Una cura in quattro rimedi
Iniziò a studiare filosofia da ragazzino. All'epoca, siamo nella Grecia del IV-III secolo a.C., il termine filosofia era pregno di un significato profondo, di un impegno verso sé stessi e la società, intesa come qualcosa che supera le barriere spazio-temporali. Oggi questo significato, questo senso di impegno-dovere, si è impoverito e decurtato. Non è più considerato essenziale. La filosofia oggi, salvo rare eccezioni, è un termine che si è svuotato del suo intrinseco valore.
Da allora ad oggi in comune resta solo il mero retaggio formale del termine: amore per la sapienza, o amore per la saggezza. Nel mezzo, secolo dopo secolo, il termine di derivazione greca (ϕιλοσοϕία) perse il suo tratto distintivo, rimpiazzandolo con surrogati che avallassero le varie ideologie che le impellenti contingenze politiche e militari partorivano nell'intento di assicurarsi i loro obiettivi economici e territoriali.
Non si può spiegare a parole l'anima di certi termine. Questa anima può essere intuita solamente frequentando chi vive in simbiosi con essa, chi e si prefigge di scoprirla senza risparmiarsi. Non ci sono alternative, che non siano, appunto, svilenti surrogati.
Epicuro, importante filosofo greco (341 a.C. - 270 a.C), iniziò a studiare filosofia e a viverla dall'età di 14 anni. A suo dire, lo scopo della vita è il raggiungimento della felicità, la quale si ottiene attraverso il piacere - definito come assenza di dolore fisico (aponia), o edonismo non sfrenato - e l'assenza di turbamento dell'anima (atarassia), ovvero, l'indifferente serenità del saggio che, raggiunto il dominio sulle proprie passioni, è imperturbabile di fronte alle vicende del mondo.
Epicuro classificò i desideri in tre categorie:
- naturali, come il cibo, l'acqua, e un rifugio;
- naturali ma non necessari, come il lusso o i piaceri raffinati;
- non naturali e non necessari, come il desiderio di potere o ricchezza.
Pertanto, il piacere - quale mezzo per raggiungere la felicità, scopo della vita - non consiste nell'accumulo di beni materiali o nel soddisfacimento illimitato dei desideri, bensì nella moderazione e nella saggezza.
Nella sua visione, la filosofia è uno strumento per liberare l'uomo dalle paure, come quella della morte e degli Dèi. Questo lo portò a suggerire una "cura in quattro rimedi", il famoso tetrafarmaco:
• Non temere gli Dèi.
• Non temere la morte.
• Il bene è facile da ottenere.
• Il male è facile da sopportare.
Analizzando questi punti, andando oltre la formale apparenza, lo spaccato che ne deriva è un insegnamento molto profondo, valido in ogni epoca e luogo.
Per garantirsi una vita felice, l'uomo dovrebbe soddisfare solo i desideri naturali e necessari. Questo implica che egli lavori su sé stesso, al fine di rimuovere le stratificazione dovute ai "luoghi comuni", che lo inganna e lo imprigiona; come ad esempio la riprova sociale.
A tale scopo, necessita di una "Stella Polare", la quale non può essere un'autorità, spesso priva di autorevolezza. É l'autorevolezza a dare luogo all'autorità, proprio come un fiore diffonde la fragranza. Quando l'autorità assume carattere impositivo perde l'autorevolezza. Non è il profumo a creare il fiore. Come conseguenza, la consapevolezza trasla dalla Luce all'ombra.
L'ombra, l'ignoranza, è figlia dell'ostacolo. Per rimuoverlo, un mezzo efficace, è l'auto-indagine, il guardarsi dentro. L'uomo deve interrogarsi profondamente sul perché ha paura degli Dèi, (l'oggetto della paura), e scoprire se in verità teme maggiormente i Loro "amministratori" (i creatori della paura).
Nella via spirituale la disciplina è l'autorità che, senza coercizione, instrada il praticante verso l'essenza, dall'ombra alla Luce. In tale tragitto, uno stadio fondamentale è il "filosofo-re", l'autorevole che, attraverso la saggezza e la virtù non imposta, ispira e guida gli altri: servizio altruistico.
FONTE: t.me/s/SriSathyaSaiGuru
Riflessioni sul PdG del 31 Luglio 2022
Il PdG del 31 Luglio 2022 (riportato in basso) ci parla di una spiritualità i cui effetti si devono apprezzare anche nelle relazioni sociali, educative, economiche, professionali e giuridiche. Tutte cose appannaggio della politica. In altre parole, mediante Prema si deve procedere a riformare la politica, da quella locale a quella internazionale, partendo dal suo fulcro: l'individuo.
A mio modo di intendere, questo è un invito a riflettere profondamente su molti aspetti delle attuali politiche e concetti che queste partoriscono, al fine di comprendere i potenziali aggiustamenti senza cedere alle lusinghe ingannevoli del giudizio, della contrapposizione e della rivalità.
Quando parliamo di unità, sempre a mio avviso, dovremmo intendere una distanza pari a zero anche con le persone che vivono dall'altra parte del mondo rispetto a noi. Dovremmo preferire la valutazione al giudizio, il confronto unificatore alla contrapposizione e la disponibilità alla rivalità. Le ragioni che favoriscono fazioni difettano di levatura.
Per arrivare qui, come lo ribadisce anche la psicologia, tre passi sono improcrastinabili: guardare quello che siamo, non creare conflitti per quello che rileviamo (accettarsi senza riserva), cambiare progressivamente poco alla volta.
Non possiamo sostenere che siamo tutti UNO rifiutando di sentirci corresponsabili di quello che accade di positivo o di negativo intorno a noi. È mediante il senso di corresponsabilità - non di colpa - che elevando sé stessi si contribuisce ad elevare la vibrazione dell'Universo. Questo è il Principio di Unità promulgato da tutti i Maestri Spirituali. Bhagawan sintetizza questo principio con un chiaro esempio: quando duole il piccolo mignolo del piede, tutto il corpo ne risente, tutto il corpo partecipa a quella sofferenza.
PdG del 31/07/2022
Prema (Amore) deve trasformare tutte le relazioni: sociali, economiche, educative, professionali, familiari, religiose, giuridiche ed etc. Il padre deve amare il figlio un po’ più intensamente ed intelligentemente; la madre deve diffondere l’amore a tutti coloro che si trovano nella sua sfera di influenza; i figli devono amare i domestici. Il senso di uguaglianza secondo cui ciascuno è il depositario dell’essenza divina deve trasmutare il comportamento sociale e individuale!
Potete chiamarMi “Incarnazione dell’Amore Divino” (Premaswarupa)! Non vi sbaglierete! Prema è la ricchezza che possiedo e che spargo tra i bisognosi e gli afflitti. Non ho altre ricchezze. La Grazia del Signore è sempre fluente come la corrente elettrica attraverso il filo. Installate una lampadina e la corrente - a seconda della sua potenza (espressa in Watt) - illuminerà la vostra dimora! La lampadina rappresenta gli esercizi spirituali che fate, la dimora è il vostro cuore.
Venite a Me con gioia; tuffatevi nel mare e scopritene la profondità; non serve a nulla immergersi vicino alla riva e giurare che il mare è poco profondo e non possiede perle. Immergetevi in profondità e vi garantirete il vostro desiderio!
-- Sathya Sai Baba, DD del 22 Luglio 1958
100 Giorni al Centenario
100 Giorni al Centenario
Come ci presentiamo al Centenario?
Oggi, 16 Agosto 2025, mancano esattamente 100 giorni al Centenario dell'Avvento di Sri Sathya Sai Baba, la seconda delle tre Manifestazioni del Principio di Shiva.
A differenza della prima Manifestazione, la cui fama rimase fortemente circoscritta per diversi decenni, la notorietà di Sri Sathya Sai Baba raggiunse ogni angolo del pianeta. A partire da quel 20 Ottobre 1940, in cui dichiarò di essere la reincarnazione di Sai Baba di Shirdi e di avere una Missione da portare avanti, progressivamente sempre più persone sentirono parlare di Lui.
Il prossimo 23 Novembre ricorre il Centenario del Suo Avvento. I Suoi devoti stanno organizzando grandi festeggiamenti.
Un proverbio medioevale italiano affermava: alla festa si va con il vestito elegante acquistato con il sudore della propria fronte.
Questi preparativi rischiano di farci dimenticare lo scopo primario, ribadito dalla seguente domanda. Come ci presentiamo all'appuntamento: ognuno per conto proprio, in vari e distinti gruppetti, o tutti insieme, simboleggiando l'Unità tanto predicata dal Maestro?
Qualsiasi devoto di Sri Sathya Sai Baba dovrebbe porsela e impegnarsi a darle una risposta mediante attenta, sincera e profonda auto-indagine; alzando il più possibile l'asticella della propria onestà interiore, proprio come il cammino spirituale richiede. Tale risposta evidenzierà la priorità concessa all'essenza degli Insegnamenti di Swami.
Quello dell'unità è un "esame" inevitabile nel percorso verso la Meta. Molti hanno solo una vaga idea teorica di quello che esso comporta. Pur non essendo possibile spiegarlo a parole, è possibile fornire indicazioni su cui l'interessato potrà meditare e praticare.
Non si è in unità quando si è insieme ad amici, parenti o devoti dello stesso rione. Questa condizione si chiama gruppo, il quale può favorire una sorta di spirito di cameratismo, che però resta circoscritto al medesimo gruppo, oppure esteso ad altri della federata. Ma cosa succede quando ci rapportarci, con chi è esterno alla nostra cerchia e ha idee ed atteggiamenti a noi opposti? Esagerando, ci sentiremo ancora in unità in un covo di vipere?
Si è in unità quando non è più necessario ricorrere ad alcuna mondana educazione, o richiamare alcun Insegnamento spirituale. Quando, oltre al livello intellettuale e spirituale, si ha superato anche il concetto stesso di unità. Si è. Parlare di "onde" e del "mare" che le sostiene perde significato, al pari di definire quello stato Realtà. Il "mare" è. Non c'è un secondo che lo possa identificare, immaginare o chiamare.
I devoti si raggruppano in quattro categorie: quelli che necessitano di un Maestro fisico, quelli che lo cercano in un surrogato, quelli che si legano ad un luogo fisico e quelli impegnati a realizzare l'essenza degli Insegnamenti.
Le prime e tre categorie, anche se in modo non plateale, saranno sempre in lotta fra loro per qualche riconoscimento. Sono come il bambino che afferma:"La mia mamma è la più bella". Non può ammettere che anche le altre mamme sono belle, ne va della sua auto-stima e del rapporto con sua madre. La quarta categoria, invece, medita sullo spirito di unità che soggiace e lega tutti gli essere animati e non, indipendente dalla loro collocazione spaziale.
Quelli delle prime tre categorie hanno un Maestro, o un luogo che glielo ricorda, ma di fatto ancora non credo realmente in Lui. Lo utilizzano come rassicurante supporto, come il bambino che pretende la luce accesa per scacciare la paura. Non sfrutta ancora la luce per elevarsi.
Cento giorni al Centenario. Quante appaganti congetture si lasceranno cadere per viaggiare leggeri e giungere all'appuntamento con una maggiore consapevolezza di cos'è l'Unità?
FONTE: t.me/s/SriSathyaSaiGuru
Gayatri Mantra - appuntamenti quotidiani
Gayatri Mantra - appuntamenti quotidiani online
Tutti i giorni ai seguenti orari:
- 06.30 - 9 ripetizioni (circa 3 minuti)
- 12.30 - 9 ripetizioni (circa 3 minuti)
- 19.00 - 108 ripetizioni (circa 40 minuti)
Unisciti alla recitazione: gayatri.srisathyasai.guru/
DAILY SADHANA del 15 Agosto 2025
È stata la loro intensa devozione a far dimorare Krishna nei cuori delle Gopika. Esse divennero inebriate da Dio. Ognuno dovrebbe essere follemente innamorato di Dio. Solo allora si libererà dal desiderio di ricchezza e di oggetti mondani.
-- Sri Sathya Sai Baba, 28 Agosto 1994
Qualcosa su Ferragosto
Ferragosto è una Festività principalmente italiana e ha origini antiche. Il termine deriva dal latino "Feriae Augusti", che significa "ferie di Augusto", ovvero di Gaius Octavius che le istituì nel 18 a.C. Durante questo periodo estivo si celebrano due momenti solenni: l'assunzione al potere di Augusto e il raccolto agricolo del mese di Agosto.
All'epoca, potere e raccolto era un binomio importante, avevano un legame inscindibile e consequenziale. Sebbene anche allora la politica soffrisse di corruzione e favoritismo, questi venivano fortemente limitati quando si trattava di Madre Terra, la dispensatrice del raccolto da cui tutta la gerarchi dipende e interagisce in un tutt'uno. Tutti sapevano che le divinità erano tolleranti, ma non amavano le esagerazioni.
Augusto - concordano gli storici - non fa altro che ravvivare l'aspetto tradizionalistico-rituale - i Romani già praticavano la venerazione degli dei e degli spiriti degli antenati mediante rituali e processioni - portandolo ad un livello più religioso e partecipato. Anche il binomio "politica-raccolto" andrebbe inteso sotto quest'ottica.
Il 15 Agosto era una data significativa anche per i Celti: era nota come Lughnasadh o Lammas. Infatti, segnava il raccolto estivo, ed era associata a celebrazioni connesse alla Natura e al ciclo agricolo.
Con il passare dei secoli, questa festività perse molto del suo aspetto religioso, pur mantenendo quello più mondano, ovvero il suo carattere di pausa estiva e ciclo agricolo.
Con il Cristianesimo si ripristina la forte connessione con la Religione. Papa Alessandro VI, siamo nel 15° secolo, lega la data del 15 Agosto alla Festa dell'Assunzione di Maria, una fra le feste importante per la Religione Cristiana. La scelta operata dal papa è una scelta più strategica e politica che religiosa-spirituale. Infatti, era suo obiettivo sovrapporsi e cristianizzare le festività preesistenti al fine di facilitare la conversione delle persone pur concedendo loro di mantenere alcuni aspetti delle loro tradizioni. Questa pratica di adattamento delle feste pagane al calendario cristiano sarà un approccio ricorrente nella storia della cristianità.
FONTE: t.me/s/SriSathyaSaiGuru
Pensiero del Giorno del 15 Agosto 2025
L'uomo di oggi desidera una libertà illimitata. Cos'è esattamente la libertà? Il fine della saggezza è la libertà. Il fine della cultura è la perfezione. Il fine della conoscenza è l'Amore. Il fine dell'istruzione è il carattere. L'umanità dell'uomo è in declino perché sta perdendo giorno dopo giorno tutte e quattro queste qualità. Cos'è svechchha (volontà propria)? È la volontà individuale, ma si dovrebbe accettare la vittoria e la sconfitta, il successo e il fallimento con equanimità. Aspirare al successo e detestare il fallimento non costituisce svechchha.
La vera libertà risiede nel considerare la felicità e il dolore allo stesso modo. La stessa verità è proposta nella Bhagavad Gita: Sukha Duhkhe Samekritva Labhaalabhau Jayajayau - si dovrebbe rimanere equanimi nella felicità e nel dolore, nel guadagno e nella perdita, nella vittoria e nella sconfitta. Supponete di aver invitato un amico a casa vostra: potete forse accogliere solo il suo volto e chiedere ai suoi piedi di andarsene? L’umanità risiede nell’uguaglianza di entrambi.
Accogliete con equanimità sia il bene che il male, il successo e il fallimento, la fama e il discredito. Questo è il modo corretto di sperimentare svechchha.
Con Amore,
Baba
Buon Ferragosto
Non rendete Dio moderno per adattarLo ai vostri capricci. Egli non è né antico né moderno; il Suo volto non cambia mai, né la Sua Gloria. PresentateLo, se proprio dovete, in maniera moderna, in uno stile moderno, affinché possa essere compreso oggi.
— Sri Sathya Sai Baba —
BUON FERRAGOSTO
dal team del PdG
DAILY SADHANA del 14 Agosto 2025
Coltivando il principio dell'Amore e manifestando l'Amore nei pensieri e nelle azioni, sperimenterete la beatitudine dell'Amore. Quando si è colmi dell'Amore del divino, ogni dolore e difficoltà verranno dimenticati. È per propagare questo principio dell'Amore divino che gli Avatar nascono di epoca in epoca.
-- Sri Sathya Sai Baba, 21 Agosto 1992
Pensiero del Giorno del 14 Agosto 2025
Se qualcuno avvicina una persona e le chiede: Chi sei?, a causa della sua identificazione con il corpo, questa risponde con il proprio nome. In risposta ad ulteriori domande, si presenterà come medico, agricoltore, studente o simili. l'indagine si approfondisce, si identificherà con la propria nazionalità: americano, indiano, pakistano e così via.
Esaminando a fondo queste risposte, si scopre che nessuna di esse rappresenta la verità. Il nome lo ha ricevuto dai genitori. Non gli apparteneva alla nascita. La sua identificazione con una o l'altra delle sue professioni non è veritiera, poiché egli non è la professione. Qual è dunque la verità su di lui? Io sono l'Atma. Questo è il mio vero Sé. Questa è la verità.
Ma le persone si identificano con il proprio nome, la professione e la nazionalità, e non fondano la propria vita sull'Atma. Nessun conducente di un'auto si identifica con l'automobile. Allo stesso modo, il corpo è un'auto e l'Atma è il conducente. Dimenticando il proprio vero ruolo di conducente, ci si identifica con il corpo, che è solo un veicolo.
-- Discorso Divino del 23 Agosto 1995
Solo quando ci si dissocia da nome e forma si può scoprire il proprio vero Sé divino.
L'importanza del soffermarsi
Molto spesso, quando non si ottiene quello che si desidera, ci si lamenta, si giudica e ci si arrabbia; a volte si cade anche in uno stato di ansia e depressione più o meno accentuata.
In quel momento, invece di abbandonarsi alle più svariate sfumature emotive, sarebbe preferibile provare a tenere salde le redini della mente e porsi una semplice domanda: Cosa mi aspetto da queste reazioni, da questo comportamento?
Soffermarsi sul perché della reazione emotiva è molto importante: evita situazioni spiacevoli, riduce il senso di inadeguatezza e di impotenza; inoltre alleggerisce il carico emotivo, quello che offusca la mente ed alimenta pensieri negativi.
Impegnarsi a soffermarsi è un buon esercizio di autocontrollo, riassume il famoso detto "prima di arrabbiarti conta fino a dieci, chiediti perché vorresti perdere la lucidità e poi ricomincia la procedura d'accapo".
FONTE: t.me/s/SriSathyaSaiGuru
DAILY SADHANA del 13 Agosto 2025
Krishna attrae le persone non solo per l'incomparabile bellezza della Sua Forma. Egli le attrae con la Sua musica, la Sua danza, i Suoi giochi e le Sue parole. Krishna, con i Suoi modi affascinanti, poteva trasformare la collera delle Gopi, provocata dai Suoi scherzi, in piacevoli burle.
-- Sri Sathya Sai Baba, 28 Agosto 1994
Pensiero del Giorno del 13 Agosto 2025
Perché siete venuti da distanze così grandi, affrontando tutte le spese e le difficoltà del viaggio? Per stare alla Mia presenza e ottenere la Mia Grazia, non è vero? Perché dunque cercate altri contatti e il favore di altri una volta giunti in questo luogo? Perché cadere in abitudini che vi negano la Mia presenza e la Mia Grazia? Dimenticate tutto il resto e attenetevi agli ordini che vi do; Io desidero soltanto iniziarvi al sentiero spirituale del seva e dell’Amore.
Non vergognatevi se vi è stato chiesto di sorvegliare un mucchio di sandali, o portare acqua agli assetati, o stare alla porta. Il privilegio e la gioia consistono nell'uso che fate delle vostre abilità e del vostro tempo per aiutare il prossimo. Desiderate ardentemente servire Me. Lasciate che vi dica: servire coloro che Mi servono, Mi dà tanta soddisfazione quanto servire Me stesso. Servire chiunque è servire Me, poiché Io sono in tutti. Il sollievo e la gioia che date agli ammalati e ai sofferenti giungono a Me, poiché Io sono nei loro cuori e sono Colui che essi invocano.
Dio non necessita del vostro servizio; soffre forse di dolori alle gambe, o di mal di stomaco? Sforzatevi di servire i pii; siate un dasanudasa, servo dei servi del Signore. Il servizio all’uomo è l’unico mezzo attraverso il quale potete servire Dio.
-- Discorso Divino del 04 Marzo 1970
Quando curate un arto, curate l’individuo. Quando servite l’uomo, servite Dio.
Non pregare per...
Non pregare perché l'acqua spenga il fuoco o perché il bene vinca sul male. Prega affinché tutti realizzino l'Unità.
— Insegnamento Zen —
FONTE: t.me/s/SriSathyaSaiGuru
DAILY SADHANA del 12 Agosto 2025
Coltivate pensieri positivi. I pensieri positivi portano ad azioni positive. Le azioni positive portano a una buona compagnia (satsang). Coltivate l'Amore. Tutto si basa sull'Amore e solo sull'Amore. L'essere umano nasce nell'Amore, è sostenuto dall'Amore e alla fine si rifonde nell'Amore. L'Amore è la base della vita umana.
-- Sri Sathya Sai Baba, 20 Novembre 2000
Pensiero del Giorno del 12 Agosto 2025
Conoscete la situazione caotica in cui versa il mondo odierno. Disordine e violenza dilagano ovunque. Pace e sicurezza non si trovano in nessun luogo. Dove si può trovare la pace? Essa è dentro di noi. Anche la sicurezza è dentro di noi.
Come si può eliminare l'insicurezza e garantire la sicurezza? Rinunciando ai desideri. Nel linguaggio degli antichi Bharatiya, si tratta semplicemente di ridurre i bisogni. Come capofamiglia limitate i vostri desideri alle necessità della famiglia! Come studenti dedicatevi agli studi. Come professionisti attenetevi ai doveri della vostra professione.
L'uomo è tormentato da numerosi problemi perché non ha fiducia nel Sé. Gli aspiranti sul sentiero spirituale sono destinati ad affrontare i problemi causati da sei nemici: lussuria, rabbia, avidità, infatuazione, orgoglio e invidia. Bisogna superarli.
-- Discorso Divino del 23 Agosto 1995
Affidatevi in Dio piuttosto che nelle cose che dipendono da Dio.
Dimenticando il Dio...
Dimenticando il Dio, che è a loro più vicino e intimo, le persone provano a cercare un Dio invisibile altrove.
-- Sathya Sai Baba
FONTE: t.me/s/SriSathyaSaiGuru
DAILY SADHANA del 11 Agosto 2025
La devozione è l'acqua che lava via lo sporco (l'egoismo e il senso del "mio" o della possessività) accumulato da secoli. Il sapone della ripetizione del Nome di Dio, della meditazione e della comunione (yoga) aiuta a rimuoverlo più rapidamente ed efficacemente. Chi procede lentamente, ma con costanza, vincerà sicuramente questa corsa.
-- Sri Sathya Sai Baba, 01 Agosto 1956
Pensiero del Giorno del 11 Agosto 2025
In questo mondo ci sono figli che mancano di rispetto nei confronti dei propri genitori. Non riconoscono che i genitori li hanno messi al mondo e li hanno cresciuti con molti sacrifici e disagi. Da un lato li feriscono, mentre dall'altro pregano Dio. Questo non può affatto essere definita vera devozione. Possono costoro forse conseguire la liberazione con questo tipo di devozione?
Che cos'è la liberazione? Gli stolti pensano che fondersi con Dio dopo la morte sia liberazione. Ma non è così. Eliminare tutte le preoccupazioni e di conseguenza essere felici è la vera liberazione. È saziare la fame dei poveri e dare sollievo ai bisognosi. Mukti (liberazione) è liberarsi delle proprie difficoltà, tristezze, preoccupazioni, attaccamenti e assicurarsi felicità, benessere, pace e beatitudine.
Non è una meta separata da raggiungere. Rimuovere l'ansia di tutti e riempire i loro cuori di suprema pace è mukti. Essere liberi dalle proprie preoccupazioni è mukti. Mukti, che è così semplice, sottile e alla portata di tutti, viene ignorata dall'uomo. Egli brama la mukti dopo la morte. Ma la mukti dovrebbe essere sperimentata quando si è ancora in vita.
-- Discorso Divino del 02 Ottobre 2000
Liberazione significa conseguire un'Amore altruista che sia costante, incessante e totale.
DAILY SADHANA del 10 Agosto 2025
Gli impulsi (vasana) sono la causa di ogni infelicità. Se sono assenti, la mente è limpida e pura. Se sono presenti, la purezza è compromessa; essi sono ostacoli sul sentiero della verità, dell'atma e dell'immortalità. Una mente libera dagli impulsi è trasmutata e non è più la mente
Pensiero del Giorno del 10 Agosto 2025
La Gayatri è onnipresente. È costituita da tre divinità: Gayatri, Savitri e Saraswati. Di queste, la prima è la padrona dei sensi. La seconda è la maestra della verità, e la terza è la padrona della parola. La Gayatri è acclamata come Chandasam mata (la Madre di tutti i Veda).
La Gayatri ha cinque volti ed è l'incarnazione di tutte le divinità - Sarva devata swarupam. Stotra (descrizione della Gloria), dhyana (meditazione) e prarthana (preghiera) sono tutti contenuti nel Gayatri Mantra. Quand'è che una preghiera diventa significativa? Soltanto quando si stabilizza la propria mente e la si rivolge a Dio. La base per questo è meditare, pregare e sperimentare. È essenziale raggiungere l'armonia nel pensiero, nella parola e nell'azione.
La Gayatri insegna questa grande lezione. Ogni piccola parola o frase in un mantra ha un immenso significato interiore. Non può essere liquidata come superstizione.
-- Discorso Divino del 06 Maggio 1995
Il Gayatri Mantra proteggerà il vostro corpo, farà risplendere il vostro intelletto e migliorerà il vostro potere di parola.
Raksha Bandhan - Come si svolge
Il rito del Raksha Bandhan prevede sei passi:
1- la preparazione del thali
La sorella prepara per il fratello, biologico o adottivo, un piccolo vassoio (thali) decorato con:
• la rakhi (il filo o braccialetto);
• un diya (piccola lampada a olio) acceso;
• kumkum (polvere rossa) o roli per il tilak sulla fronte;
• chicchi di riso (akshat)
• dolci tradizionali (mithai)
2- Cerimonia del tilak
Il fratello si siede di fronte alla sorella. Lei gli applica sulla fronte il tilak (un segno) con il kumkum e vi pone sopra alcuni chicchi di riso, simbolo di prosperità.
3- Legatura della rakhi
La sorella procede legando la rakhi al polso destro del fratello, recitando o pensando preghiere per la sua salute, felicità e protezione.
4- Offerta di dolci
Sempre la sorella offre al fratello un dolce, il quale lo accetta, e spesso ricambiandolo con lo stesso gesto.
5- Dono del fratello
Il fratello, come segno del suo impegno a proteggerla, le dona un regalo, che può essere denaro, abiti, gioielli o altro.
6- Momento conviviale
La famiglia festeggia insieme, spesso con un pasto speciale e musica.
Sebbene al presente i tempi sono cambiati e le famiglie si ritrovano sparse in città e Paesi diversi, l'essenza, ossia lo spirito di questa tradizione rimane immutato. Proprio a causa della distanza e dell'impossibilità di riunirsi nello stesso luogo, questo rito viene celebrata oggi anche in videochiamata e il rakhi inviato per posta.
Può far strano, a quanlcuno, che questo rito si possa celebrare a distanza, magari prioprio in videochiamata.
Ebbene, si tenga presente che lo scopo del rito non è la fisicità dei partecipanti, bensì stipulare (iniziare), rinnovare e rafforzare una sorta di "patto sacro".
Ad esempio, cosa legava Rani Karnavati e l'imperatore Humayun, citati nel post precedente?
Rani Karnavati, di fede induista, era la regina vedova del Principato di Mewar, nel Rajasthan, che stava per essere invaso dall'esercito del sultano Bahadur Shah del Gujarat (1535). La regina era consapevole che il suo esercito non poteva resistere a lungo, così decise di chiedere aiuto all'imperatore Mughal Humayun, di fede musulmana.
Inviò via emissario a Humayun una rakhi, un braccialetto cerimoniale del Raksha Bandhan. Questo atto trasformava la richiesta di soccorso in un vincolo personale e sacro. Dal momento in cui un uomo accetta una rakhi, egli si impegna moralmente a proteggere la "sorella" che gliel'ha inviata, indipendentemente dalle differenze religiose o alleanze politiche.
Questo ci dimostra che lo scopo del Raksha Bandhan è l'essenza, non la semplice vicinanza fisica.
Raksha Bandhan
Raksha Bandhan è una festività tradizionale indiana celebrata principalmente tra fratelli e sorelle. Simboleggia protezione, affetto e legame familiare. Il nome deriva dal sanscrito: raksha (protezione) e bandhan (legame o vincolo).
Durante la cerimonia, la sorella lega al polso del fratello un filo o braccialetto decorato chiamato rakhi, pregando per la sua salute e felicità. In cambio, il fratello promette di proteggerla e spesso le offre un dono.
Questa festività si celebra ogni anno nel mese di Shravana del calendario lunare hindu, che corrisponde solitamente ad Agosto secondo il calendario Gregoriano.
Sebbene la centralità del legame è tra fratelli e sorelle biologici, oggi, come in passato, può essere estesa anche ad amici o persone considerate come fratelli e sorelle "di cuore".
Le origini mitologiche del Raksha Bandhan derivano da varie leggende che popolano la tradizione hindu, ognuna delle quali mette in luce l'idea di protezione e affetto fraterno. Fra le tante, ne citiamo tre, quelle maggiormente famose.
Krishna e Draupadi
Secondo il Mahabharata, durante una battaglia, il Signore Krishna si ferì al dito. Draupadi, moglie dei Pandava, strappò un pezzo del suo sari e lo avvolse intorno alla ferita per fermare il sangue. Krishna, commosso dal gesto, promise di proteggerla in ogni circostanza. Più tardi, quando Draupadi venne umiliata pubblicamente, Krishna la salvò miracolosamente.
Indra e Indrani.
Nel Bhavishya Purana, il Dio Indra combatteva una guerra contro i demoni. Sua moglie Indrani preparò un raksha sutra (filo protettivo) e lo legò al polso del marito, conferendoGli forza e protezione. A seguito di questo gesto, Indra vinse la battaglia.
Rani Karnavati e l'imperatore Humayun.
In questo episodio storico popolare, Rani Karnavati del Rajasthan inviò una rakhi (braccialetto cerimoniale tipico del Raksha Bandhan) all'imperatore Mughal Humayun chiedendogli protezione contro un invasore. Humayun, rispettando il vincolo, marciò per difenderla, anche se arrivò troppo tardi per salvarla.
Queste leggende rappresentative sottolineano e contemplano due fondamentali aspetti: il legame - che "vive" se c'è una sorta di "dare" e "avere", o più precisamente un reciproco "donarsi" - e la volontà di occuparsi del benessere della controparte al meglio delle proprie possibilità. Ad un livello più profondo, quella che si definisce "controparte" altro non è che l'unità nella diversità.
FONTE: t.me/s/SriSathyaSaiGuru
DAILY SADHANA del 09 Agosto 2025
Gli impulsi (vasana) operano in modo sottile e potente. Esattamente come il seme di un albero contiene in sé il tronco, i rami, i rametti, le foglie, i fiori e i frutti, così anche tutti i desideri giacciono latenti nell'impulso. Gli impulsi sono la causa di tutta l'infelicità.
-- Sri Sathya Sai Baba, Dhyana Vahini, cap. 11
Pensiero del Giorno del 09 Agosto 2025
Un giorno, Satyabhama, Rukmini, Jambavati e Draupadi videro del sangue uscire dal dito di Krishna. Potevano vederlo perché erano tutte molto vicine a Krishna. I servi non potevano vederlo poiché non erano così vicini. Satyabhama ordinò immediatamente a una serva di prendere un pezzo di stoffa per legarlo attorno al dito di Krishna, mentre Rukmini corse lei stessa all'interno per cercare un pezzo di stoffa. Draupadi, all'istante, strappò l'estremità libera del suo sari e la legò intorno al dito di Krishna. Quando Satyabhama e Rukmini videro questo, si guardarono l'un l'altra per ammirare la devozione di Draupadi. Si sentirono mortificate e pensarono tra sé: "Noi non abbiamo l'Amore, la devozione e la discrezione che ha Draupadi! Siamo solo attaccate alla forma fisica di Krishna, ma non comprendiamo veramente i Suoi bisogni".
Quando Draupadi pregò Krishna affinché la aiutasse in un momento di difficoltà, Krishna ricordò questo episodio e decise immediatamente che era giunto il momento di ricompensarla per l'atto di sacrificio che aveva compiuto quel giorno!
In questo mondo fisico, se desiderate ottenere qualcosa, si deve dare qualcos'altro in cambio. Quando volete acquistare un fazzoletto, andate in un negozio, date al negoziante dieci rupie circa, ed egli vi dà il fazzoletto. Anche a Dio dovete offrire qualcosa per meritare la Sua Grazia. Anche per una vostra piccola offerta, Dio vi darà una ricompensa abbondante.
-- Discorso Divino del 30 Giugno 1996
Dovreste offrire il vostro Amore a Dio come il cibo che Dio ama.
I 10 Comandamenti
Di seguito i Dieci Comandamenti, o Decalogo secondo la tradizione ebraico-cristiana, come riportati nella Bibbia - Esodo 20:1-17 e Deuteronomio 5:6-21. Esistono leggere variazioni tra le versioni ebraica, cattolica e protestante.
Versione ebraica
01. Io sono il Signore tuo Dio che ti ha fatto uscire dal paese d'Egitto, dalla casa della schiavitù.
02. Non avrai altri dèi davanti a Me. Non ti farai scultura, né immagine alcuna […]; non ti prostrerai davanti a loro […].
03. Non pronunciare il Nome del Signore tuo Dio invano.
04. Ricordati del giorno di Shabbat per santificarlo.
05. Onora tuo padre e tua madre.
06. Non uccidere.
07. Non commettere adulterio.
08. Non rubare.
09. Non rendere falsa testimonianza contro il tuo prossimo.
10. Non desiderare la casa del tuo prossimo; non desiderare la moglie del tuo prossimo, né il suo schiavo, né la sua schiava, né il suo bue, né il suo asino, né alcuna cosa che appartenga al tuo prossimo.
Versione cattolica
01. Io sono il Signore tuo Dio: non avrai altro Dio all'infuori di me.
02. Non nominare il nome di Dio invano.
03. Ricordati di santificare le feste.
04. Onora il padre e la madre.
05. Non uccidere.
06. Non commettere adulterio.
07. Non rubare.
08. Non dire falsa testimonianza.
09. Non desiderare la donna d'altri.
10. Non desiderare la roba d'altri.
Versione protestante
01. Io sono il Signore tuo Dio; non avrai altri dèi davanti a me.
02. Non farti scultura, né immagine alcuna delle cose che sono nei cieli, sulla terra o nelle acque; non ti prostrare davanti a loro né servirli.
03. Non usare il nome del Signore tuo Dio invano.
04. Ricordati del giorno di sabato per santificarlo.
05. Onora tuo padre e tua madre.
06. Non uccidere.
07. Non commettere adulterio.
08. Non rubare.
09. Non dire falsa testimonianza contro il tuo prossimo.
10. Non desiderare la casa del tuo prossimo; non desiderare la moglie del tuo prossimo, né il suo servo, né la sua serva, né il suo bue, né il suo asino, né cosa alcuna che appartenga al tuo prossimo.
FONTE: t.me/s/SriSathyaSaiGuru
Dio è Unità
Non siamo antisemita! Non odiamo nessuno per principio. Seguiamo l'insegnamento: odia il peccato, non il peccatore.
Però, concordiamo appieno, sebbene con meno foga, con il Mosè qui raffigurato.
Dio, se vuole, può certamente elevare un popolo al di sopra degli altri, tuttavia, non lo autorizzerebbe a sterminarne gli altri popoli, ad affamare e uccidere altri Suoi figli. Soprattutto, quando quel popolo che si mette a ferro e fuoco, da un punto di vista storico, ospita l'aggressore da svariati secoli. Dio, fra le varie cose, insegna pure la gratitudine.
Quando Mosè liberò il popolo Ebraico, fu risoluto, ma mai aggressivo. Mai mise sotto assedio l'Egitto, né lo maledisse.
Come suggerisce Bhagawan, preghiamo per il bene dell'intero universo, non per una sua frazione. Preghiamo per Amore della preghiera in sé.
Preghiamo in gruppo, in collettività, e chi può si unisca al canto comunitario del Gayatri Mantra.
FONTE: t.me/s/SriSathyaSaiGuru
DAILY SADHANA del 08 Agosto 2025
L'Amore è Dio. Tutto è ricolmo d'Amore. Questo Amore può essere sperimentato solo per mezzo dell'Amore. Non c'è altro modo che l'Amore per realizzare Colui che è l'Incarnazione dell'Amore.
-- Sri Sathya Sai Baba, 24 Agosto 1989
Pensiero del Giorno del 08 Agosto 2025
La buona condotta, le buone qualità e un carattere esemplare sono le ricchezze più preziose che si possano possedere. Però, oggi gli uomini hanno abbandonato queste tre virtù e cercano beni materiali, e, immersi nelle loro preoccupazioni, immaginano di condurre una vita pia.
Il Divino non può essere realizzato attraverso simili illusioni. Tutti gli insegnamenti che si ascoltano, i libri che si studiano e l'educazione che si riceve servono solamente a nutrire tale illusioni e non aiutano gli uomini a cercare il Divino. Per realizzare il Divino, è necessario liberarsi di queste illusioni.
Tutta l'istruzione odierna mira solo a preparare gli studenti a fini mondani. Pensate ai grandi saggi e agli uomini illustri del passato che non avevano questa istruzione ma conducevano vite esemplari! Quali grandi risultati pensate di ottenere dedicandovi a questi studi durante tutte le ore di veglia, solo per guadagnarvi da vivere, mentre dimenticate Dio?
-- Discorso Divino del 29 Maggio 1988
L’uomo di oggi sta cercando di padroneggiare ogni tipo di conoscenza, ma non riesce a scoprire la propria vera natura.
DAILY SADHANA del 07 Agosto 2025
Qual è lo scopo fondamentale della pratica spirituale (sadhana)? Ogni esercizio dell'aspirante spirituale (sadhaka) è un ruscello che sfocia nel mare della Grazia. Siate certi che l'Amore che vi spinge a servire e a provare compassione è una scintilla dell'Amore di Dio.
-- Sri Sathya Sai Baba, 14 Agosto 1979
Pensiero del Giorno del 07 Agosto 2025
La disciplina è essenziale per gli studenti. Dal momento in cui vi svegliate, svolgete le vostre abluzioni mattutine, meditate su Dio e compite i vostri doveri prescritti in modo ordinato, senza deviare dalla ordinaria abitudine. Le variazioni nell'abitudine sono indesiderabili. Non dovreste svegliarvi a un'ora un giorno e a un'altra in un giorno diverso. Le attività della giornata dovrebbero essere regolate dal medesimo programma.
Immediatamente dopo aver terminato le faccende, nell'atmosfera calma e serena del mattino, si dovrebbe dedicare almeno qualche minuto alla meditazione amorosa su Dio. La condizione umana si fonda sulla regolazione e sull'autocontrollo. Questi devono essere rigorosamente osservati nella vita quotidiana.
Segue poi la Discriminazione. Il mondo è un miscuglio di bene e male, di gioia e dolore, di giusto e sbagliato, di vittoria e sconfitta. In un mondo ricolmo di tali opposti, l'uomo deve costantemente scegliere tra ciò che è giusto e appropriato e ciò che è sbagliato e indesiderabile. L'uomo non dovrebbe lasciarsi guidare dalla mente. Dovrebbe seguire le direttive del Buddhi (intelligenza).
-- Discorso Divino del 16 Gennaio 1988
Coloro che padroneggiano le 5 D - Dedizione, Devozione, Disciplina, Discriminazione e Determinazione - sono qualificati per ricevere l'Amore di Dio!
Con Amore,
Baba
I punti di vista
I punti di vista non sono la Realtà. Quando si sostituiscono alla Realtà, o si impongono come realtà, si compie deliberatamente un inganno, si esercita una violenza.
I punti di vista descrivono una verità parziale e relativa, impregnata da impressioni frutto del proprio vissuto ed interessi, i quali sono vincolati da fattori culturali, ambientali, obiettivi, schemi mentali, etc.
Il punto di vista, rispetto alla Realtà, è sempre limitato, è una sua frazione. Per questo è importante condividerli con la consapevolezza che sono parziali, che non hanno maggiore valore degli altri, nemmeno quando, in un dato momento, potrebbero risultare più utili.
I punti di vista andrebbero condivisi con la volontà di superarli, di svicolarsi dalla loro attrattiva. Dovrebbero essere intesi come i passi di un viaggio liberatore per uscire dalla cella carceraria.
Quando i punti di vista determinano la realtà che si preferisce vedere, o si è indotti ad accettare, si rafforza in noi l'ignoranza e l'illusione.
FONTE: t.me/s/SriSathyaSaiGuru
DAILY SADHANA del 06 Agosto 2025
Nelle vostre occupazioni quotidiane non create fazioni, né compiacetevi dell'odio. Scorgete il bene negli altri e i difetti in voi stessi. Venerate gli altri poiché Dio dimora in loro. Venerate anche voi stessi in quanto sede di Dio. Rendete puro il vostro cuore affinché Egli possa risiedervi.
-- Sri Sathya Sai Baba, 26 Marzo 1965
Pensiero del Giorno del 06 Agosto 2025
Il fiore simboleggia il cuore. I fiori vengono offerti solamente al Signore, o a coloro che si riveriscono. Il fiore del cuore è soggetto all'infestazione di due creature malvagie: una è ahamkara (presunzione), l'altra è asuya (invidia).
La presunzione si basa su otto diversi fattori: ricchezza, vigore fisico, nascita, erudizione, bellezza, potere, giovinezza e penitenza. tra questi, l'arroganza nata dalla ricchezza è la più spregevole. Finché questo ahamkara è predominante, è impossibile riconoscere il Divino o la propria realtà spirituale. La presunzione è una grande barriera tra l'individuo e Dio. Deve essere completamente demolita.
Tutte le forme di orgoglio, basate sulla nascita, ricchezza, potere, erudizione, e così via, devono essere totalmente abbandonate. Solo quando l'orgoglio egoistico viene offerto come sacrificio sull'altare del Divino, l'uomo può scoprire la sua vera natura. Questa è la dedizione richiesta come primo passo nel viaggio spirituale.
-- Discorso Divino del 16 Gennaio 1988
L'orgoglio è il muro che nasconde l'Atma dall'Anatma, il velo tra la Verità e la Non-verità.
Con Amore,
Baba
DAILY SADHANA del 05 Agosto 2025
In qualunque modo desideriate che gli altri vi onorino, vi amino o si comportino con voi, allo stesso modo dovete voi comportarvi con loro, amandoli e onorandoli. Solo allora essi vi onoreranno.
– Sri Sathya Sai Baba, Prema Vahini, parte 6
Pensiero del Giorno del 05 Agosto 2025
Prendete coscienza del funzionamento della vostra mente. L'uomo è chiamato manishi. Colui che possiede manas (mente) è manishi. L'uomo crea il mondo delle sue esperienze con la mente.
Cos'è la mente? Solo un insieme di pensieri. Cosa sono i pensieri? Sono azioni della vita quotidiana. Pertanto, il progresso o il declino del mondo dipendono dalle intenzioni e dalle azioni degli individui. Il mondo non è intrinsecamente malvagio. In effetti, il male non esiste nel mondo! Il mondo non possiede alcuna sofferenza! Tutta la sofferenza e tutto il male sono creati solo da noi. Noi stessi invochiamo la miseria nutrendo cattivi desideri.
Mantenete una mente pura in ogni momento. Non appena notate che emergono intenzioni amorali, meditate su Dio per annullarne l'effetto. Non richiamate ripetutamente sentimenti degradati e non rafforzateli come se coltivaste piante con acqua e fertilizzante!
-- Discorso Divino del 01 Giugno 1991
Poiché le nostre menti non sono come dovrebbero essere, il mondo non è come dovrebbe essere.
Con Amore,
Baba
Sempre più persone cercano
Sempre più persone iniziano a condividere nei social frasi simili a quella nell'immagine.
Sono tutte persone che, pur brancolando nel buio e con tutte le difficoltà che ciò comporta, inesorabilmente si stanno avvicinando a Baba.
Saranno tutte persone che non accetteranno più né amministratori della Verità, né intermediari fra loro e la Verità.
FONTE: t.me/s/SriSathyaSaiGuru
DAILY SADHANA del 04 Agosto 2025
Controllare la mente, frenare i sensi, trascendere le dualità, la tolleranza, la fede incrollabile e l'equanimità sono le virtù fondamentali che devono essere presenti in un vero aspirante spirituale. Inoltre, deve esserci un ardente desiderio di liberazione (moksha).
-- Sri Sathya Sai Baba, Sutra Vahini, Cap. 1
Pensiero del Giorno del 04 Agosto 2025
Vyasa insegnò l'essenza dei Veda in sole due frasi: Paropakaraya Punyaya, Papaya Para Peedanam - Aiutare gli altri è meritorio, ferire gli altri è peccato. La parola Paropakara si compone di tre sillabe: Para, Upa e Kara. Para significa il Supremo o la pià Elevata Dimora; Upa significa vicinanza e Kara significa fare o andare. Paropakara, quindi, significa che si dovrebbe fare del bene e aiutare gli altri al fine di avvicinarsi a Dio. Questo è il corretto percorso spirituale, l’essenza delle Upanishad!
Il significato della parola Upanishad è che un discepolo deve sedersi ai Piedi di Dio (Guru), che si trova a un livello superiore. Tutti i testi spirituali insegnano come avvicinarsi a Dio. Proprio come ci si avvicina a un condizionatore d'aria per ottenere freschezza e sollievo quando fa caldo, allo stesso modo, quando ci si avvicina a Dio, si sviluppano qualità divine. Questa è Sadhana.
Che cos'è il papam (peccato)? Recare danno agli altri è peccato; classificare, diversificare e dimenticare l'unità è peccato. I nomi e le forme possono variare, tuttavia lo Spirito è uno solo. Dio e la Natura sono in unione, in cui Dio è la causa e la Natura è l'effetto. Non può esserci un effetto senza una causa. Considerare l'unità come diversità è peccato.
-- Discorso Divino del 08 Aprile 1996
Proprio come il Gange, una volta giunto al mare, non torna indietro, similmente , colui che ha sperimentato la vicinanza a Dio non tornerà indietro.