Raccolta Pensiero del Giorno del mese di
Aprile 2025

1 Aprile

Il fine della vita deve essere la realizzazione dell'unità del sé con il Sé Supremo. Per quale altro motivo il sé dovrebbe assumere questa forma umana? Se il semplice "vivere" o anche "vivere felicemente" fosse lo scopo, il sé potrebbe essere racchiuso nella forma di uccelli o bestie.

Il fatto stesso che l'uomo sia dotato di memoria, mente, intelligenza, capacità di discernimento per anticipare il futuro, desiderio di distaccarsi dai sensi, etc., indica che egli è destinato a qualche meta superiore. Nonostante ciò, se l'uomo desidera una realizzazione inferiore, diviene un papi (peccatore). Ma colui che persevera, nonostante tentazioni e ostacoli, sul sentiero che conduce all'auto-realizzazione, è una Gopi, poiché le Gopi di Brindavan furono gli esempi più ispiranti di anime di questo tipo.

La disciplina più efficace che l'uomo può adottare per raggiungere questo alto obiettivo è il controllo e la conquista dei cinque sensi, evitando gli errori e i mali a cui sono inclini l'occhio, l'orecchio, la lingua, la mente e la mano.

— Discorso Divino del 20 Marzo 1977

Cercate rifugio nel Signore e trasformate ogni momento in una sacra celebrazione!

Baba

2 Aprile

L'occhio è sempre attratto da ciò che è vile e volgare. Incurante del pericolo per la propria vita e il proprio corpo, l'automobilista fisserà i manifesti osceni che pubblicizzano un film. L’occhio va tenuto sotto controllo, al fine di evitare che rovini la mente e il corpo dell’uomo.

L'orecchio brama ascoltare pettegolezzi e contenuti lascivi. Non vi spinge ad ascoltare discorsi che possono davvero aiutare il vostro sviluppo spirituale. Anche se si ha la possibilità di assistere a qualche discorso, l'orecchio ci dissuade provocandoci mal di testa. Però, quando qualcuno insulta un altro, le due orecchie raggiungono la massima concentrazione.

La lingua è doppiamente pericolosa se non controllata, in quanto diffonde scandali e brama per i sapori. È quasi impossibile condurre la lingua verso il sentiero del japa e della dhyana (recitazione e meditazione spirituale), per quanto dolce sia il Nome del Signore.

Quando l'occhio, l'orecchio e la lingua sono sotto controllo e utilizzati per migliorare sé stessi, anche la mente e la mano possono essere facilmente disciplinate. Così, quando l'uomo realizza sé stesso, non c'è necessità di indagare ove risiede Dio. Egli dimora nel cuore puro dell'uomo, risplendendo chiaramente nel suo innato splendore di Saggezza, Potenza e Amore.

— Discorso Divino del 20 Marzo 1977

Santificate il tempo che vi è stato concesso mediante azioni degne, sperimentate la beatitudine e condividetela con gli altri.

Baba

3 Aprile

Quando Rama è installato nel cuore, ogni cosa vi sarà aggiunto: fama, fortuna, libertà, pienezza. Hanuman era un semplice capo scimmia fino a quando non incontrò Rama; era un ministro alla corte del suo padrone; però, quando Rama gli affidò il compito di cercare Sita e lo inviò, vale a dire, quando Rama si insediò nel suo cuore come guida e protettore, Hanuman divenne immortale, come il Devoto Ideale!

Il Ramayana racchiude significati molto profondi. Dasharatha rappresenta colui che cavalca su un carro trainato dai dieci (sensi), che è l'uomo. È legato ai tre guna (qualità), o tre mogli, come nel Ramayana. Ha quattro figli, i Purusharta: Dharma (Rama), Artha (Lakshmana), Kama (Bharata) e moksha (Shatrughna). Questi quattro obiettivi dell'uomo devono essere raggiunti sistematicamente, sempre tenendo l'ultimo, Moksha, davanti agli occhi!

Lakshmana rappresenta la Buddhi (intelletto) e Sita è la Verità. Hanuman è la Mente, che, se controllata e disciplinata, diventa depositaria del coraggio. Sugreeva, il padrone di Hanuman, è la Discriminazione. Con questi alleati, Rama cerca la Verità e vi riesce. Questo è l’insegnamento dell’epica per ogni uomo!

— Discorso Divino del 20 Aprile 1975

Cercate la Verità, servite la Verità, siate la Verità. La Verità si rivelerà quando il cuore sarà saturo d'Amore.

Baba

4 Aprile

Non c'è oggetto che sia privo di difetti o imperfezioni; non c'è gioia che non sia mescolata al dolore; non c'è atto che non sia contaminato dall'egoismo. Quindi, siete avvertiti: sviluppate il distacco che vi salverà dalla sofferenza. Il Ramayana instilla questo saggio, valido e prezioso distacco, o sacrificio (tyaga). Rama intraprende volentieri il viaggio nella foresta in qualità di esule, nel momento stesso in cui apprende che questo era il desiderio di Suo padre; e ricordate che proprio in quel momento sarebbe stato incoronato imperatore dalla stessa persona che gli aveva ordinato di andare in esilio! Oggi vediamo persone prive di potere o diritti affannarsi per occupare posizioni di autorità, mentre nel Ramayana chi aveva pieni poteri e legittimità vi rinunciava!

Il dovere è Dio: questa è la lezione del Ramayana. La parola "dovere", oggigiorno, viene adoperata per indicare metodi con cui si esercita la propria autorità. No! Il dovere è la responsabilità che si ha, di rispettare e riverire gli altri, e di servirli al meglio delle proprie capacità!

Pretendete di avere la libertà di camminare, agitando il bastone intorno a voi; ma l'uomo che vi segue ha la vostra stessa libertà di usare la strada! Esercitate la vostra libertà in modo da non limitare o danneggiare quella altrui - ecco cos’è il vero dovere, che diventa adorazione!

— Discorso Divino del 20 Aprile 1975

Se perseguite la vostra disciplina spirituale, regolando la vostra vita quotidiana e adempiendo ai vostri doveri quotidiani, siete destinati a diventare i beneficiari della Grazia di Dio.

Baba

5 Aprile

Spesso si dice che Rama seguì il dharma (retta condotta) in ogni circostanza. Questo non è il modo corretto di descriverLo. Egli non seguiva il dharma; Egli era il dharma. Quello che pensava, parlava e faceva era dharma, ed è dharma per sempre.

La recitazione dei versi del Ramayana, o l'ascolto della loro esposizione, deve trasformare la persona in un'incarnazione del dharma. Ogni sua parola, pensiero e azione deve esemplificare questo ideale. Shraddha (fede costante) in Rama, nel Ramayana e in sé stessi è essenziale per il successo. Per quale scopo? Diventare buoni e aiutare gli altri a far emergere la loro bontà. Per essere pienamente umani, con ogni valore umano espanso al massimo e promuovere questi tratti nella società così da aiutare anche gli altri.

Purificate il corpo attraverso attività sacra. Purificare la parola aderendo alla verità, all'amore e alla compassione. Purificate la mente, non cedendo al clamore dei sensi e ai desideri che questi generano.

— Discorso Divino del 18 Aprile 1986

Meditate sul Rama-swarupa (la forma di Rama) e sul Rama-svabhava (la vera natura di Rama), quando recitate o scrivete il Rama-nama (iL Nome di Rama).

Baba

6 Aprile

Qualunque cosa compiano i grandi, qualunque compagnia scelgano, essi saranno sempre sul sentiero della rettitudine, sul sentiero divino. Le loro azioni promuoveranno il benessere del mondo intero! Pertanto, quando il Ramayana o i racconti del Divino vengono recitati o letti, l'attenzione deve essere focalizzata sulla maestà e sul mistero di Dio, sulla verità e sulla semplicità che vi sono insite, e sulla pratica di queste qualità nella vita quotidiana. Nessuna importanza dovrebbe essere attribuita a questioni estranee; il modo in cui si eseguono i propri doveri è la lezione principale da apprendere..

Dio, quando assume una forma per sostenere il dharma, si comporta in modo umano. Deve farlo! Infatti, Egli presenta la vita ideale alle persone e conferisce l'esperienza di gioia e pace.

I Suoi movimenti e le Sue attività ludiche (lila) potrebbero apparire ordinari e banali ad alcuni. Ma ognuna sarà un'espressione di bellezza, verità, bontà, gioia ed esaltazione Ciascuna di esse conquisterà il mondo con il suo fascino e purificherà di coloro che vi meditano sopra! Ognuna supererà e travolgerà tutte le agitazioni della mente, strapperà il velo dell'illusione (maya) e colmerà la coscienza di dolcezza.

— Rama Katha Rasavahini, Vol. 1, Cap. 1

Il Principio Divino Rama non è qualcosa da ricordare una volta all'anno, bensì ogni momento della propria vita.

Baba

7 Aprile

Il Ramayana è un manuale sulle relazioni ideali tra madri e figli, tra marito e moglie, tra fratelli, tra governanti e popolo, tra padrone e servitori, e molte altre relazioni umane. Rama mostrò compassione all'aquila morente Jatayu, la quale combatté contro Ravana quando questi rapiva Sita per portarla a Lanka, e offrì rifugio a Vibhishana nonostante le preoccupazioni espresse da Lakshmana. Questi sono esempi della suprema benevolenza e magnanimità di Rama verso chiunque lo venerasse o cercasse la Sua protezione.

Rama dichiarò a Lakshmana: "Chiunque venga a Me con spirito di resa, chiunque egli sia, è Mio e Io sono suo. Gli darò asilo. Questo è il mio voto". Rama era un uomo votato ad una sola parola, ad una sola moglie e ad una sola freccia.

I devoti dovrebbero installare Rama nei loro cuori e celebrare il Rama-navami per raggiungere la Beatitudine Atmica. Percorrendo l'epopea del Ramayana, essi dovrebbero raggiungere lo stato di "Atma-rama" (unione con lo Spirito Universale). In tale stato non c'è Ahamkaram (senso dell'ego).

— Discorso Divino del 07 Aprile 1987

Il giorno in cui installiamo nei nostri cuori il sentiero tracciato da Rama, quel giorno sarà il vero Compleanno di Rama.

Baba

8 Aprile

Alcune persone potrebbero nutrire dei dubbi riguardo alla preghiera. A cosa serve la preghiera? Il Signore soddisfa tutto quanto chiediamo nelle nostre preghiere? Egli ci dà solo quello che ritiene a noi necessario o che meritiamo, non è forse così? Al Signore piacerà davvero concederci tutto quello che Gli chiediamo pregando? Naturalmente, tutti questi dubbi possono essere risolti.

Se il devoto ha dedicato tutto - corpo, mente ed esistenza - al Signore, Egli stesso si prenderà cura di ogni cosa, poiché sarà sempre con il devoto. In queste condizioni non è necessario pregare.

Ma avete veramente dedicato voi stessi e abbandonato tutto al Signore? No. Quando si verificano perdite, calamità o i piani vanno male, il devoto incolpa il Signore. Altri, invece, Lo pregano affinché li salvi. Se si evitano entrambi questi comportamenti, inclusa la dipendenza dagli altri, e riponeste in ogni momento completa fede nel Signore, perché mai Egli dovrebbe negarci la Sua Grazia? Perché dovrebbe astenersi dall’aiutarvi?

— Prasanthi Vahini - cap. 07

Quando Dio è pronto a concedere forza, devozione e liberazione, perché dovremmo desiderare la vita mondana e pregare per cose materiali?

Baba

9 Aprile

Nell'Era di Kali, l'uomo ha acquisito grande fama, ricchezza e comodità, eppure è privo di pace e di un senso di sicurezza. La ragione di questa sofferenza è la mancanza di pazienza e di comprensione tra i membri della famiglia che abitano in una casa. Perché mancano queste due qualità? L'aumento dell'egoismo e l'uso dell'intelligenza per il proprio tornaconto personale hanno portato l'uomo a questo declino.

Questi due valori oggi non si riscontrano in nessuna famiglia. A causa di ciò, le persone restano immerse nelle preoccupazioni dall'alba al tramonto. Non vi è unità né coordinamento tra i figli di una famiglia. Di conseguenza, ognuno va per la sua strada e, sebbene sia nato come essere umano, conduce una vita peggiore di quella degli animali. Anzi, gli animali sono migliori poiché hanno una ragione e seguono i ritmi delle stagioni. L'uomo è diventato egoista e non pensa più a contribuire alla felicità altrui. Pazienza e comprensione sono come forze vitali per l'uomo. Un uomo privo di queste virtù può essere considerato privo di vita.

Dopo aver conseguito numerosi titoli di studio e aver accumulato ricchezze, che cosa ha veramente conseguito l'uomo? Quello a cui ogni uomo in una famiglia dovrebbe aspirare a raggiungere sono le due virtù della pazienza e della comprensione.

— Discorso Divino del 02 Ottobre 2000

Lasciate che l'amore regni nel vostro cuore. Allora ci sarà sole splendente, brezza fresca e acque gorgoglianti di contentezza, che nutriranno le radici della fede.

Baba

10 Aprile

Coltivate l'amore puro attraverso questi due metodi:

  1. Considerate sempre i difetti altrui, per quanto grandi, come insignificanti e trascurabili. Considerate sempre i vostri difetti, per quanto insignificanti e trascurabili come grandi, e sentitevi dispiaciuti e pentiti. In questo modo eviterete di sviluppare difetti e mancanze più gravi e acquisirete le qualità della fratellanza e della tolleranza.

  2. Qualsiasi cosa facciate verso voi stessi o gli altri, compitela ricordando che Dio è onnipresente. Egli vede, ascolta e conosce ogni cosa. Qualunque cosa diciate, ricordate che Dio ascolta ogni singola parola; discriminate tra vero e falso e dite solo la verità. Qualsiasi cosa facciate, discriminate tra giusto e sbagliato e compite solo ciò che è giusto. Sforzatevi in ogni momento di essere consapevoli dell'onnipotenza di Dio.

Il corpo è il tempio dell'individuo (jiva), quindi tutto quello che accade in quel tempio riguarda l'individuo. Allo stesso modo, il mondo è il corpo del Signore e tutto quello che accade in esso, bene o male che sia, è di Sua competenza.

— Prema Vahini - cap. 19

Quando evidenziate un difetto negli altri, dovete essere in grado di esaminare tre volte se quel difetto è presente in voi.

Baba

11 Aprile

Il corpo è il tempio di Dio; Egli risiede nel cuore; la buddhi (intelligenza) è la lampada accesa su quell'altare. Ora, ogni folata di vento che entra dalle finestre dei sensi influisce sulla fiamma della lampada e ne offusca la luminosità, minacciando persino di spegnerla. Pertanto, chiudete le finestre, non lasciatele aperte alle pericolose attrazioni degli oggetti esterni. Mantenete la buddhi affilata, così che possa tagliare la mente come un diamante e trasformarla in uno splendore di luce, invece di essere un sassolino opaco.

La discriminazione (nityanitya vastu viveka, ovvero la capacità di distinguere tra l'eterno e il temporaneo) è uno strumento importante per il progresso spirituale. La facoltà del ragionamento deve essere impiegata per distinguere tra il limitato e l'illimitato, il temporaneo e l'eterno. Questo è il suo legittimo uso.

Shankaracharya intitolò la sua opera sui principi dell'Advaita "Viveka Chudamani" [La Corona del Discriminazione, ndt], poiché desiderava sottolineare il valore della viveka per la realizzazione della caducità della vita e dell'Unità dell'Universo.

— Discorso Divino del 02 Ottobre 1965

Coltivando un'incrollabile discriminazione, l'avidya (ignoranza) può essere distrutta.

Baba

12 Aprile

Con la determinazione, l'uomo può toccare il cielo e conquistare il mondo. Oggigiorno, però, l'uomo sta perdendo questa forza. Qual è la ragione? Sta perdendo il dominio sui sensi. Più si abbandona ai piaceri sensoriali, minore è la durata della vita. L'uomo di oggi sta perdendo la sua forza fisica e di conseguenza sta distruggendo completamente la sua forza interiore. Per rimanere immortali e conservare la giovinezza, il potere dei sensi dovrebbe essere sviluppato controllandoli. Non dovrebbe esserci attaccamento al corpo.

Se, da un lato, l'uomo perde il controllo dei sensi e, dall'altro, sviluppa l'attaccamento al corpo, quale sarà la sua condizione? Questi due aspetti possono essere paragonati a due buchi in un vaso pieno d'acqua. L'acqua riempie il vaso, ma poi da essi fuoriesce. Allo stesso modo, il vaso del nostro cuore è pieno della Grazia di Dio, simile al nettare. L'uomo deve coltivare il suo cuore. Ma senza tolleranza e compassione egli ha praticato dei fori. Di conseguenza, la sua durata della vita si è ridotta.

In questo breve periodo di vita, quali buone azioni può compiere? Come può lavorare per il benessere della società? La forza donata da Dio deve essere impiegata in modo appropriato attraverso il Satsangam (buona compagnia), il Satpravartana (buona condotta) e il Seva (servizio altruistico). Solo allora la vostra forza potrà migliorare.

— Discorso Divino del 02 Ottobre 2000

Tutto il potere e la potenza presenti in Natura sono latenti anche in ogni essere umano. Quello che non si può trovare dentro un essere umano non può essere trovato in nessun'altra parte dell'Universo.

Baba

13 Aprile

Quando sotto la superficie c'è roccia dura, occorre scavare più in profondità per raggiungere la pura acqua perenne, che scorre nel sottosuolo. Più il terreno sottostante è soffice, più rapidamente si ottiene il successo. Rendete morbido il vostro cuore, allora avrete rapido successo nella sadhana.

Parlate con dolcezza, parlate con gentilezza, parlate soltanto di Dio: questo è il processo per ammorbidire il terreno interiore. Coltivate la compassione, e l'empatia; impegnatevi nel servizio, comprendete l'angoscia della povertà, della malattia, della sofferenza e della disperazione; condividete con gli altri sia le lacrime che le gioie. Questa è la via per rendere morbido il cuore e far sì che la vostra sadhana abbia successo.

Il Satsang è come bere acqua pura e cristallina. Il Dussang - la compagnia dei viziosi, degli irreligiosi, degli impuri - è come bere l'acqua salata dal mare; nessuna quantità di zucchero aggiunto potrà renderla bevibile! Aumenta solo la sete.

— Discorso Divino del 10 Maggio 1969

Se c'è qualcosa di più dolce di tutte le cose dolci, di più propizio di tutte le cose propizie, di più santo di tutti gli oggetti sacri, in verità, è il Nome del Signore - o il Signore stesso!

Baba

14 Aprile

Dio non è un dispositivo o una comodità esterna come il condizionatore d'aria. Egli è l'Antaryamin, il Direttore Interiore, la Realtà Interiore, la Base Invisibile su cui tutto questo mondo visibile è costruito. È simile al principio del fuoco, che può essere reso manifesto quando un pezzo di legno viene strofinato vigorosamente contro un altro. Il calore che ne deriva consuma il legno nel fuoco!

Il Satsang (Compagnia dei buoni e dei devoti) vi fa incontrare altre anime (individui) di natura simile a voi e crea quel contatto che manifesta il fuoco interiore. Satsang significa incontrare il Sat, il Sat di cui si parla quando si esalta Dio come Sat-Chit-Ananda. Sat è il Principio dell'Esistenza, quel "É" che costituisce la verità fondamentale dell'Universo.

Allineatevi con la Verità, il Sat presente in voi, con la Satya (Realtà) sulla quale mitya (falso) viene sovrapposta da menti che non vedono la luce. Dimorando in quel Sat, la fiamma si accende, la luce spunta, le tenebre fuggono e Jnana-bhaskara (il Sole della Realizzazione) sorge.

— Discorso Divino del 10 Maggio 1969

Dobbiamo coltivare la compagnia dei pensieri divini e, mediante essa, la compagnia di Dio Stesso.

Baba

15 Aprile

Si procede dalla "morte" alla "vita" e dalla "malattia" alla "salute" grazie all'esperienza delle percosse del mondo. Il mondo è una parte essenziale del curriculum dell'uomo; attraverso l'agonia della ricerca nasce il neonato (la saggezza).

Le sofferenze sono funzionali: indicano la nascita di una nuova vita. Da ashanti (irrequietezza) si giunge a prashanti (pace assoluta), da prashanti a prakanti (luminosa illuminazione spirituale) e da prakanti a Paramjyoti (suprema radiosità divina). È come l'alternarsi della notte e del giorno, questo ripetersi di gioia e dolore. La notte e il giorno sono due sorelle gemelle, entrambe necessarie per aumentare la fertilità del suolo, per attivare e rinfrescare la vita. Sono come l'estate e l'inverno.

Ci sono alcuni che Mi chiedono: "Baba! Rendi questa estate meno calda!". Ma, nel calore dell'estate, la Terra assorbe l'energia necessaria dal Sole, in modo che, quando arrivano le piogge, possa produrre un raccolto abbondante. "Freddo" e "caldo" fanno parte entrambi del piano di Dio e il vostro compito è solo quello di comprenderlo e di considerare entrambi preziosi.

— Discorso Divino del 1953 (Vijayadashami)

Ogni individuo che voglia progredire nel campo della spiritualità dovrebbe sviluppare tre virtù: purezza, pazienza e perseveranza.

Baba

16 Aprile

Oggi il mondo ha raggiunto grandi progressi nei campi della scienza e della conoscenza mondana. Tuttavia, sta regredendo nei campi della moralità e dell'umanità. Qual è il motivo? La ragione risiede nell'egoismo e nell'interesse personale dell'uomo moderno. Qualunque azione l'uomo compia oggi, essa è animata da un movente egoistico. Tutti i suoi pensieri e le sue azioni sono guidati dall'interesse personale. Di fatto, è diventato un burattino dell'egoismo. Guarda ogni cosa con l'occhio dell'egoismo. Infatti, egli è imprigionato dalle catene dell'egoismo.

Nel momento in cui il fine della vita verrà trasformato dall'egoismo al benessere sociale, sperimenterà l'essenza della vera educazione. È quindi necessario che l'uomo si liberi del proprio egoismo e dell'interesse personale e riempia il cuore di nobili pensieri orientati al benessere e al progresso della società. In questo modo dovrebbe purificare il suo cuore con sentimenti sacri e controllare l'instabilità della sua mente.

Qualsiasi lavoro si svolga con un cuore puro, una mente stabile e un atteggiamento altruista, esso condurrà alla vittoria nel proprio cammino spirituale.

— Discorso Divino del 24 Giugno 1996

Sviluppate la fede che il vostro benessere è legato al benessere della società. Sviluppate in voi la coscienza sociale.

Baba

17 Aprile

"Bhakti" e "shraddha" (devozione e fede) sono i due remi con cui si può condurre la barca attraverso il mare della vita mondana (samsara). Un bambino disse alla madre, quando andò a letto la sera: "Mamma! Svegliami quando ho fame". La madre gli rispose: "Non ce n'è bisogno. La tua fame ti sveglierà da sola". Così anche quando soggiungerà la fame di Dio, sarà essa stessa che vi attiverà e vi farà cercare il nutrimento di cui avete bisogno.

Dio vi ha donato la fame e vi fornisce il cibo; vi ha donato la malattia e vi fa crescere i rimedi necessari. Il vostro dovere è assicurarvi la giusta fame e la giusta malattia, e assumere l'appropriato cibo o farmaco!

L'uomo deve essere legato al samsara (vita mondana) per essere domato; questa è la formazione che insegnerà che il mondo è irreale; nessuna quantità di lezioni vi farà comprendere che il mondo è un serpente se non lo sperimenterete realmente. Toccate il fuoco e provate la sensazione di bruciore: non c'è nulla di più efficace per insegnare che il fuoco va evitato. Finché non lo si tocca, si sarà consapevoli soltanto della sua luce. Il fuoco è sia luce che calore, proprio come questo mondo è sia vero che falso, vale a dire non-reale.

— Discorso Divino del Mahashivaratri 1955

Più della conoscenza che si può acquisire leggendo le Scritture, si dovrebbe valorizzare la saggezza che proviene dall'esperienza.

Baba

18 Aprile

Quando i chiodi venivano conficcati in Gesù per fissarLo alla croce, Egli udì la voce del Padre che diceva: "Tutta la vita è una, Mio caro Figlio. Sii equanime verso tutti" e pregò che coloro che lo stavano crocifiggendo fossero perdonati, poiché non sapevano quello che facevano.

Gesù si è sacrificato per il bene dell'umanità. Canti natalizi e candele, letture dalla Bibbia e rappresentazioni degli eventi che circondarono la Sua nascita non sono sufficienti per celebrare la Sua nascita. Gesù affermò che il pane preso nell'"ultima cena" era la Sua carne e il vino il Suo sangue. Intendeva dichiarare che tutti gli esseri viventi, dotati di carne e sangue, devono essere trattati come Lui stesso e che non si deve fare distinzione tra amici o nemici, tra noi o loro.

Ognuno è il Suo corpo, sostenuto dal pane; ogni goccia di sangue che scorre nelle vene di ogni essere vivente è Sua, animata dall'attività che il vino gli ha conferito. Questo vale a dire che ogni uomo è Divino e deve essere riverito come tale!

— Discorso Divino del 25 Dicembre 1978

Si lavora come messaggero o servitore; in seguito, si adora come un figlio fa con il padre, e infine si raggiunge la saggezza che Voi e Lui siete Uno. Questo è il cammino spirituale che Gesù ha mostrato in modo chiaro.

Baba

19 Aprile

Una volta un uomo facoltoso decise di andare in pellegrinaggio nei luoghi sacri. Per evitare il fastidio di portare con sé troppi bagagli, legò solo gli oggetti essenziali in un giaciglio e partì per il suo viaggio. Come afferma il proverbio, "meno bagagli, più comodità rendono il viaggio un piacere", poté visitare comodamente tutti i luoghi sacri di pellegrinaggio, come Kashi, Mathura, Brindavan, etc. Durante la giornata visitava molti templi, adorò i bellissimi idoli di varie divinità al loro interno, fece il bagno nei fiumi sacri e compì vari atti meritori.

Dopo aver trascorso l'intera giornata in questo modo, la sera si sentì stanco e si sdraiò sul suo giaciglio per dormire. Tuttavia, non riuscì a chiudere occhio. Pur avendo compiuto nobili azioni a livello fisico, non ottenne la pace mentale. Qual era la ragione? La ragione era che nel giaciglio che si era portato dietro c'erano numerose cimici. A causa dei morsi di questi insetti non riuscì a dormire per tutta la notte.

Questa è la stessa condizione dell'uomo di oggi. A livello fisico ha accumulato molte comodità e agi, e sembra essere abbastanza felice. Ma dentro di sé ospita le cimici delle cattive qualità, dei malvagi pensieri e dei perversi intenti, che distruggono la sua pace. Finché darà spazio a sentimenti e pensieri negativi non potrà raggiungere la pace.

— Discorso Divino del 24 Giugno 1996

La pace non è disponibile nel mondo esterno. Fuori ci sono solo frammenti! La vera pace è quella che proviene da dentro di sé stessi.

Baba

20 Aprile

È destino dell'uomo intraprendere il cammino che lo conduce dall'umanità alla Divinità. In questo pellegrinaggio, egli è destinato a incontrare vari ostacoli e prove. Per illuminare il cammino ed aiutarlo a superare queste difficoltà, saggi, veggenti, anime realizzate, personalità divine e Incarnazioni di Dio prendono vita in forma umana. Essi si muovono tra gli afflitti e i cercatori che hanno perso la strada o si sono smarriti nel deserto, infondendo loro fiducia e coraggio.

Alcune personalità nascono e vivono i loro giorni proprio per questo scopo. Possono essere chiamate karana-janma, poiché assumono la janma (nascita) per un karana (causa, scopo). Naturalmente, ci sono molti aspiranti che, con la loro devozione, dedizione e vita disciplinata, raggiungono la visione dell'Onnipresente, Onnipotente e Onnisciente. Si accontentano della beatitudine che hanno conquistato per sé stessi.

Ve ne sono altri che scelgono di condividere questa beatitudine con coloro che ne sono esclusi; essi guidano, orientano e ne sono benedetti. Insegnano che la molteplicità è un'illusione, mentre l'unità è la realtà. Gesù era un karana-janma, un Maestro nato con uno scopo, la Missione di restaurare l'amore, la carità e la compassione nel cuore dell'uomo.

— Discorso Divino del 25 Dicembre 1978

Un amante di Dio è un messaggero di Dio. Colui che Dio ama è un "Figlio di Dio". Quando uno sperimenta entrambe queste condizioni, diventa uno con Dio.

Baba

21 Aprile

I più grandi ostacoli sul sentiero della resa sono ahankara (egoismo) e mamakara (senso di possesso o possessività). Questi sono insiti nella vostra personalità da secoli e mandano i loro tentacoli sempre più in profondità con l'esperienza di ogni vita successiva. Possono essere rimossi solo con l'impiego dei due detergenti: discriminazione e rinuncia. Bhakti è l'acqua che lava via questa sporcizia accumulata nel tempo, e il sapone di japam, dhyanam e yoga (ripetizione del Nome di Dio, meditazione e comunione) aiuterà a rimuoverlo più rapidamente ed efficacemente.

Chi va piano e con costanza vincerà certamente questa corsa; camminare è il metodo di viaggio più sicuro, anche se può essere criticato per la sua lentezza. Mezzi di viaggio più veloci portano al disastro; più veloce è il mezzo, maggiore è il rischio di disastro.

Dovreste mangiare solo quanto basta a soddisfare la fame, poiché di più causerà disturbi. Allo stesso modo, si deve procedere gradualmente nella Sadhana (sforzo spirituale), assicurandosi di ogni passo prima di compiere il successivo. Non bisogna arretrare di due passi dopo averne fatto uno avanti. Tuttavia, anche il primo passo sarà instabile se manca la fede. Pertanto, coltivare la fede è essenziale.

— Discorso Divino del 01 Agosto 1956

Quando il sole è perpendicolare sopra la vostra testa, non c'è ombra; allo stesso modo, quando la fede è salda nella vostra mente, non dovrebbe proiettare alcuna ombra di dubbio.

Baba

22 Aprile

Dio non chiede mai nulla a nessuno. Ma quando le persone gli donano qualcosa con tutto il cuore, Egli restituisce mille volte tanto. Conoscete la storia di Kuchela. Per il dono di una manciata di riso secco, Krishna gli concesse prosperità per tutta la vita. Rukmini Devi fu in grado di conquistare Krishna per sé offrendoGli una sola foglia di Tulasi.

Così, ogni volta che Dio accetta qualcosa da qualcuno, concede in cambio una generosità senza fine. Questo è il motivo per cui si dice: Patram Pushpam Phalam Toyam - una foglia, un fiore, un frutto o dell'acqua. Almeno questi devono essere offerti a Dio. Perché? Solo offrendo si diventa degni di ricevere.

Se si va in banca e si chiede semplicemente il proprio denaro, questo non verrà consegnato, pur avendone pieno diritto. È necessario compilare una distinta di prelievo e firmarla. Solo allora si potrà reclamare il proprio denaro. Quindi, per poter ricevere, dovete prima dare qualcosa. Questa è la Legge Divina. Anche se l’offerta è piccola o insignificante, deve essere offerta a Dio.

— Summer Showers del 28 Maggio 1995

Dio dona Sé Stesso ai Suoi devoti nella stessa esatta maniera in cui essi stessi si offrono a Lui.

Baba

23 Aprile

Ho chiamato tutti coloro che soffrono nel ciclo senza fine di nascita e morte ad adorare i Piedi del Guru (precettore spirituale)! Il Guru che si stava annunciando era tornato nuovamente per prendere su di sé il fardello di coloro che trovano rifugio in Lui! Questo è stato il Mio primo Messaggio all'umanità. "Manasa bhajare", "Adorate nella mente!"

Non necessito dei vostri fiori, ghirlande, frutti - le cose che si acquistano per un'ana o due; queste non sono veramente vostre! OffriteMi qualcosa che vi appartiene, qualcosa che sia pulito e profumato con la fragranza della virtù e dell'innocenza, e lavato dalle lacrime del pentimento! Voi portate ghirlande e frutti come oggetti da esibire, come esibizione della vostra devozione; i devoti più poveri, quelli che non possono permettersi di portare tali cose, si sentono umiliati e dispiaciuti per la loro impossibilità; non possono dimostrare la loro devozione nel modo grandioso in cui lo fate voi.

Installate il Signore nel vostro cuore e offriteGli i frutti delle vostre azioni, i fiori dei vostri pensieri e sentimenti interiori. Questa è l'adorazione che più gradisco, la devozione che più apprezzo!

— Discorso Divino del 1953 (Vijayadashami)

Non potete comprendere la verità su Swami? Però potete trarre il massimo beneficio dall’opportunità che vi è stata data.

Baba

24 Aprile

Colmate i vostri cuori di amore e lasciate che esso sia il principio guida di tutte le vostre attività. Quando avete amore nel cuore non dovete preoccuparvi di nulla. Dio sarà sempre con voi, in voi, intorno a voi e si prenderà cura di voi sotto ogni aspetto.

Quando dichiarate: "Krishna, ti seguirò", questo implica che Krishna è separato da voi. In tal caso, è possibile smarrire la via. Per questo motivo, dovreste pregare: "Krishna, ti prego, sii sempre con me". In realtà, Egli è sempre dentro di voi. Quando si approfondisce questa ricerca, si giunge a sperimentare questa verità. È impossibile essere lontani da Lui.

Molti devoti proclamano: "Oh Dio, io sono in Te, con Te e per Te". Ripetono queste parole come pappagalli, ma non lo pronunciano dal profondo del loro cuore. In verità, Dio non è mai separato da voi. PregateLo con tutto il cuore, con la convinzione che Egli è sempre in voi, con voi, sopra di voi, sotto di voi e intorno a voi. Quando offrirete una tale preghiera a Dio, Egli certamente redimerà la vostra vita!

— Discorso Divino del 13 Aprile 2005

Potreste pensare che Swami sia da qualche parte e non sappia cosa sta succedendo, ma Swami è qui, là e ovunque come principio dell'Atma.

Baba

25 Aprile

Non vi sono limiti di tempo o di spazio per stabilirsi nella contemplazione del Signore Onnipresente. A tale scopo non c'è nulla di simile a un luogo sacro o a un momento speciale. Ovunque la mente si immerga nella contemplazione del Divino, quello è il luogo sacro! Ogni qualvolta accade, quello è il momento propizio! In quel momento e in quel luogo si deve meditare sul Signore.

Per questo è già stato annunciato in precedenza: "Per la meditazione su Dio non vi è un tempo, né un luogo determinato. Quando e dove la mente lo desidera, lì e allora è il luogo e il momento - Na kala niyamo yatra, na deshasya sthalasya cha Yatrasya ramate chittam, tatra dhyanena kevalam".

Il mondo può conseguire la prosperità grazie ad anime disciplinate, i cui cuori sono puri e che rappresentano il sale della terra. Nel tentativo di promuovere il benessere del mondo, da questo momento in poi, ognuno dovrebbe pregare per l’avvento di tali grandi anime, dovrebbe cercare di meritare le benedizioni dei grandi e dovrebbe cercare di dimenticare le sofferenze del presente!

— Prema Vahini - cap. 73

Quando il Nome del Signore viene cantato senza interruzione, il fuoco della Divina Saggezza si manifesterà nel devoto.

Baba

26 Aprile

Quando guidate un'auto, l'auto è il vostro Dio. Quando fate affari al mercato, il mercato è il vostro Dio. Secondo la cultura di Bharat, prima si rende omaggio al lavoro che si deve svolgere. Prima di intraprendere qualsiasi attività, si dovrebbe considerare quel lavoro come Dio. Tasmai Namah Karmane - Le Upanishad ci insegnano questo: "Il lavoro che devo fare lo considero come Dio e rendo omaggio a Dio in quella forma".

Osserviamo, ad esempio, chi suona il tabla. Prima di cominciare a suonare, rende omaggio al tabla. Il suonatore di harmonium renderà omaggio all'harmonium prima di iniziare. Una ballerina, prima di danzare, renderà omaggio ai suoi ghunghru (sonagli da caviglia). Persino un autista prima di mettersi al volante di un’auto inanimata, compie un namaskaram (saluti) al volante! Non occorre andare tanto lontano: mentre si guida, se l'auto urta un'altra persona, immediatamente facciamo il namaskaram a quella persona.

Il significato di tutto questo risiede nella fede e nella convinzione che Dio sia presente in tutte le cose. Quindi, considerare l'intera creazione come la Forma di Dio e svolgere il proprio dovere con questo spirito è meditazione.

— Discorso Divino del 12 Maggio 1981

Considerate ogni lavoro come opera di Dio. Allora il vostro lavoro si trasformerà in adorazione.

Baba

27 Aprile

Avete lavorato duramente, guadagnato del denaro e, per sicurezza e protezione, lo avete depositato in una banca. Senza dubbio quel denaro vi appartiene, tuttavia il Direttore della banca non ve lo consegnerà su semplice richiesta. Esistono regole e procedure precise per il prelievo del denaro dalla banca. È possibile ritirarlo solo firmando l'assegno e consegnandolo al Direttore della banca.

Analogamente, avete depositato il "denaro" delle azioni meritorie presso Dio, il Divino Direttore della Banca. Nonostante Dio sia l'Incarnazione del sacrificio e il denaro vi appartenga, esiste una procedura corretta per ottenerlo. Dio è il Direttore della Banca dell'Amore. Avete depositato il vostro denaro nella Sua Banca. Se desiderate prelevarlo da questa Banca, dovete presentare l'assegno del sacrificio con la firma dell'Amore.

Può accadere qualsiasi cosa, ma il vostro Amore per Dio non dovrebbe cambiare. Solo grazie a tale Amore potete seguire il cammino del sacrificio e prelevare il "denaro" dalla Banca Divina. Qui per "denaro" non s'intende banconote. È il "denaro" della Grazia, della Saggezza e della rettitudine.

— Discorso Divino del 07 Maggio 2001

Bussate, le porte della Grazia si apriranno. Aprite la porta; i raggi del sole, in attesa all’esterno, entreranno silenziosamente e inonderanno la stanza di luce.

Baba

28 Aprile

Venerate la Conoscenza come venerate vostro padre, adorate l'Amore come adorate vostra madre, comportatevi affettuosamente con il dharma come fosse vostro fratello, confidate nella compassione come fosse il vostro più caro amico, abbiate la calma come vostra sposa e trattate la forza d'animo come il vostro amato figlio. Questi sono i vostri veri parenti. Muovetevi con loro, vivete con loro, non abbandonateli, né trascurateli.

Arjuna domandò a Krishna come potesse essere controllata la mente sempre irrequieta. Vivere con questi parenti è la migliore prescrizione. È l'ambiente più favorevole per garantire la disciplina e il distacco necessari al controllo della mente

La sola preghiera non sarà soddisfatta. Occorre ingerire e digerire il boccone che avete portato alla bocca; ripetere il nome della pietanza non serve a nulla! Ascoltare discorsi e annuire in segno di approvazione o applaudire per l'apprezzamento non basta. La madre nutre con amore, ma il bambino deve accogliere il cibo con avidità e gusto. Se questa madre terrena possiede tanto amore, chi può stimare l'Amore della Madre di tutti gli esseri, la Jagat-janani?

— Discorso Divino del 09 Ottobre 1964

L'ansia viene dissolta dalla fede nel Signore, la fede che insegna che qualsiasi cosa accade è per il meglio e che sia fatta la Volontà del Signore.

Baba

29 Aprile

Questa è l'epoca della scienza e della tecnologia. La sua civiltà e cultura sono connesse alla conoscenza dell'universo fisico. Quello che gli studenti devono apprendere oggi è la cultura dell'Anima, l'espansione dello Spirito e la purificazione del Cuore. Questa conoscenza porta allo sviluppo dello Spirito e alla sublimazione della vita. Parallelamente allo sviluppo dell'intelletto, deve essere promossa anche la fioritura del cuore.

Solo questa educazione totale e completa include l'ampliamento dell'hridaya (lo Spirito spirituale o amorevole). Essa deve servire a promuovere i valori etici. Solo così sarà possibile condurre una vita ben regolata e disciplinata. I segni della vera educazione sono l'altruismo, l'umiltà e la non ostentazione. L'ethos [comportamento e abitudini di vita] di Bharat si basa sulla rettitudine e sulla giustizia, e su un'intrinseca bontà di carattere.

L'edificio della corretta educazione poggia su quattro pilastri: Autocontrollo, Autosufficienza, Fiducia in sé stessi e Sacrificio. Gli studenti di oggi sono totalmente inconsapevoli dell'Autosufficienza. Come possono quindi raggiungere l'Autocontrollo? L'educazione dovrebbe mirare non solo a rendere gli uomini umani, ma dovrebbe cercare di renderli esseri umani perfetti.

— Discorso Divino del 23 Giugno 1988

L'educazione mondana rende l'uomo grande, invece l'educazione spirituale lo rende buono.

Baba

30 Aprile

Kama, il Dio della brama, è responsabile della nostra nascita, mentre Kala, il Dio del tempo, è responsabile della nostra morte. Rama è responsabile della nostra vita e di tutto il bene che vi è contenuto. Se con la nostra condotta riusciamo a meritare la Grazia di Rama, kama e kala (desiderio e tempo) non ci daranno molto disturbo.

Come il fuoco coperto dalla cenere, come l'acqua coperta da un sedimento, come l'occhio coperto dalla cataratta, la nostra saggezza giace dormiente, celata da kama. È necessario indagare sull'origine e sulla natura di kama. Finché non saremo in grado di farlo, non potremo distinguere tra quello che è duraturo e quello che è solo temporaneo, tra ciò che è giusto e ciò che è sbagliato.

Kama accresce i nostri attaccamenti e, di conseguenza, indebolisce la nostra memoria e la nostra intelligenza. Una volta che l'intelligenza si indebolisce, si diventa inumani. Così, kama ha la capacità di rovinare la nostra vita. Se si comprende bene la natura di kama, esso si allontanerà da noi in un istante. Se invece gli si concede un posto elevato senza comprenderlo, allora prenderà il sopravvento e comincerà a danzare sulla nostra testa.

— Summer Showers, 09 Giugno 1973

Man mano che si sviluppa la forza di volontà e si riducono i desideri, aumenta anche il potere di discriminazione. É per questo che si dice: meno bagaglio, più comodità.

Baba