia e disperazione. Non sono consapevoli del sacrilegio che commettono. Proclamano che Dio è il motivatore interiore e che è presente ovunque, ma agiscono come se fosse assente nei luoghi in cui non vogliono che Egli ci sia. Sprecano tempo prezioso in discussioni aride e controversie su Dio. Ognuno può esplorare la verità di Dio e penetrare il Suo mistero solo entro i limiti delle proprie capacità morali, intellettuali e mentali. Si può raccogliere dall'oceano solamente la quantità d'acqua che il proprio recipiente può contenere.
Dio è incommensurabilmente vasto; oltrepassa la portata della più audace immaginazione! Un alunno di un certo livello scolastico deve studiare i testi prescritti per gli alunni di quel livello di intelligenza.
— Discorso Divino del 29 Febbraio 1984
Dio può essere conosciuto solo da un intelletto purificato da ogni traccia di attaccamento e di odio, di egoismo e di senso di possesso.
Baba
10 Marzo
La mente si muove spontaneamente solo verso ciò che è giusto e puro; ma i sensi e il mondo esterno la trascinano verso l'errato e l'impuro. Il panno bianco si sporca e, una volta rimossa, riacquista il suo candore.
Annotate tutte le cose per cui avete pianto sinora. Scoprirete che avete desiderato solo cose insignificanti, riconoscimenti momentanei, fama fugace; dovreste piangere solo per Dio, per la vostra purificazione e realizzazione. Dovreste piangere, lamentandovi dei sei cobra che hanno trovato rifugio nella vostra mente, avvelenandola con il loro veleno: lussuria, rabbia, avidità, attaccamento, orgoglio e malizia. Acquietateli come fa l'incantatore di serpenti con il suo flauto ondeggiante.
La musica che può domarli è il canto ad alta voce del Nome di Dio. Quando saranno troppo intossicati per muoversi e farvi del male, afferrateli per il collo e strappate loro le zanne come fa l'incantatore. Da quel momento saranno i vostri giocattoli e potrete maneggiarli a vostro piacimento. Una volta che questi saranno sottomessi, acquisirete l'equanimità. Sarete imperturbabili davanti all’onore o al disonore, al profitto o alla perdita, alla gioia o al dolore!
— Discorso Divino del 26 Marzo 1968
Dovete essere risoluti nello sforzo di raggiungere quello che vi proponete. Solo allora la vostra devozione e la vostra disciplina daranno frutti.
Baba
11 Marzo
Durante l’assunzione del cibo, se si utilizzano parole eccitanti, le idee relazionate a quelle parole germoglieranno in noi. La lezione da apprendere è che, durante il bagno, la meditazione o il pasto, non si dovrebbero contemplare altre attività o idee.
Un eccessivo parlare durante i pasti può risultare dannoso. Non dovremmo concedere spazio ad alcun tipo di conversazione mentre mangiamo. Con cuore gioioso e parole sacre, dobbiamo impegnarci a recitare la preghiera del cibo (Brahmarpanam mantra) prima di consumarlo. In questo modo, tutto quello che è stato offerto a Brahman diverrà prasad, che ci ritorna come dono di Brahman. Il significato del verso (aham vaishvanaro…) è che Dio stesso, presente in voi nella forma umana, sta assumendo il cibo. Pertanto, questo trasforma il nostro nutrimento in cibo per Dio.
Durante il pasto, non ci si deve eccitare, né lasciarci sopraffare dalle passioni, ma mangiare con molta serenità. Anche se non si possono praticare japa, tapa o yaga, almeno mantenendo questa consapevolezza durante i pasti, si coltiveranno pensieri positivi.
— Summer Showers 1977 - Cap. 18
Tutta l'agitazione e la mancanza di pace nel mondo possono essere ricondotte alle nostre abitudini alimentari.
Baba
12 Marzo
Nel mondo esistono diversi ambiti di discipline per le quali è disponibile la conoscenza: la conoscenza della musica, della letteratura, dell'arte, della scultura, dell'economia, della politica e così via. Tutte queste rappresentano solo componenti della conoscenza mondana, una conoscenza legata al mondo fenomenico. Ogni conoscenza mondana può contribuire ad aumentare le comodità di una persona, ma non contribuirà alla mukti (liberazione).
Per quanto si possa acquisire il controllo sulle condizioni materiali, questo non servirà a produrre la pace della mente o la beatitudine dell'anima. In un certo senso, maggiore è la conoscenza mondana, minore è la probabilità di ottenere la pace mentale. La conoscenza del mondo è senza dubbio necessaria. Tuttavia, non è il fine ultimo.
Molti grandi re del passato, che governarono vasti imperi e godettero di ogni tipo di piacere, verso la fine della loro vita scelsero di rinunciare a tutto al fine di realizzare la pace spirituale. "Yaddhrushyam tannashyati - Quello che è percepibile è perituro". Nel perseguire piaceri fugaci e temporanei, stiamo gettando via gli elementi permanenti, immutabili e reali della vita umana.
— Discorso Divino del 17 Marzo 1983
È fondamentale riconoscere che la vera educazione consiste nello sviluppo del carattere.
Baba
13 Marzo
Coloro che non credono nel Karma Siddhanta (la teoria del karma) oggi parlano dell’unità del genere umano. Ma come spiegano le enormi e incommensurabili differenze tra gli uomini - differenze di capacità, condizioni, atteggiamenti e impulsi? Uno è costantemente malato. Un altro è sano e vigoroso. Uno è sempre allegro. Un altro è sempre infelice. Le persone non si rendono conto che queste differenze sono il risultato di karma (azioni) passati. Il karma è la causa di tutto quanto accade. I frutti delle proprie azioni possono non essere evidenti immediatamente, però, prima o poi, sono destinati a comparire.
"Io farò questo, io farò quello!
Vano è questo vanto, Oh uomo!
Quello che semini, raccoglierai.
Com'è il seme, così sarà il frutto."
(Poema Telugu)
Pertanto, solamente compiendo buone azioni si potranno ottenere risultati desiderabili. È a questo proposito che i Veda hanno stabilito nel Karma Kanda (sezione dei Veda che enfatizza le azioni da compiere) i corretti atti mediante i quali si possono conseguire benefici risultati.
— Discorso Divino del 17 Marzo 1983
Non cogliendo la natura del karma (azione) e non cercando il sentiero del dharma (virtù), l'uomo si allontana da Brahman (l'Essere Supremo).
Baba
14 Marzo
"Yoga" significa unione, l'unione del sé con la sua fonte. "Samatvam Yogam Uchyate - equanimità è ciò che significa yoga", afferma la Gita. Possiamo distinguere cinque ambiti nel raggiungimento di questo Samatvam:
(1) L’ambito degli alti e bassi naturali (Prakritika).
Bisogna accogliere sia l'estate che l'inverno, perché sono entrambi essenziali per il processo della vita. L'alternanza delle stagioni ci tempra e ci addolcisce. Nascita e morte sono eventi naturali. Non possiamo scoprire la ragione né della nascita né della morte. Semplicemente accadono. Cerchiamo di incolpare qualche persona o qualche evento per le ferite o le perdite che subiamo, ma la vera ragione è il nostro karma (azione). Quando si comprende il contesto dell'evento, l'impatto può essere attenuato o addirittura annullato.
(2) L’ambito degli alti e bassi sociali.
Si deve accogliere con equanimità fama e biasimo, rispetto e derisione, profitto e perdita, e altre risposte e reazioni simili provenienti dalla società in cui si cresce e si lotta. La fortuna è una sfida all'equanimità tanto quanto la sfortuna!
— Discorso Divino del 07 Settembre 1985
L'equilibrio, ovvero l’imperturbabilità difronte alla lode o alla critica, è molto importante. Per l'equilibrio è necessaria l'abilità. Per l'abilità è necessaria la conoscenza.
Baba
15 Marzo
(Continuazione con i punti 3 e 4 relativi ai cinque ambiti in cui si deve raggiungere il Samatvam, ndr)
(3) L'ambito della conoscenza con i suoi alti e bassi.
Fintanto che non si raggiunge la vetta della conoscenza, da cui si sperimenta l'Uno che si è manifestato in questa vasta illusione, ci sono molte tentazioni e ostacoli che allontanano il cercatore dal sentiero. Lo studente è incline ad abbandonare del tutto la scalata quando si sente esausto o quando ritiene di aver raggiunto la vetta. La Gita definisce un Pandit, o un uomo sapiente, come un Samadarshi, colui che ha acquisito la consapevolezza dello stesso Uno in tutti gli esseri. Lo Jnani ha raggiunto la Samatva quando è convinto che l'Uno sia la Verità di tutti e quando i suoi pensieri, parole e azioni sono guidati da questa convinzione.
(4) L'ambito della devozione con i suoi alti e bassi.
Anche qui esiste una grande quantità di fanatismo, pregiudizi e persecuzioni, che sorgono dall'ignoranza dell'Uno, dello stesso Dio che tutti adorano, attraverso vari riti e rituali, modi e metodi. C'è un solo Dio, ed è Onnipresente!
— Discorso Divino del 07 Settembre 1985
La Bhakti Samatva (equanimità nella devozione) consiste nella realizzazione della verità che Easwara permea l'intero universo e che Egli è tutto, il rifugio di tutti.
Baba
16 Marzo
(Parte conclusiva relativa ai cinque ambiti in cui si deve raggiungere il Samatvam, ndr)
(5) L'ambito dell'attività (Karma) con i suoi alti e bassi.
L'attività deve essere santificata divinizzandone lo scopo. Quando il lavoro viene sublimato in adorazione, la sconfitta e la delusione non potranno scoraggiare. Allora, il successo non promuoverà l'orgoglio, ma porterà all'umiltà e alla gratitudine per la grazia. Il lavoro svolto come dovere, come contributo dovuto alla società, porta in dono la gioia, perché abbiamo utilizzato la conoscenza e l'abilità, concesse da Dio attraverso la società, per servire la società stessa.
La Samatvam (equanimità) che può addolcire e alleggerire la vita è esemplificato al meglio da Radha e dalla sua devozione a Krishna. È la consapevolezza dell'unità tra il fiume e il mare, del sé individuale con l'Onnipotente, dell'Atma con il Paramatma. Raggiungere la Fonte è il Destino; il desiderio di scorrere in modo costante e diretto verso la Fonte è devozione.
Il dolore della separazione, l’angoscia derivante dall’apparente abbandono, il desiderio di superare gli ostacoli, la gioia della contemplazione, l’estasi dell’auto-annichilimento, tutto questo culmina nella suprema identificazione di Radha con il suo Signore, Sri Krishna.
— Discorso Divino del 07 Settembre 1985
È necessario riconoscere la verità che la felicità è contenuta nel dolore e il dolore è contenuto nella felicità. Solo quando comprendiamo questa verità potremo sviluppare un atteggiamento equanime verso entrambi.
Baba
17 Marzo
Il Mahabharata offre quattro esempi di uomini cattivi, chiamati Dushta Chatushtaya. Il primo è Shakuni (zio materno di Duryodhana). Shakuni era costantemente saturo di pensieri malvagi (Dhuralochana). Era totalmente estraneo alle idee positive. Tramava sempre qualcosa di dannoso contro qualcuno. Duryodhana aveva Shakuni come suo consigliere. Duryodhana si dedicava in dhuscharya (cattive azioni). Erano compagni nel male. Poi arrivò Dusshasana (fratello di Duryodhana). In associazione con Shakuni e Duryodhana, Dhushasana divenne noto per il suo Dush-pravartana (cattiva condotta). Quando questi tre uomini dalla mente malvagia si unirono, si dice che "persino le stelle caddero in pieno giorno". L'intero cosmo si ribella a questi uomini dalla mente così malvagia.
Karna, per un falso senso di Durabhimanam (attaccamento sbagliato), si unì a questo trio. La gratitudine è senza dubbio una nobile qualità. Poiché Duryodhana lo aveva aiutato in un momento critico, Karna sviluppò un legame errato nei suoi confronti. Karna era una persona di buon carattere, di animo nobile. Ma poiché si associò a uomini di mentalità malvagia, divenne anch'egli malvagio. Nonostante il suo valore, la sua forza fisica e le sue capacità intellettuali, Karna andò incontro a un disastro, si era allontanato da Dio.
Pensieri malvagi, azioni malvagie, condotta malvagia e attaccamento a persone malvagie: questi costituiscono i Dushta Chatushtaya (le quattro persone malvagie).
— Discorso Divino del 04 Marzo 1993
La mente immerge l'uomo in un'oscurità impenetrabile tramite i cattivi pensieri. La stessa mente può elevare l'uomo ad altezze sublimi grazie ai buoni pensieri.
Baba
18 Marzo
Prahladha, come dichiara il testo del Bhagavata, era radicato nella fede che nutriva nel Signore Narayana e nella Sua Realtà Universale e Assoluta. Suo padre, Hiranyakashipu, invece, era attratto dalle forme esteriori e dai nomi limitanti. Per tale motivo, Prahladha era sempre immerso nell'ananda (beatitudine) ovunque si trovasse e in qualsiasi circostanza. Hiranyakashipu era costantemente preoccupato e ansioso, intrappolato nella molteplicità dei nomi e delle forme.
Coloro che sono in questa beatitudine, come Prahladha, emanano un'aura tutt'intorno ed una radiosità sui loro volti. Le persone possono trarre gioia guardando i loro volti e desiderano rivivere quell'esperienza più e più volte. I volti di coloro che sono inquieti e ansiosi contageranno anche gli altri con simili sentimenti. Inoltre, la gioia dona grande forza, mentre l'ansia priva persino della forza che già si possiede.
La vera beatitudine non può essere acquisita con sforzi, prodotta artificialmente o mantenuta mediante la progettazione. Non è possibile prescrivere alcun corso di Sadhana (sforzo spirituale) per ottenere l'ananda. Infatti, l'uomo è egli stesso l'incarnazione dell'ananda! Purtroppo, poiché ha fallito nel riconoscere la propria verità, la cerca all'esterno, negli oggetti che lo circondano. Per coloro che hanno realizzato di essere l'Eterno, il Vero e il Puro Atma, l'ananda è sempre accessibile.
— Discorso Divino del 23 Novembre 1983
Per quanto si possano accumulare ricchezze o forza, senza attingere alle sorgenti della beatitudine (ananda) non si potrà mai avere pace né contentezza duratura.
Baba
19 Marzo
Il Signore ha annunciato più volte che riversa la Sua Grazia sulla purezza interiore, non sullo sfarzo esteriore. Quando una persona è stabilita nell'equanimità, Krishna stesso si insedia nel suo cuore: la Sua voce diventa la coscienza che lo guida ad ogni passo.
Attraverso lo Yoga si deve acquisire la forza d'animo; per mezzo del Japa si deve conquistare il controllo dei sensi; tramite la Sadhana, la mente deve colmarsi di pace. Tuttavia questi effetti non si notano, anche se le pratiche vengono osservate. Le persone si chiudono nelle stanze di preghiera, compiono rituali, offrono fiori e frutti, e poi ne escono per gridare e inveire, spaventare e litigare con chiunque.
L'uomo deve essere uno yogi sempre, in ogni circostanza (satatam yoginah), afferma la Gita. Questo significa che dovrebbe essere sempre immerso nella beatitudine. La fede in Dio può assicurare equanimità ed equilibrio. La conoscenza deve evolversi in abilità, che a sua volta deve essere diretta e regolata da un senso di equilibrio. Altrimenti, l'abilità degenera in "distruzione".
— Discorso Divino del 07 Settembre 1985
Le buone qualità non devono essere limitate a un tempo e a un luogo particolare. Devono essere osservate in modo continuo lungo tutta la vita.
Baba
20 Marzo
L'ananda, o beatitudine, che proviamo quando la fame viene saziata da un pasto è di breve durata. La fame ci affliggerà nuovamente nel giro di poco tempo. Per quanto dolce e gustoso possa essere il cibo, consumato in grandi quantità genera nausea.
Si dice che l'uccello mitologico Chakora si nutra esclusivamente del chiaro di luna, ma possiamo stare certi che anche di quella, in eccesso, gli risulterebbe sgradito. Persino il nettare stuferebbe se lo si consumasse ininterrottamente. Il Brahmananda (Suprema Beatitudine Divina), invece, è diversa. Essa è innata nell’uomo, è la sua vera origine e il suo sostegno primordiale. Lo scopo dello sforzo umano, attraverso le varie fasi del progresso spirituale, è raggiungere quella beatitudine.
Un pesce posto in una vasca d’oro artisticamente decorata con gemme è infelice. Non ha ananda, perché gli manca dell’acqua. L’acqua è la sua casa, la sua vera fonte e sostentamento. Anche l’uomo deve tornare alla sua dimora originaria, per quanto lontano possa vagare.
— Discorso Divino del 23 Novembre 1983
Più si controllano i desideri, più si sarà beati.
Baba
21 Marzo
Le persone si lamentano del dolore, della sofferenza, dell'angoscia. Che cos'è esattamente il dolore? È una reazione alla perdita di qualcosa acquisita o al fallimento nel conseguire qualcosa di desiderato. Pertanto, l'unico modo per sfuggire al dolore, alla tristezza, etc., è sconfiggere il desiderio per l'illusorio.
Vedete il mondo come Dio (Brahma-mayam). Questa visione spegnerà il desiderio. Quando il desiderio è limitato a Dio e concentrato su Dio, il successo è assicurato e ogni passo genera la sua ananda. Le Gopi di Brindavan lo sapevano e desideravano il Signore, escludendo tutto il resto.
L'Amore puro e incondizionato si esprimeva come azione disinteressata. Erano semplici contadine, senza alcuna conoscenza dei testi sacri o delle pratiche spirituali. La fede incrollabile in Krishna le dotò di ogni ispirazione e insegnamento necessario. Come Krishna disse ad Arjuna: "Shradhavan labhate jnanam - chi ha fede ottiene la conoscenza".
— Discorso Divino del 26 Febbraio 1987
Dio è nascosto e ostruito dalle nubi dell'egoismo. Liberarsi dell'egoismo è la sadhana che deve essere praticata.
Baba
22 Marzo
Quando una persona non viene educata a condurre una vita buona e divina, insegnarle varie tecniche e abilità la renderà soltanto pericolosa per sé stessa e per gli altri. C’è una discussione infinita sulla lingua che dovrebbe essere il mezzo d’insegnamento, ma nessuno sembra interessato al linguaggio del cuore, che usa il vocabolario dell’Amore e l’espressione nell’autoanalisi e dell’abnegazione.
Attualmente, le scuole e le università si dedicano ad inculcare nozioni e fantasie nelle menti degli studenti senza prepararli ad affrontare le sorti della vita, a far emergere il meglio di sé e a metterlo al servizio della comunità.
L'abitudine alla preghiera infonderà coraggio e fiducia; fornirà allo studente una nuova immensa fonte di energia. Nessuno sforzo viene fatto per introdurre lo studente alle dolci esperienze della meditazione e dello Yoga, o alla gioia dell’indagine sulla propria realtà!
— Discorso Divino del 13 Maggio 1970
La politica senza principi, l'educazione senza carattere, la scienza senza umanità e il commercio senza moralità non sono solo inutili, ma particolarmente pericolosi.
Baba
23 Marzo
In questo Kaliyuga (era del declino morale), sono importanti due sadhana (discipline spirituali): Namam e Danam.
Namam significa il Nome del Signore. Esso deve animare ogni pensiero, parola e azione, e colmandoli d'Amore. Può certamente condurre l'uomo alla visione di Colui che porta il Nome. Il Nome, il suono, è lo strumento che può rivelare il non-materiale, il jada o inerte che è la porta alla Chaitanya o coscienza, in essa racchiusa. Questo è lo scopo della Sadhana: riconoscere sia il Kshetra (campo), sia il Kshetrajna (il Maestro del campo) come il Signore.
Danam, la seconda Sadhana, significa donare, prendersi cura e condividere. Il dono del cibo agli affamati offre immediata contentezza e allevia i morsi della fame. Annam Brahma (il cibo è divino) afferma l'Upanishad. I doni vanno offerti senza gonfiare l'ego donatore o sminuire quello del ricevente. Devono essere dati con comprensione, umiltà e amore!
— Discorso Divino del 13 Maggio 1970
Io desidero solo i vostri cuori, per la Mia residenza e felicità. Non amo altri templi o altari. Purificate il cuore mediante il Namasmarana (ricordo del Nome Divino); Io verrò e dimorerò in esso.
Baba
24 Marzo
L'amore è essenziale per propiziare la Divinità. Alcuni sostengono che anche i rituali eseguiti meticolosamente siano efficaci a questo stesso scopo. Tuttavia, le stesse Scritture dichiarano che il culto rituale e i riti possono al massimo contribuire alla purificazione della mente e del cuore. Oppure, come recita una promessa, i riti possono elevare la persona sino al Paradiso. Ma lì, vi rimane finché dura il suo deposito di meriti. Dovrà tornare sulla terra, non appena il suo deposito si esaurirà con l'uso (ksine punye martya-lokam visanti).
L'amore è il mezzo più diretto per raggiungere Dio. Bisogna amare tutti senza distinzioni, poiché il Signore risiede in ognuno ed è l'Incarnazione stessa dell'Amore.
Ci sono tre ostacoli che impediscono il libero e pieno fluire dell'Amore dall'uomo verso Dio. Questi sono i nemici inveterati [diventati consuetudinari, ndt] dell'uomo: il desiderio, la rabbia e l'avidità. Fortunatamente gli antichi in India hanno elaborato tre testi sacri che, se assimilati, possono armare l'uomo per affrontare e sconfiggere questi astuti nemici. Sono il Ramayana, il Mahabharata e il Bhagavata.
— Discorso Divino del 26 Febbraio 1987
Espandete il vostro cuore; lasciate che il vostro amore avvolga un numero sempre maggiore di vostri simili. In questo risiede la divinità.
Baba
25 Marzo
Un fiore di gelsomino è posto su un tavolo in una stanza. Il fiore, che è grossolano, è di piccole dimensioni. Tuttavia, la sua fragranza, che è sottile, pervade l'intera stanza. Allo stesso modo, il vapore generato dall'acqua occupa uno spazio assai molto più ampio del volume d'acqua da cui è originato.
La mente dell'uomo, per la sua estrema sottigliezza, è capace di un'immensa espansione. A causa dei sensi, però, la mente è attratta da una molteplicità di oggetti e persone. Quando questi oggetti riempiono la mente, la sua espansività si riduce. Solo quando l’attrazione per tali oggetti diminuisce, la mente può conseguire l'espansione. Se oggi l'uomo è pieno di preoccupazioni e non ha pace mentale, è perché la sua mente è invasa da innumerevoli desideri.
Il mondo non può essere incolpato per lo stato mentale dell’uomo. Nemmeno la vita familiare può essere ritenuta responsabile della sua schiavitù. Siete voi stessi che vi legate alla Natura e alla famiglia mediante i vostri attaccamenti e desideri. Per sottrarvi a questi legami e ridurre la vostra sottomissione al mondo esterno, dovete esercitare il controllo sugli occhi, sulle orecchie e sulla lingua!
— Discorso Divino del 13 Marzo 1988
L'uomo deve espandere la sua conoscenza, le sue emozioni, la sua compassione, il suo amore. L'espansione è vita, l'espansione è amore.
Baba
26 Marzo
Attraverso il potere del vak (parola) si può acquisire un regno o grandi ricchezze. Attraverso la parola si possono ottenere amici e relazioni. Mediante la parola ci si lega e si perde la libertà. Persino la morte è causata dalla parola. La parola è la forza vitale degli esseri umani. La parola è la colonna portante della vita. È onnipotente.
Il Santo Jayadeva si rivolse alla sua lingua in questo modo: "Oh lingua! Tu sai tutto sulla dolcezza della parola! Tu godi della verità e della bontà. È per questo che canti i dolci e sacri nomi del Signore - Govinda! Damodara! Madhava! Non indulgere nel denigrare nessuno. Parla dolcemente e con gentilezza".
"Sia la tua parola veritiera, piacevole, buona e libera da risentimento", dice Krishna nella Gita. Sfortunatamente, poiché questo modo di parlare dolce e sacro è divenuto raro, la società è tormentata dall’amarezza e dalla discordia. La permissività di una civiltà folle ha distrutto la disciplina e la moralità, e ha trasformato la società in un inferno.
— Discorso Divino del 22 Luglio 1994
Una mente rivolta alla visione interiore di Dio e una parola diretta verso la visione esteriore del Signore promuoveranno entrambe forza spirituale e successo*.
Baba
27 Marzo
Quando vi chiedono da dove venite, rispondete prontamente: "Da Delhi" o "Da Calcutta" o "Da Thiruvananthapuram"; però quelli sono i luoghi da cui i vostri corpi sono giunti qui.
All’interno del corpo, come sua fonte, sostegno e sostentamento, risiede il Dehi (l'incarnato) distinto dal deha (il corpo) da cui esso proviene. Questo è al di là della vostra comprensione. Investigate su questo, scoprite la risposta; questa è la missione dell'uomo. Sarete liberati da questo ruolo solo quando avrete superato questa immensa ignoranza e realizzato la fonte, il sostentamento e il supporto non solo della vostra presunta individualità, ma di tutte le miriadi di scintille multiformi di quell'unica Forza Divina.
Non indugiate ulteriormente, i minuti fuggono rapidamente; siate ispirati dall'anelito di bere il nettare della realizzazione del vostro autentico valore.
— Discorso Divino del 12 Maggio 1968
Una vita che non conosce né l’indirizzo di provenienza, né quello di destinazione è semplicemente uno spreco di tempo.
Baba
28 Marzo
Da una parte, l'uomo ha conseguito progressi straordinari nella scienza e nella tecnologia, in particolare nei campi dell'elettronica, dei materiali sintetici, dell'energia atomica e dell'esplorazione spaziale. Dall'altra, assistiamo a crisi politiche ed economiche, conflitti di casta e comunità, e agitazioni studentesche. Oggi, i valori morali sono in costante declino tra gli uomini.
Nell’ambito morale, etico e spirituale, le attitudini umane si stanno deteriorando in modo allarmante. Persino studiosi eruditi ed eminenti figure pubbliche sono coinvolti in aspre controversie a causa di mentalità ristrette. L’unità tra le persone è frammentata dalle differenze ideologiche e settarie tra individui colti e intellettualmente illustri. Gli intellettuali che promuovono la discordia sono in aumento, ma sono pochi coloro che favoriscono l’unità nella diversità. Alla radice di queste tendenze c’è il fatto che l’umanità non ha ancora superato lo stadio animale.
Gli uomini devono realizzare che essenzialmente la loro origine è divina. I sé individuali sono emersi dall’oceano del Sat-Chit-Ananda (Essere-Coscienza-Beatitudine), come onde dall’oceano. Solo quando questa verità sarà compresa, gli uomini potranno sperimentare la vera beatitudine.
— Discorso Divino del 22 Luglio 1994
La vita umana è corrotta dall'egoismo e dalla ricerca di piaceri effimeri, dimenticando quello che è eterno e vero.
Baba
29 Marzo
Il vostro compito oggi è quello di scoprire l'unico pilastro che sostiene ogni successo spirituale. Vi dirò qual è: L'Amore! Adorate, servite il Sarveshwara (Signore Onnipotente) che risiede in tutta l'umanità; attraverso questo Amore, adorazione e servizio, realizzateLo. Questa è la più elevata sadhana. Servire l'uomo come Dio. Offrite cibo agli affamati, cibo che è il dono della Dea del Cibo (Anna-poorna); donatelo con amore e umiltà. Datelo addolcito dal Nome del Signore.
Le sfere celesti ruotano e si disintegrano; il tempo fugge; le età seguono le età; le ere succedono alle ere; i corpi che hanno preso vita crescono e terminano; ma l'impulso a santificare la vita con buone opere e buoni pensieri non è evidente da nessuna parte; il profumo di una sincera sadhana (pratica spirituale) non è percepibile in alcun luogo.
Mediante il processo di "rinuncia" grandi cose possono essere conseguite. Coltivate il distacco e il Signore si attaccherà a voi. Il passato è irrecuperabile; quei giorni sono andati. Ma il domani sta venendo verso di voi. Decidete di santificarlo con Amore, servizio e sadhana.
— Discorso Divino del 29 Marzo 1968
La pietra di paragone che dichiara un’azione meritoria è la "rinuncia". Se un’azione è diretta a sé stessi, se aiuta a gonfiare l’ego, essa è un peccato.
Baba
30 Marzo
Incarnazioni dell'Amore!
Oggi è Ugadi, l'inizio del Nuovo Anno. Fin dai tempi antichi, le persone hanno celebrato molti Ugadi, ma non hanno ancora abbandonato le loro cattive qualità. Il vero Ugadi è il giorno in cui si rinuncia alle cattive qualità, si colma il cuore di amore e si intraprende il sentiero del sacrificio. Non limitate la celebrazione di Ugadi al semplice indossare abiti nuovi e mangiare cibi deliziosi.
Oggi potete indossare una camicia nuova, ma per quanto tempo rimarrà tale? Domani diventerà vecchia. Nessuno legge lo stesso giornale ogni giorno. Il giornale di oggi diventa carta straccia domani. La nostra vita è come un giornale. Una volta terminata la lettura, non si desidera rileggerlo all’infinito.
Vi è stata concessa questa nascita, che è come un giornale, e avete attraversato diverse esperienze di piacere e di dolore. Basta così. Non chiedete un altro giornale, ovvero, un'altra nascita. Dovreste pregare: "Oh Dio! Mi hai dato questo 'giornale' ed i ho vissuto le esperienze di questa vita. Non voglio avere un'altra nascita".
— Discorso Divino del 13 Aprile 2002
La vera celebrazione di Ugadi consiste nell’abbandonare le malvagie qualità e nel purificare il proprio cuore.
Baba
31 Marzo
Per trasformare il mondo dal suo stato attuale, non è necessario un nuovo sistema sociale, di una nuova religione o credo. Quello che è essenziale è un corpo di uomini e donne con ideali sacri. Quando ci saranno queste anime divine, il Paese godrà della provvidenza divina.
Ma tali persone divine possono sopravvivere soltanto in una società in cui vi sia purezza di mente e buon carattere. Affinché queste due virtù possano fiorire, la base è la moralità. Tuttavia, la moralità non può prosperare senza la spiritualità. Pertanto, il palazzo della buona società deve essere edificato sulle fondamenta della spiritualità, con i pilastri della purezza e del carattere, e con la moralità come tetto.
La reputazione e l'orgoglio di Bharat sono stati fondati sulla spiritualità fin dai tempi antichi. Bharat ha conquistato questo nome e questa fama grazie a uomini nobili, donne di grande virtù e bambini esemplari.
— Discorso Divino del 22 Luglio 1994
L'intera esistenza di Bharat si fonda sulla spiritualità. Se la spiritualità scompare, Bharat cesserà di esistere. Se Bharat scompare, l'intero mondo scomparirà.
Baba